“Programma opere pubbliche? Non è un libro dei sogni”
Si comincia da piazza Municipio che verrà illuminata ex novo. Intervista all'ing. Balducci
“Quello stilato dall'Amministrazione come programma delle opere pubbliche nel 2002 non è più il libro dei sogni del passato, ma un vero e proprio documento programmatico”. Alla ricerca di ulteriori spiegazioni sulle scelte strategiche delle opere pubbliche comunali, che abbiamo già sintetizza-to in un nostro numero precedente, abbiamo incontrato l'ing. Balducci dell'Ufficio Tecnico Comunale. E le parole che abbiamo riportato in aper-tura di questo articolo sono state la prima presentazione che egli ha fatto del programma delle opere pubbliche.
Ingegnere, il programma delle opere pubbliche rappresenta indubbiamente un notevole impegno con la cittadinanza da parte dell'Amministrazione. Quale certezza c'è però sulle fonti di finanziamento indicate e sui loro tempi?
“Come le dicevo non si tratta di un libro dei sogni. Rispettando il dettato della nuova legge quadro sui Lavori Pubblici (la cosiddetta “Merloni Ter” N.d.A.) per tutte le opere da inserire nel documento programmatico ci deve essere assoluta certezza sia della loro necessità sia della sussistenza del fi-nanziamento. Per lo stesso motivo ognuna delle opere è ulteriormente specificata in un'apposita scheda, dove, oltre il piano finanziario specifico, vi è anche l'indicazione dei tempi da rispettare per la sua realizzazione.
È chiaro però che per le fonti di finanziamento non direttamente dipendenti dall'Amministrazione Comunale, vi è sempre il rischio che vengano a mancare per cause non dipendenti dalla nostra volontà. Qualora questo si dovesse verificare è allora compito dell'Amministrazione scegliere se finanziare l'opera direttamente con il bilancio comunale, o rinviarlo al pro-gramma dell'anno successivo.”
In tutto il programma, quali sono le opere prioritarie per l'Amministrazione?
“La priorità è data alle manutenzioni e agli adeguamenti di tutti gli edifici e gli spazi già esistenti. A questi interventi seguiranno poi le nuove realizzazioni. Tra queste ultime è prioritaria la realizzazione della nuova caserma per la Guardia di Finanza, un'opera che l'Amministrazione tiene a portare avanti e per il quale siamo già in possesso dei nullaosta necessari.”
In tutto il processo di realizzazione delle opere pubbliche quale sarà il coinvolgimento di professionisti esterni all'organico dell'Ufficio Tecnico?
“Anche qui siamo vincolati alle indicazioni della legge quadro. Innanzitutto per tutte le opere già inserite nel programma triennale esiste un progetto preliminare, quindi per queste non ci sarà più occasione di inserire professionisti esterni, salvo che per carenza d'organico in casi particolari. Solo in questi casi l'Ufficio Tecnico dovrà presentare la necessità all'Amministrazione, che dovrà quindi scegliere se affidare all'esterno la progettazione dell'opera in questione. È quindi solo una facoltà che spetta all'Amministrazione, e solo in casi specifici.
Non dimentichiamo però che, sempre seguendo le indicazione della legge quadro, l'Amministrazione ha già affidato a professionisti esterni una serie di interventi di importo inferiore ai 40.000 euro, e conta di procedere su questa strada, che finora ha favorito l'inserimento di giovani professionisti in un ambito di alto livello professionale.”
Ma rispetto alla possibilità di concorsi di idee qual è la sua posizione?
“Seppure previsto dalla legge, il concorso d'idee è una possibilità da utilizzare solo quando bisogna progettare opere di rilevante qualità architettonica. Al momento, nel programma comunale non è presente nessuna opera per cui valga la pena avviare una procedura del genere, che è comunque dispendiosa per l'Amministrazione e richiede dei unghi tempi per raggiungere un livello progettuale direttamente utilizzabile.”
Scendiamo ora nel dettaglio, analizzando alcune delle opere inserite nel programma del 2002: Illuminazione artistica piazza Municipio. Non c'è già?
“Quella che c'è già, secondo il parere del nostro Ufficio e senza voler esprimere opinioni personali, può essere migliorata, innanzitutto incrementandone l'intensità luminosa. Per questo motivo abbiamo preparato un progetto preliminare, e chiesto la collaborazione di esperti di illuminotecnica che hanno già attuato interventi simili al nostro. In ogni caso il nostro progetto non prevede assolutamente lo smantellamento dell'illuminazione già esistente, ma la sua integrazione.”
Difesa marina di Torre S. Orsola: sarà un'estensione del lungomare esistente?
“È un'opera basata su una promessa di finanziamento che la Regione ha fatto, di importo di 750.000 euro. Riguarda proprio la protezione della cortina a mare del Centro Storico. Per quest'opera si sta predisponendo la realizzazione di un bando per la progettazione esecutiva, vista la sua com-plessità tecnologica, per cui il nostro organico non è preparato. Rispon-dendo alla sua domanda le posso solo dire che il nostro unico obiettivo è quello di ridurre l'erosione della cortina a mare. Per questo motivo ritengo quanto meno prematuro considerare l'opera come una passeggiata fruibile dalla cittadinanza. Lo potrà diventare nel futuro, come era indicato anche nelle tavole del Piano Regolatore Generale, ma al momento non è quello il nostro obiettivo.”
Caserma dei Vigili del Fuoco: significa che nel corso del 2002 Molfetta ospiterà una sede?
“Per quest'opera ci sono due momenti distinti. All'Amministrazione spetta la predisposizione degli spazi che possano ospitare l'organico, e questo al momento è stato individuato all'interno del nuovo Mercato Ortofrutticolo della Zona Artigianale. Adesso siamo in attesa del concorso che il ministero dell'Interno deve bandire per incrementare l'organico provinciale del numero di unità che dovranno poi essere destinate a Molfetta. Solo a questo punto passeremo a progettare una sede nuova e specificamente destinata ai Vigili del Fuoco nell'ex sede dell'ASM sulla via per Bisceglie. L'inserimento nel programma annuale indica la nostra fiducia nell'incremento di organico, che però spetta unicamente al Ministero dell'Interno.”
Parcheggio interrato a piazza Aldo Moro?
“Quest'opera è stata inserita per la terza volta in un programma. Purtrop-po, per motivi realizzativi e gestionali, per quest'opera si fa affidamento sulla procedura del project financing, per cui è necessaria un'iniziativa imprenditoriale privata, finalizzata alla costruzione e gestione del par-cheggio. Purtroppo sembra che sia un tipo di iniziativa che non attiri molti investimenti. È del resto la stessa procedura che è stata avviata per piazza Paradiso e per la palestra di via Cavallotti, e quindi presenta gli stessi pro-blemi nell'attuazione.”
Ultima opera su cui le chiediamo una spiegazione è la Costruzione del Centro Tecnologico. Di cosa si tratta?
“È un intervento legato alla concessione di finanziamenti europei, che sarà a servizio della Zona Produttiva, costituendo un notevole centro propulso-re per lo sviluppo e la competitività. Purtroppo anche qui dovremo affi-darci, oltre che ai finanziamenti comunitari, anche all'iniziativa privata, con gli stessi rischi.”
Nel complesso quindi l'Amministrazione sembra avere delle idee chiare su quelle che possono essere le opere pubbliche di cui Molfetta ha bisogno. Ma, nonostante le rassicurazioni dell'ing. Balducci, l'impressione che, nello stendere il programma, l'Amministrazione abbia puntato più di quanto possa assicurare, soprattutto finanziariamente, rimane.
Nicolò Visaggio