Promozione, il “Molfetta calcio” scommette sulla linea verde
CALCIO - Ripartono il 15 settembre i campionati dilettantistici: impegnate tre squadre locali
Mentre il calcio che conta si sta accartocciando con le sue vergogne, tra bilanci taroccati, affaristi e faccendieri senza scrupoli e spudorati favoritismi, il settore dilettantistico anche quest'anno si presenterà puntuale ai nastri di partenze. Non che il calcio minore sia immune da pratiche contrarie alla morale sportiva (voci di intrallazzi e di risultati precostituiti s'inseguono soprattutto nelle fasi finali dei tornei), solo che da quelle parti non fanno troppo rumore per lo scarso seguito e quindi facilmente insabbiabili.
Vediamo come le nostre squadre affronteranno i campionati che inizieranno il prossimo 15 settembre.
In Promozione il “Molfetta calcio” si presenta con una serie di novità. Secondo gli accordi della triade Spezzacatena-de Nicolò-Picca che aveva rilevato la società dalla 1ª categoria per un progetto di rilancio, quest'anno alla presidenza doveva alternarsi Angelo Picca. Invece l'impegno dei tre sembra essere sfumato, delusi dal mancato apporto di altri operatori locali, anche se più volte sollecitati anche dall'amministrazione comunale. La società quindi è rimasta in mano a Giuseppe de Nicolò che non poteva far altro che programmare la stagione all'insegna del contenimento dei costi. I “pezzi” economicamente più pesanti non sono stati trattenuti e quindi sono andati via il portiere Fanelli, e i giocatori D'Aloia e Belviso. “Foglio di via” anche per Modugno e Brattoli, mentre della vecchia guardia è rimasto capitan Sigrisi.
Per la prima volta, nella pur breve storia del “Molfetta calcio”, sulla panchina siederà un tecnico non locale. Si tratta del terlizzese Nino Barione l'anno scorso trainer delle giovanili della Fidelis Andria, dopo l'infelice esordio nelle prime due giornate con l'Altamura in Eccellenza. Per quanto riguarda gli arrivi, spiccano il portiere Maurizio Panebianco dall'Acquaviva e il centrocampista Antonio Savino dall'Altamura, per il resto la rosa è composta da una serie di giovani promesse, alcune delle quali si sono messe in luce lo scorso campionato come i difensori Carlucci, Tuberoso, i centrocampisti Gidiuli, Scardigno e Lamanuzzi e del Vescovo, gli attaccanti Uva e Di Vittorio.
Cosa potrà fare la compagine biancorossa, si vedrà strada facendo. Il presidente spera che le motivazioni dei giovani di emergere si rivelino sufficienti per un torneo se non proprio all'altezza del 4° posto dello scorso anno, almeno non mediocre. Certo dipenderà molto dalla consistenza delle altre squadre e dalla capacità economica della società di intervenire per colmare le eventuali lacune tecniche.
Per quanto riguarda gli altri tornei, Molfetta dopo molti anni non avrà nessuna rappresentanza in 1ª categoria, dopo la retrocessione del “Levante” che non troveremo neanche in 2ª categoria. Il patron e finanziatore di questa società Onofrio di Gioia si è stancato del giocattolo calcio, ha mollato tutto e tutti, anche perché buttandosi nel business delle costruzioni, ora ha altro a cui pensare.
Per una società che scompare, un'altra che risorge. La “Mazzola” grazie ai ripescaggi disputerà insieme alla “Pro Molfetta” la 2ª categoria. Sarà un torneo difficile per la presenza di 12 squadre della provincia di Foggia. La squadra granata dopo dodici anni sarà condotta da Giacinto la Forgia, mentre sulla panchina dell'altra squadra pare che si cimenterà per passione Alberto Inglese, vecchia promessa del calcio molfettese degli anni settanta. Due tecnici stagionati e con tutto il rispetto per la loro passione, anche questi sono segni di un calcio che fatica a rinnovarsi. Buon campionato a tutti.
Francesco del Rosso