Quartiere Poggiofiorito completamente abbandonato
Egr. dott. De Sanctis,
le scrivo per parlarle nuovamente dello stato di abbandono del quartiere Poggiofiorito (via Madonna delle Rose e strade adiacenti ovvero di via Generale dalla Chiesa, via Guastadisegno - pericolosa in caso di crolli delle strutture del vecchio cementificio adiacente - e di via Giuseppe Ungaretti) un quartiere con oltre 1000 abitanti residenti, dove non fa nulla per quanto riguarda: 1) la pulizia: qui sono ancora presenti erbacce ai cigli dei marciapiedi e ogni tipo di feci canine, mi chiedo come mai l'ASM, che ha acquistato tre nuovi autopulitori non ne utilizza uno in via Madonna delle Rose, giacché uno di questi è utilizzato in via Enrico Berlinguer?; 2) l'illuminazione stradale di via Madonna delle Rose fino al sovrappasso pedonale di via don Samarelli per il rione Paradiso è alquanto scarsa, come mai non è possibile installare pali più alti con una illuminazione più potente ottenendo così una maggiore visibilità, come quelli già installati nelle traverse della stessa strada?; 3) la raccolta delle acque piovane da via Madonna delle Rose fino al sottopasso pedonale che porta a piazza Moro, come mai non è presente nessun tombino di raccolta delle acque meteoriche ai cigli della strada stessa, tale da evitare disagi a tutti i residenti della zona quando devono raggiungere il quartiere a piedi in caso di forti piogge?!? 4) l'incrocio semaforico di via Bitonto con Via Enrico Berlinguer a tutt'oggi pericoloso per chi si immette sulla stessa Berlinguer proveniente da Via Madonna della Rosa: mi chiedo come mai non si è pensato meglio di far diventare questo tratto di strada a senso unico e divieto di accesso per chi proviene da Bitonto? Spero che questi miei quesiti siano abbiano una risposta da chi di competenza. Distinti saluti
Sergio Amato
Per quanto riguarda la pulizia siamo di fronte a una lamentela comune: riceviamo diverse telefonate di protesta per la sporcizia della città (perché poi telefonano a un giornale e non al sindaco?). Ci è pervenuta anche qualche lettera che fa presente questa situazione e che, per ragioni di spazio, pubblicheremo sul prossimo numero. Lei parla dei problemi dell'illuminazione, chiedendosi come mai sia insufficiente a fronte di quelle di altre strade vicine. Ma la razionalità talvolta non è di casa fra la burocrazia, o fra alcuni tecnici che magari fanno solo frettolosi sopralluoghi prima di eseguire i lavori. Chiede una risposta ai suoi quesiti “da chi di competenza”, noi giriamo la sua lettera agli amministratori comunali, nella speranza che – pur nel loro grave difetto di comunicazione: non riescono a parlare con la città e soprattutto con la stampa - vogliano fornire le dovute risposte.