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Regionali: la sfida di Minervini a Sinistra, il caso Tammacco (centrodestra) al fianco di Emiliano La base Pd e Sel minaccia di disertare le urne. Lo sdegno di Paola Natalicchio
15 aprile 2015

Guglielmo Minervini, da una parte, Saverio Tammacco dall’altra. Anzi no. Entrambi i leader politici correranno infatti nella stessa coalizione seppur con programmi, storia e idee differenti che in molti stanno cercando di sottolineare in queste ore. L’ex sindaco di Molfetta, ha deciso di candidarsi con la lista Noi a Sinistra con la Puglia, creata insieme a Nichi Vendola e Dario Stefàno. Minervini sarà l’uomo di punta nel barese, di un progetto politico che vorrebbe parlare a tutti i riformisti delusi da un Pd troppo schiacciato a destra e potrà contare sull’appoggio anche di Sel e quindi del molfettese Tommaso Minervini che messe da parte le proprie velleità personali, si spenderà a favore del nuovo progetto politico. Il principale competitor di Minervini sarà Saverio Tammacco. 47 anni, una lunga carriera politica passata tutta a destra da An fino a Fi transitando per il fu Pdl, Tammacco che ha ricoperto anche gli incarichi di assessore comunale, consigliere provinciale, attualmente siede in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione di centrodestra e ha ufficializzato la propria candidatura nella lista Popolari (che raggruppa Centro democratico CD , Unione di centro UDC e Realtà Italia) al fianco dell’ex sindaco di Bari Michele Emiliano. Tammacco non è propriamente un “compagno” e la sua scesa in campo dall’altra parte della staccionata sta indignando e allo stesso tempo imbarazzando partiti politici, movimenti ed esponenti della sinistra molfettese che ne chiedono a gran voce l’esclusione dalle liste che sostengono l’ex sindaco di Bari, magari sperando proprio in un intervento ufficiale di Michele Emiliano, che adesso avrà senz’altro avuto modo di conoscere Tammacco dopo che qualche tempo fa davanti ai taccuini di “Quindici” aveva di “non sapere chi fosse”. E così non si contano più le prese di distanza che a sinistra si susseguono a ritmo frenetico. Le ultime in ordine di tempo arrivano da i GD e Sel. Durissima anche la reazione del sindaco Paola Natalicchio che ha invitato Emiliano a un intervento energico e risolutore e a depennare il nome tanto sgradito dalle liste. «Emiliano - afferma il primo cittadino - avrebbe dovuto fermare questa candidatura e non lo ha fatto. Avrebbe dovuto almeno spiegarla e invece tace. Se questo è il “dopo Vendola” cominciamo molto male. Dal canto mio, non ci sto a perdere la faccia né lo spirito di quello che in questa città è successo nel 2013. Solo attorno a scelte chiare e limpide possiamo andare a chiedere il voto ai cittadini. E l’adesione di Tammacco al “nuovo centrosinistra” è una scelta opaca, incomprensibile e opportunista che nella nostra città ha un solo effetto: disorientare la nostra comunità e promuovere sfiducia e astensionismo. Spero che questo errore clamoroso venga in qualche modo corretto». Tammacco verrà quasi certamente sostenuto da tutto il centrodestra cittadino, fatta eccezione per l’area più vicina al senatore Ncd Antonio Azzollini. Mariano Caputo, altro arrembante oppositore della giunta Natalicchio ha già ufficializzato il proprio sostegno e verrà seguito dagli altri leader locali, inclusi Ninnì Camporeale e Pietro Mastropasqua ormai decisi ad abbandonare Forza Italia che scaricata anche da Raffaele Fitto, qui in Puglia è a un passo dalla dissoluzione. Lo scenario però potrebbe subire in extremis un clamoroso colpo di scena. Il senatore Azzollini per nulla dimentico dell’improvvisato e goffo tentativo di rottamazione della propria leadership del centrodestra, messo in atto da Camporeale & Co. potrebbe vendere molto cara la pelle e impegnarsi con tutte le proprie energie per una candidatura autorevole che tenga in piedi la destra cittadina, magari soffiando sulla fiammella dell’orgoglio e dello spirito di appartenenza. In campo quindi, potrebbe scendere Luigi Roselli, nome più volte apparso e subito scomparso dai radar delle indiscrezioni pre-elettorali. La strategia del senatore sarebbe quella di far saltare l’elezione di Tammacco, compromettendo così il futuro politico di tutto quel blocco di potere che ne sta sostenendo la discesa in campo. Resta un rebus la candidatura del Pd, che perso Minervini sembra incapace di avanzare un proprio nome alla segreteria provinciale del partito. Forte è circolato, negli ultimi giorni, il nome di Erika Cormio, ma la giovane piddina, non sembra intenzionata al grande passo, ma non esclude di scendere in campo se glielo chiede Emiliano. Tramontata anche l’ipotesi Antonio Di Gioia, bisognerà attendere gli ultimi giorni prima della consegna delle liste per scoprire l’arcano. Possibile anche che il partito rinunci a presentare un proprio nome. A sinistra sarà della partita anche l’Altra Puglia che ingloba Rifondazione Comunista e i movimenti che si riconoscono nel progetto politico di una nuova sinistra europea modello Syriza. Candidato governatore sarà Riccardo Rossi, consigliere comunale a Brindisi, ricercatore Enea e referente provinciale del movimento Acqua Bene Comune, impegnato nelle battaglie contro le centrali a Carbone, sui diritti civili e in difesa dell’ambiente. Quasi sicuramente anche a Molfetta la lista presenterà un proprio nome.

Autore: Onofrio Bellifemine
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