Rapina al portavalori, trovata auto carbonizzata
MOLFETTA – 26.3.2002
Continua la caccia al “commando” criminale che, con una vera azione di guerra, ha compiuto l'assalto al portavalori, sulla SS16 bis, impossessandosi di 500mila euro e ferendo le tre guardie giurate, di cui una, Vito Gernone, 33 anni, che guidava il furgone, resta ancora in gravi condizioni e in prognosi riservata all'ospedale di Andria per aver subito lo schiacciamento del torace.
In attesa dell'arrivo da Roma, previsto per lunedì, dei Ris dei carabinieri (il reparto indagini investigative che dovrà compiere gli accertamenti sulle vetture alla ricerca di tracce biologiche che possano condurre all'identificazione dei banditi), è stata trovata un'auto carbonizzata. Si tratta di una Lancia K, anch'essa risultata rubata a Castellana Grotte e che è stata impiegata nella rapina. I malviventi, distruggendola, hanno voluto far sparire col fuoco tutte le tracce possibili.
Le indagini, condotte dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani, dott. Luigi Scimè, puntano anche a individuare gli eventuali basisti della rapina: uno probabilmente era a Bari (luogo di partenza del furgone, diretto a Barletta), l'altro era appostato nei pressi dello svincolo di Ser Nicola nei pressi dell'uscita per Molfetta centro.
Incerta ancora l'identità dei banditi, la pista seguita è quella della malavita del nord-barese con l'impiego di manovalanza albanese, anche per l'utilizzo delle armi di fabbricazione kosovara, come i kalashnikov.
Michele de Sanctis jr.