“Quindici” vince un'altra battaglia: chiuso l'impianto di compostaggio
MOLFETTA – 23.4.2004
Un'altra battaglia vinta da “Quindici”, che ha denunciato con articoli e foto l'inquinamento e i danni ambientali provocati dall'impianto di compostaggio (nella foto), denunciati anche da Legambiente. Ora, finalmente, la magistratura ha messo i sigilli a questo impianto nel quale venivano scaricati anche i rifiuti della Campania. Su disposizione del Gip del Tribunale di Trani, Antonio Lovecchio, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Savasta.
Il provvedimento di chiusura è stato notificato alla ditta Orfeo Mazzitelli Spa, gestore dell'impianto, con le contestazioni di violazioni ambientali.
Sono anche indagate 5 persone accusate, a vario titolo, di aver gestito illecitamente rifiuti derivanti da potatura delle piante, trattandoli come rifiuti dei mercati e rifiuti derivanti da tritovagliatura trattandoli come rifiuti biodegradabili provenieneti da cucine e mense, e per aver effettuato depositi di rifiuti su aree non autorizzate.
Altra denuncia a carico dei responsabili dell'impianto è quella relativa alla gestione disinvolta dei rifiuti, superando i limiti imposti dalla Regione, per cui avevano determinato emissioni maleodoranti dovuti a fenomeni di marcescenza e autocombustione.
L'impianto era stato sottoposto a sequestro probatorio con facoltà d'uso, già nell'ottobre scorso, continuando regolarmente a funzionare. Ora è stato definitivamente chiuso perché si sospetta che da impianto compostaggio sia diventato una vera e propria discarica.
Ricordiamo che il Comune di Molfetta ha gestito molto male la questione della proprietà dell'impianto che si trascinava da anni ed ora, di fronte all'emergenza rifiuti, è stato costretto a ricorrere alla discarica di Trani, con altri problemi già denunciati in passato. Intanto, sarebbe opportuno che il Comune si costituisse parte civile, anche per il danno economico che ha ricevuto e che continua a ricevere.