Quènn le zàit se vòlene… le parind s'accòrdene, commedia in vernacolo al Regina Pacis
Sabato 29 e domenica 30 marzo, alle ore 19.30, presso il teatro “Regina Pacis” di Molfetta, il nuovo collettivo teatrale “Ci risiamo” propone “Quènn le zàit se vòlene…le parind s’accòrdene”, una commedia in tre atti scritta in vernacolo molfettese da Raffaele Fiorentini e portata in scena dalla regia di Antonio Annese. È la storia di due qualsiasi famiglie, entrambe di origini contadine, in cui emergono le figure dei rispettivi capifamiglia intenti ad accaparrarsi una non ben definita proprietà, gestita da un notaio poco affidabile e malandato. A peggiorare la situazione ci pensano la moglie dell’uno e la figlia dell’altro che non esitano a ricorrere a qualsiasi stratagemma pur di assicurare ai loro figli, sposi promessi, un futuro dignitoso, sicuro, lontano dalle privazioni, dalla fame, dalla “meserie”. È così che, piano piano, si sbrogliano le fila di una trama che alterna - a episodi di esilarante comicità - momenti di profonda riflessione, in cui entrano a far parte una miriade di personaggi caratteristici : le due zitelle del condominio, che non esitano a fare pettegolezzi anche in momenti poco opportuni, il medico compiacente, il falegname che si improvvisa prete esperto in funzioni religiose, affiancato da un vivace apprendista, un barbiere sfigato alle prese con un problematico taglio di capelli a uno squattrinato vagabondo, il caffettiere di strada, la donna della “frestaraie”, l’uomo “du carrate”. Una storia di altri tempi, quelli di un mondo passato, quasi remoto, della Molfetta degli anni 50, condita con tanta ironia e un pizzico di nostalgia per una vita così semplice che ormai non torna più. La serata è organizzata per beneficenza, a favore dell’Unità di Molfetta della Croce Rossa Italiana. Gli interpreti sono Maria de Trizio, Tania Magarelli, Sergio Scardigno, Francesco Vilardi, Raffaele Fiorentini, Angela Favuzzi, Andrea Scardigno, Leonardo Pisani, Angela La Forgia, Isa Spadavecchia, Cosimo Germinario, Norma La Piana, Antonio Annese (anche regista dell’allestimento) e Kekko Guarino.