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Quel custode del Comune burbero benefi co dal cuore grande
15 febbraio 2010

Continua a raccontare a “Quindici” i suoi ricordi, il custode del Comune di Molfetta, Cosimo Morrelli, 65 anni, comunista non pentito, collocato in pensione dopo 32 anni di servizio, dopo aver conosciuto ben otto sindaci. Dopo le due puntate precedenti, in cui ha ricordato il sindaco democristiano Enzo de Cosmo «così per bene» (come l’ha defi nito) e col quale lui, schierato politicamente dalla parte opposta, è andato sempre d’accordo, Morrelli fa riferimento a una frase profetica del sindaco Dc, Gianni Carnicella, ucciso sui gradini del Comune l’8 luglio 1992, per non aver voluto autorizzare un concerto in odore di illegalità. «Carnicella mi ha insegnato che chi nasce tondo non muore quadro», dice oggi il custode, ricordando l’intransigenza che caratterizzò il sindaco assassinato. Al suo posto venne eletta Annalisa Altomare, che seppe ben reggere il Comune in un periodo diffi cile, «due anni in cui era necessario mantenere un atteggiamento determinato per far comprendere a tutti che non si poteva violare la legalità e che chi comanda è l’istituzione». «Con gli altri sindaci, Lillino Di Gioia, Guglielmo Minervini, Tommaso Minervini e Antonio Azzollini, sulla scia dell’esperienza vissuta – aggiunge Morrelli – ho sempre anteposto il dovere e la disponibilità come collaboratore indipendentemente dal colore politico ». «Tra gli assessori con i quali ho avuto un buon rapporto di collaborazione devo ricordare Vito Enzo de Nicolo e Cosimo De Musso. Quest’ultimo aveva la delega ai contatti con le comunità estere e tutte le volte che alcuni emigranti molfettesi venivano al Comune, l’assessore, non potendo essere sempre presente per motivi di lavoro, mi aveva incaricato di fare da collegamento. Questo mi ha permesso di conoscere molti emigranti, fortunati e non, famosi e sconosciuti, di apprendere le loro storie vere e leggere nei loro visi emozionati per la considerazione che avevo avuto nei loro confronti e ciò mi ha aiutato a diventare molto più umano e disponibile con il prossimo». Possibile che sia andato tutto sempre liscio come l’olio? «Non è stato sempre liscio come l’olio, ci sono stati quelli che io considero dei “malintesi”, che, però, sono stati sempre chiariti. Il messaggio che voglio dare a tutti coloro che lavorano nel pubblico, è di essere sempre disponibili con gli utenti perché una volta si è fruitore di un servizio e una volta fornitore e che Dio paga sempre o di sabato o di domenica». Ecco la sintesi della saggezza popolare tipica della nostra gente semplice, maturata in tanti anni di servizio a contatto con il pubblico, con uno sforzo a migliorare prima di tutto se stessi, come ha fatto Cosimo Morrelli, comunista ma cattolico praticante, grande amico di un monsignore, antipatico per dovere e per mestiere, simpatico e generoso per natura, un personaggio che ricorda il burbero benefi co goldoniano, dal grande cuore e dalla grande umanità per vocazione.

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