Regionali, un test per le amministrative 2006
La bagarre elettorale sta assumendo una valenza tutta locale. Partiti, movimenti e personaggi politici non vogliono perdere l'occasione per contarsi e presentare, poi, il loro peso al momento della definizione degli schieramenti.
Per il centrodestra il dato più evidente è che né FI né AN hanno un loro candidato. Un caso? Più facile pensare che così i voti dei professionisti del consenso siano in “libera uscita”. Sulla carta i beneficiari potrebbero essere il prof. De Cosmo (Puglia prima di tutto) e Franco Visaggio (Nuovo Psi), mentre Carmela Minuto in extremis ha ritirato la propria candidatura. Ma un conto è raccogliere voti per sé, un altro è farlo per gli altri, non è detto che questo “patrimonio” permanga nel centrodestra. È difficile capire la capacità attrattiva di De Cosmo, che sta impostando una campagna elettorale proiettata più al passato che al futuro. Evidentemente l'ex parlamentare ed ex sindaco è convinto che gli sia dovuto una sorta di premio alla carriera.
Secondo il gossip nostrano, l'esito elettorale non sarebbe senza conseguenze per l'Amministrazione. Si dice che, qualora Visaggio non trovasse nell'urna i voti che si aspetta, ne darebbe la colpa ad un mancato sostegno (promesso?) da alcuni spezzoni di FI e AN. La conseguenza sarebbe la frattura tra Nuovo Psi e gli altri soci del centrodestra, con Tommaso Minervini che potrebbe non avere più a disposizione le manine alzate in Consiglio Comunale necessarie a portare a termine il mandato. Insomma il gioco si sta facendo pesante, anche se in campagna elettorale si dice di tutto e il contrario di tutto..
Mentre il centrodestra, che alle provinciali ha racimolato il 60 %, presenta solo due candidati, nel centrosinistra, con il 38% raccolto l'anno scorso, sono ben sette i concorrenti: Guglielmo Minervini (Margherita), Gianni Porta (Rc), Corrado Minervini (Ds), Michele Pascarella (Ci), Emmanuele Colonna (Sdi), Demetrio Losciale (Verdi), cui bisogna aggiungere il nuovo arrivato Mauro de Robertis (Primavera). Sembra che il messaggio o la pretesa di Guglielmo Minervini di dare alla propria candidatura una valenza più ulivista che partitica, non sia stato raccolto dagli altri, che dreneranno quel bacino (popolo del centrosinistra) da cui sperava e forse spera ancora di attingere l'ex sindaco.
Rilevante l'attivismo delle liste civiche e ”fai da te” che si oppongono all'Amministrazione: “Riscatto della città” di Lillino Di Gioia, “Ambientalisti” di Gianni Ventrella, “Politica Nuova” di Pino De Candia e l'ultimo arrivato “il Laboratorio”. Tutti insieme hanno lanciato la candidatura di Mauro De Robertis nella lista “Primavera” e nella manifestazione di presentazione hanno messo a segno il colpo della presenza di Divella e della visita di Nichi Vendola.
Vincitore della giornata è stato non tanto Mauro De Robertis, che è passato quasi inosservato, ma Lillino Di Gioia, che avrà pensato giulivo: “Voi del centrosinistra di Molfetta fate tanto gli schizzinosi sulla mia storia e il mio nome, mentre oggi Vendola mi legittima”. Certo che Di Gioia si conferma scacchista capace di giocare contemporaneamente su più fronti, con tattiche diverse, ma un'unica strategia: divenire candidato sindaco. È esponente della lista “Il Riscatto della città”, dirigente regionale della “Margherita” ed ora sostenitore della lista “Primavera”. La strategia di questo assembramento centrista è di dimostrare che il centrosinistra non è in grado d'andare oltre il proprio nocciolo duro e che, quindi, ogni ipotesi d'alternativa deve passare dalle loro parti, soprattutto se Guglielmo Minervini non ottenesse un consenso consistente in città, aprendo la scalata, da parte di Di Gioia o di chi per lui, alla segreteria della “Margherita”.
Non è mancato il colpo di scena. Il movimento “Ambientalisti”, dopo 48 ore dal lancio di De Robertis, ha preso le distanze da questa candidatura, espressione del movimento “Il Laboratorio”, i cui componenti fino a pochi mesi fa “hanno sostenuto la gestione di Tommaso Minervini e le nefandezze amministrative che hanno penalizzato la città”. Stoccata anche per Guglielmo Minervini, definito “pifferaio di turno”. Unica certezza per gli “Ambientalisti “ di Gianni Ventrella: il sostegno alla lista “Primavera” e a Nichi Vendola.
Insomma dopo il 4 aprile sapremo la direzione che prenderà la campagna elettorale per le comunali del 2006.
Francesco del Rosso
francesco.delrosso@quindici-molfetta.it