Quando cinque professori d’orchestra riescono a divertire con il repertorio classico
Cinque professori d’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli al termine delle loro esibizioni, per scaricare l’inevitabile tensione accumulata in importanti concerti, si divertono a fare scherzi fra di loro dietro le quinte o nei camerini. Poi divertiti, ma anche curiosi e amanti delle novità, decidono di proporne al grande pubblico un’innovazione nel campo della musica classica, allargando la platea dei partecipanti ai concerti, proponendo loro la musica classica come non l’hanno mai vista. E i napoletani in quanto a fantasia non hanno rivali. Nasce così “Il Cinquetto” un gruppo napoletano di 4 violinisti (Giuseppe Carotenuto, Salvatore Lombardo, Angelo Casoria, Nicola Marino) e un contrabbassista (Gianni Stocco) capaci di giocare con la musica austera, trasformando in gag i pezzi più famosi del repertorio classico. E gli scherzi dietro le quinte diventano spettacolo sul palcoscenico con i brani spiegati al pubblico scherzando mentre si suona ed esaltando alcune caratteristiche degli stessi personaggi: dalla vanità accentuata dei violinisti all’avvilito contrabbassista, sempre in minoranze e con uno strumento ingombrante, dietro il quale si nasconde. E via ai dispetti reciproci e alla parodia della grande musica, in chiave buffa e simpatica, ma suonata con destrezza e competenza: non si può scherzare eseguendo un brano, se non lo si maneggia alla perfezione, anche in posizioni scomode, supino o in equilibro instabile. Una comicità in frac, come l’ha definita qualcuno, ma che è stata apprezzata dal pubblico che si è divertito per questo concerto insolito, che non avrebbero mai immagina così divertente: pezzi classici rivisti in chiave satirica, giocando con gli strumenti e divertendosi loro stessi, oltre a divertire il pubblico che li ha lungamente applauditi. Un intento divulgativo che sta dietro questo modi di fare apprezzare la bellezza della musica attraverso il divertimento mescolando pezzi tradizionali con gag comiche. «Lo facciamo per avvicinare soprattutto i giovani che non frequentano i teatri e portiamo lo spettacolo anche nelle scuole per educare anche i più piccoli al fatto che la musica può essere un gioco appassionante », dichiarano i 5 professori d’orchestra trasformatisi in clown. Ad organizzare questo insolito concerto è stata la Fondazione musicale culturale Vincenzo Maria Valente, presieduta dall’avv. Rocco Nanna e dal direttore artistico della Fondazione, il maestro Giuseppe Francese che questa volta hanno scelto uno spettacolo insolito anche per rompere la rigidità noiosa del lockdown e proporre al suo affezionato pubblico un evento diverso, nell’ambito della programmazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Molfetta, che anche quest’anno, pur nelle ristrettezze pandemiche e grazie all’instancabile assessore alla cultura Sara Allegretta, è riuscito a proporre un programma di qualità ed interesse ai molfettesi. © Riproduzione riservata