Regionali, il segretario Pd di Molfetta Piero de Nicolo: “in città importante affermazione di Erika e del partito. Ora l'amministrazione cambi passo altrimenti usciremo dalla Giunta”

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Regionali, il segretario Pd di Molfetta Piero de Nicolo: “in città importante affermazione di Erika e del partito. Ora l'amministrazione cambi passo altrimenti usciremo dalla Giunta” La candidata alle regionali Erika Cormio e i vertici cittadini del partito incontrano la stampa. Rivendicata la necessità di una nuova fase per l'amministrazione. Il segretario De Nicolo: “siamo solo a 3 punti percentuali sotto a “Noi a Sinistra per la Puglia”. Non faremo cadere l'amministrazione ma adesso serve una nuova fase”

05 giugno 2015

MOLFETTA - Una svolta, un cambio di passo, un colpo di reni che rimetta in moto il progetto di rinnovamento avviato nel 2013 dal centrosinistra poi arenatosi di colpo. E' il messaggio del segretario del Partito Democratico Piero de Nicolo che nel corso di una conferenza stampa di commento del risultato elettorale di domenica scorsa, ribadisce la necessità di un nuovo confronto tra il primo partito di maggioranza e l'amministrazione al fine di tracciare un percorso di rinnovamento dell'azione politica della coalizione vincitrice delle elezioni 2013.

Davanti ai vertici cittadini del partito (presenti tutti i consiglieri escluso Percoco, assente per motivi di lavoro e i consiglieri De Candia e Angeletti vicini a Guglielmo Minervini e con le valigie in mano”) e alla candidata alle regionali Erika Cormio il segretario ha chiarito che “non è nostra intenzione aprire nessuna crisi. Non faremo cadere l'amministrazione ma si ribadisce che l'amministrazione va migliorata, rilanciata, bisogna ripartire. Non staremo supinamente alle decisioni prese da altri. Diciamo no al meccanismo che il manovratore non va disturbato” ha continuato De Nicolo che smentendo chi sostiene che la questione sia legata alla partita degli assessori (indiscrezioni vogliono il Pd interessato agli incarichi di Rosalba Gadaleta e Giovanni Abbattista), ha chiesto un maggiore coinvolgimento del Partito nelle decisioni chiave dell'azione amministrativa.
“Il Pd non subirà più scelte se non condivise. I due assessori Rosalba Gadaleta e Giovanni Abbattista non rappresentano più il partito democratico. Se il sindaco si chiamerà fuori noi usciremo dalla giunta e valuteremo i progetti politici proposti di volta in volta. Faremo tutto alla luce del sole: convocheremo la prossima settimana gli organi dirigenti del partito e analizzeremo situazione. Sarà un passaggio condiviso con militanti e iscritti”.

Sui motivi politici della frizione col sindaco, a chi pensa che questi siano dovuti principalmente al settore dell'edilizia, De Nicolo ha risposto che si tratta di un problema legato “all'intero approccio ai problemi. Dobbiamo far rivivere il programma che abbiamo presentato alla città due anni fa. Individueremo le priorità e faremo emergere criticità perché su tanti temi è innegabile che abbiamo perso il passo. La settimana prossima individueremo le priorità da proporre all'amministrazione perché la programmazione non può limitarsi a un momento conviviale all'Eremo. Di certo l'edilizia è un problema rilevante, seguito però anche da quelli attinenti i rapporti col personale, l'ottimizzazione dei servizi, l'imposizione fiscale. L'anno scorso per calcoli errati degli uffici abbiamo prelevato 1 milione di euro in più del necessario. Vogliamo lottare per far rivivere il progetto politico premiato dai molfettesi e al sindaco Paola Natalicchio lo ripeto: attendiamo le sue scuse per alcune dichiarazioni fatte in campagna elettorale”.

Sui risultati elettorali, De Nicolo ha respinto tutte le analisi che vedono il Pd sconfitto (in 5 anni, i consensi del partito si sono ridotti a 1/3) e i voti di Erika Cormio deludenti. Anzi la prova elettorale della giovane candidata e di tutto il partito è stata giudicata brillante: “i risultati elettorali ci consegnano due dati fondamentali: l'affermazione di Erika Cormio e quella parallela del Pd che a Molfetta col 14% dei consensi è sotto di soli 3 punti percentuali da “Noi a Sinistra per la Puglia”. Un'armata così potente da far tremare i polsi e che dalla sua aveva il supporto di Assessore regionale, sindaco, vice sindaco, presidente del consiglio comunale, 6/7 della giunta comunale. Ciò a fronte di una modesta aggregazione guidata da un segretario eletto da 25 giorni e da una candidata alla sua prima prova in una competizione così importante, alla seconda in assoluto. Questi sono i dati e da qui partiamo”.
Sull'opportunità di portare il partito al congresso in piena campagna elettorale e quindi di eleggere il segretario a competizione in corso, De Nicolo non ha dubbi: “era indispensabile. Non siamo un partito che si fa crocifiggere. Giulio Calvani con grandissima dignità ha deciso di dimettersi, ignorando anche i suggerimenti di chi gli consigliava di andare avanti. In caso contrario avremmo trovato la sezione del partito chiusa e sopra i manifesti elettorali di Guglielmo Minervini”.

La consigliera Annalisa Altomare si è detta in piena sintonia e ha fatto presente che con l'amministrazione “il problema è politico, c'è necessità di chiarimenti e di rifarsi il programma politico di due anni fa. Nessuno deve giocare con le marionette”.

Soddisfatta del risultato Erika Cormio: “abbiamo vinto, il mio è stato un risultato straordinario. Per me ora è l'inizio di un progetto politico all'insegna della politica del fare. La mia candidatura ha segnato quello che sarà il nuovo volto del partito democratico. La mia è stata una candidatura politica che ha una visione precisa di partito. Sono contenta, il mio è stato un risultato importante”.

UN'ANALISI DEL VOTO E DELLE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO DEL PD DE NICOLO POTRETE LEGGERLA NELL'ATTESO EDITORIALE DEL DIRETTORE FELICE DE SANCTIS NEL PROSSIMO NUMERO DI "QUINDICI" FRA POCHI GIORNI IN EDICOLA

Autore: Onofrio Bellifemine