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Prestiti, in aumento le richieste di quelli senza busta paga
19 febbraio 2016

Il settore del credito vive, dal 2008, un periodo molto turbolento fatto di alti e bassi. Negli ultimi 12 mesi, anche in virtù dei bassi tassi di interesse, sembra che l'erogazione di prestiti personali e mutui sul territorio sia ripresa a fluire con un certa regolarità. Gli istituti di credito hanno ripreso a concedere finanziamenti e famiglie e imprese stanno approfittando della convenienza dei tassi ai minimi storici per ottenere liquidità.

In particolare, però, è interessante notare il forte aumento delle richieste di prestiti personali senza busta paga. Secondo quanto rilevato dal portale specializzato Prestitisbp, infatti, sono in aumento le richieste di finanziamento inoltrate dai lavoratori occasionali, dai liberi professionisti e dai precari. Il motivo sarebbe piuttosto evidente.

La forte disoccupazione nel nostro paese ha spinto le istituzioni ad introdurre nuovi strumenti per favorire l'occupazione "flessibile", ossia basata su contratti i lavoro a chiamata o temporanei. Questo, di fatto, ha creato una vera e propria generazione di lavoratori senza busta paga. Il classico lavoro con contratto a tempo determinato, che una volta accomunava la maggior parte dei lavoratori dipendenti, oggi è una chimera per la grande maggioranza dei giovani.

Il problema si viene a creare, quindi, in caso di richiesta di finanziamento. Gli istituti di credito, come ben sappiamo, prediligono la garanzia di una busta paga (o di una pensione). Pertanto ora ci si ritrova a gestire un gran quantitativo di richieste di prestito da parte di lavoratori che non hanno un vero e proprio contratto di lavoro.

Cosa fare in questi casi? Come è possible ottenere la fiducia di una banca pur non avendo una situazione finanziaria e lavorativa solida? Per prima cosa è importante comprendere i meccanismi che regolano l'erogazione di prestiti personali. Una banca o una finanziaria ha bisogno di avere della garanzia sulla possibilità, del cliente, di poter rimborsare il capitale erogato (oltre ovviamente alla quota di interessi pattuita). 

In caso di assenza di una busta paga è possibile offrire delle garanzie sostitutive. La più utilizzata e, ovviamente, efficace, è quella relativa al garante, ossia una figura che possa garantire alla banca il pagamento del finanziamento qualora l'intestatario non fosse in grado di far fronte alle rate mensili. Il garante deve essere in possesso di una busta paga a tempo indeterminato, di una pensione di anzianità o di un reddito da lavoro autonomo. E' fondamentale, altresì, che il garante non sia protestato o segnalato come cattivo pagatore.

Una valida alternativa per poter ottenere un prestito senza busta paga è quella di ricorrere ai finanziamenti tra privati, strumento ancora molto sottovalutato, ma che si sta lentamente affermando anche nel nostro paese. Anche in questo caso è possibile avvalersi del supporto e della consulenza di aziende specializzate in questo settore evitando tutte le problematiche che possono incorrere con il fai da te.

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