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Questa sera a Molfetta la "Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo" curata dalla Confraternita di Sant'Antonio Fino a domenica si potrà ammirare la mostra allestita nella Sala dei Templari per celebrare il venticinquesimo anniversario della manifestazione
11 aprile 2017

MOLFETTA - Mancano poche ore a una delle più suggestive iniziative legate alla Quaresima e alla Settimana santa a Molfetta: la “Sacra Rappresentazione della  Passione di Cristo” curata dalla Confraternita di Sant’Antonio, in programma questa sera a partire dalle ore 18.45 nel Centro antico.

Giunta alla venticinquesima edizione (venne proposta per la prima volta il 6 aprile 1993, con un testo curato da Felice Altomare), la “Sacra Rappresentazione” richiama l’antichissima tradizione quaresimale che vedeva narrare al volgo gli eventi della Passione e Morte del Cristo, un racconto dalle finalità catechetiche. Non a caso il ruolo del Cristo era affidato a un vero sacerdote.

Proprio come avviene nella rappresentazione proposta dalla Confraternita molfettese, una “messa in scena” sobria, che vuole essere un’autentica testimonianza di fede e di preghiera.

L’importante anniversario (venticinque anni dalla prima rappresentazione) è stato festeggiato con una conferenza, moderata dal Confratello Sergio Pignatelli, alla quale hanno preso parte Francesco Stanzione, cultore delle tradizioni e dei riti pasquali, e don Nicola Felice Abbattista, sacerdote e profondo conoscitore della pietà popolare.

Il dott. Stanzione ha analizzato alcune tra le più importanti Sacre Rappresentazioni nel Meridione, da Ginosa (Puglia) a Barrafranca (Sicilia) soffermandosi sia sugli aspetti più religiosi sia su quelli più folkloristici. Non poteva che avere una dimensione antropologico-teologica l’intervento di don Nicola Felice Abbattista,  che ha rimarcato non solo il significato profondo del termine “rappresentazione”, come “far presente qualcosa a qualcuno”, ma anche la sua funzione teologica: ovvero quella di testimoniare l’Amore di Cristo, il suo “passaggio” (Pasqua) dalla morte alla vita. Durante la conferenza sono intervenuti anche il Priore Nicola Giovine e l’Assistente spirituale don Vito Marino.

A conclusione della conferenza è stato anche presentato il video documentario per i 25 anni della Rappresentazione, realizzato da Giuseppe Facchini (sarà proiettato nel Museo Diocesano fino a Pasqua).

Bellissima anche la mostra «Itinerario storico dei 25 anni della Sacra Rappresentazione», allestita sino al 16 aprile nella sala dei Templari (nelle foto), dove è possibile ammirare le immagini delle varie edizioni della “Sacra Rappresentazione” e le accuratissime vesti utilizzate per la messa in scena.

La storia della manifestazione è stata sintetizzata in un interessante opuscolo (che può essere visionato e ritirato presso la Sala dei Templari, il Museo diocesano e la Chiesa di Sant’Andrea - sede del sodalizio) che ne sottolinea le principali tappe e i profondi significati e propone le riflessioni e le testimonianze dei sacerdoti che, anno dopo anno, si sono alternati nel ruolo del Cristo oltre a quelle di alcuni confratelli.

Una mostra e un evento da non perdere.

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