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Proiettile a De Scisciolo (antiracket), il sostegno della politica molfettese
22 aprile 2009

MOLFETTA - Arrivano unanimi da più fronti politici cittadini gli attestati di solidarietà e di sostegno al presidente dell' Associazione provinciale Antiracket, Renato De Sciciolo, dopo la notizia di un proiettile e di una lettera minatoria recapitatigli nella mattinata di ieri. “L'episodio di cui è stato vittima il Presidente Renato de Scisciolo segna una inquietante escalation. Significa che il livello di intolleranza al lavoro di promozione della legalità e di sostegno alle vittime del racket sta superando il livello di guardia. Allora deve essere chiaro che de Scisciolo non è solo, noi, tutti noi siamo insieme con lui. Ogni minaccia non fa che rafforzare il nostro impegno civile perché le ragioni della violenza non abbiano a prevalere”. Con queste parole l'Assessore regionale alla Trasparenza e alla Cittadinanza attiva, Guglielmo Minervini, intende esprimere il suo sostegno all'Associazione Antiracket, in risposta al vile attentato intimidatorio al suo Presidente. "Invitiamo tutte le forze politiche e tutti i cittadini pugliesi a sostenere ora più che mai, e senza distinguo, il meritorio operato della Associazione Antiracket ed esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente Renato de Scisciolo per il vile atto di intimidazione subito", scrive Pasquale Mancini, coordinatore PDL di Molfetta; "non sarà un proiettile a fermare il lavoro di chi combatte in prima linea e a fianco dei cittadini le bestie del racket e dell'usura. Alziamo la guardia". "Il coordinamento del Partito Democratico, assieme a tutti i suoi rappresentanti istituzionali, esprime la sua più convinta solidarietà a Renato De Scisciolo, Vice presidente dell'Associazione Antiracket, per il vile attentato intimidatorio di cui è stato vittima, ed esprime la più ferma condanna per questo inconcepibile episodio che testimonia, d'altro canto, una recrudescenza di fenomeni criminali che desta preoccupazione e contro la quale le istituzioni e le forze politiche tutte devono dare la risposta più ferma e decisa" afferma invece la nota inviata agli organi di stampa dal Partito Democratico di Molfetta. "Il Pd invita Renato De Scisciolo, assieme ai suoi collaboratori ed amici, a proseguire nella meritoria opera che sta conducendo, e che, evidentemente, sta sortendo risultati concreti e positivi per l'intera comunità".
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NON E' UN'OPINIONE.... Ecco la la riostruzione degli ultimi anni. 27 FEBBRAIO 2008. - L'esplosione avviene prima che si faccia giorno. Qualcuno, nel silenzio e lontano da sguardi curiosi, sistema una bomba-carta davanti all'ingresso di un capannone industriale in costruzione in piena zona Asi, alla periferia della città. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell'ordigno. I danni sono comunque contenuti. In seguito alle verifiche compiute sul posto gli specialisti dei carabinieri ritengono, con ragionevole certezza, che non sia stato impiegato tritolo. 3 MARZO 2008 - La deflagrazione viene avvertita da ponente a levante della città. Una bomba carta esplode, in piena notte, intorno alle 2, davanti all'ing resso di una salumeria in Vico V Crocifisso. L'esplosione, sulla base di quanto conferma il marito della proprietaria dell'esercizio commerciale, rientra nella lotta in corso tra le famiglie Cucumazzo e Campanale di Ruvo di Puglia. La salumeria è intestata proprio alla moglie di uno dei Cucumazzo. 30 MARZO 2008 - L'esplosione avviene intorno alle 3.30. Qualcuno, nel silenzio della notte solleva la saracinesca e sistema una bomba-carta davanti all'ingresso del bar Venere, nella zona 167. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell'ordigno sia all'in - terno del bar che all'ester no. 17 NOVEMBRE 2008 - Le fiamme distruggono il pub Beatles, il locale è ancora chiuso. 23 NOVEMBRE 2008 - Una bomba carta di modesto potenziale viene fatta esplodere in Via Annunziata. Salta una Fiat Punto parcheggiata lungo la via. 28 - 29 DICEMBRE - Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre esplodono quattro autovetture, una Kya Picanto in via Purgatorio, traversa di via Annunziata, una Bmw 530, in via Cavallotti, traversa di corso Umberto, una Renault Scenic ed una Ford Sierra in via Minervini, nei pressi di via Terlizzi. 31 DICEMBRE 2008 - Esplodono una Fiat Punto in via Sergio Pansini e un'Alfa 33 in via Cappellini. 3 GENNAIO 2009 - In Via Pietro Colletta viene sistemato un ordigno che, intorno alle 22.30, distrugge una Ford Fiesta, parcheggiata all'angolo della strada. Si teme che sia la stessa mano che il 17 ottobre precedente causò l'incendio di cinque auto, una Scenic, una Panda, una Saxo e una Megane, una Matiz, e di un cassonetto dei rifiuti. Sicuramente di tutt'altra matrice l'altra esplosione, avvenuta, sempre il 3 gennaio, circa un'ora dopo. In via Federico Campanella salta una Smart. Il proprietario dell'autovettura è il titolare di un bar. A Molfetta, negli ultimi mesi, oltre a saltare con regolarità le auto in sosta (ne sono saltate quattordici), qualcuno ha preso di mira i locali pubblici. A san Silvestro un ordigno danneggia la saracinesca di un bar all'angolo tra via Salvemini e piazza Alcide De Gasperi. 10 FEBBRAIO 2009 - Bomba piazzata sul gradino di ingresso di una salumeria in Via Immacolata. Restano danneggiate una Renault Scenic, una Yaris, e una Opel corsa, che al momento dell'esplosione stava attraversando proprio via Immacolata, con a bordo due donne, finite poi in ospedale in stato di choc. ...e poi "la ciliegina" (il proiettile)!
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