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Quartiere Madonna dei Martiri, l'ex sindaco Natalicchio: ricucire i rapporti fra centro e periferia
06 settembre 2016

MOLFETTA - «Stamattina mi sono svegliata e ho pensato al "risveglio" del rione Madonna dei Martiri. Al percorso bellissimo fatto in questi tre anni con la comunità di questo quartiere magico della città. Al primo anno in cui ero sindaco durante la Fiera e ci fu la protesta degli abitanti, con le lenzuola sulle finestre. La richiesta di dignità e servizi per il quartiere, la nascita del comitato, le assemblee in circolo davanti all'Ospedaletto», comincia così il ricordo dell’ex sindaco Paola Natalicchio della sua esperienza e del suo impegno a favore del quartiere Madonna dei Martiri.

«Le tante passeggiate, per capire, fatte nei mesi. Le signore che mi chiamavano dalla finestra delle palazzine per mostrarmi i loro problemi. Mi aprivano le loro case, con garbo, amicizia, mai una parola fuori posto. L'esplosione di un grande rispetto, tra me e il Comitato di quartiere. Mina, Anna, Pasqua, Mimmo, Corrado e tutti gli altri abitanti, che mi hanno chiesto fiducia e non me l'hanno mai fatta mancare. Mi hanno spiegato piano piano come rendermi utile. Mi hanno accompagnato e si sono fatti accompagnare. Abbiamo iniziato le manutenzioni, abbiamo cambiato le panchine, abbiamo incontrato insieme l'Arca e rifatto le facciate delle palazzine, abbiamo rifatto le palazzine comunali e messo gli ascensori, abbiamo aperto insieme un parco con i giochi all'Ospedaletto, abbiamo parlato insieme con l'Acquedotto e raccolto insieme i soldi per pagare l'acqua quando c’è stato il distacco. Abbiamo passato insieme, più di una volta, nell'auditorium della chiesa, il San Nicola e il Natale.
Abbiamo pensato insieme le ordinanze sindacali per gestire meglio il traffico della fiera. Ci siamo messi insieme a costruire la ripartenza del Pirp, abbiamo disegnato insieme il progetto del nuovo fronte mare di ponente e delle ciclabili. Abbiamo fatto un percorso. Vero. Fatto di servizi, di una nuova idea di quartiere. Sicuro, vivibile, a misura dei tanti bambini e dei tanti anziani. E della sua bellezza, della sua magia. Quando passo dalle palazzine rifatte sono orgogliosa e felice di essere stata un sindaco utile.
E ancora oggi quando cammino per Madonna dei Martiri mi sento a casa e sento un affetto fortissimo, che ricambio con tutto il cuore. La festa patronale, con pioggia o senza, sia per tutta Molfetta anche quest'anno l'occasione di ricucire il rapporto tra centro e periferia e di rispettare la comunità dei molfettesi "madonnari". Di guardare la città dalla prospettiva della Basilica e di Viale dei Crociati. Rinnovando la promessa che quel percorso che abbiamo iniziato di riqualificazione partecipata vada avanti, sempre. Con qualunque amministrazione, di qualunque colore. Buona festa patronale a tutti».

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Prendo lo spunto dal garbato post del sig. Spadavecchia per fare questa riflessione. A Maggio, dopo meno di tre anni dall'insediamento, la Giunta Natalicchio ha cessato di esistere con le dimissioni della Sindaca. In un primo momento, pur condividendo le ragioni di questo atto estremo, ho dichiarato che, secondo la vulgata popolare, chi va via, ha sempre torto. I motivi di questo distacco, sono noti a tutti, avendo TUTTI i ...protagonisti detto la loro, in merito. Ecco allora che cosa penso adesso. Il Comune è commissariato: con il dovuto rispetto per l'opera del dr. Passerotti, questo non va bene, perché è una gestione d'emergenza. Ma i (così detti ...protagonisti e, mi riferisco a quelli che considero protagonisti NEGATIVI) dove sono? che fanno? stanno pensando a come riconquistare il Palazzo di città e dare una nuova amministrazione che sia - sempre secondo il mio punto di vista - almeno come quella che è stata letteralmente dimissionata? Sigg. De Nicolo, Pagano, sig.ra Altomare e compagnia bella, dove siete? che fate (per la Città che, con i vostri comportamenti avete svuotato del suo governo legittimamente eletto?) Il 2017 sembra più vicino di quanto non sembri. Siete ancora in ferie? Forse avete già il vostro "asso nella manica" oppure avete solo un banale "due di coppe", CON LA SODDISFAZIONE (discutibile), TUTTA VOSTRA DI AVER MESSO UNA CITTA' ED I SUOI CITTADINI ANCORA UNA VOLTA IN DIFFICOLTA'! P.S.: questa mia, non è nostalgia, ma amaro rimpianto per un'occasione che ci avete fatto perdere.

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