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Potere al Popolo: solidarietà ai cittadini di Molfetta indagati per aver protestato contro il leghista Maroni
16 settembre 2019

MOLFETTA - L'Assemblea regionale di PotereAlPopolo! Puglia ha espresso totale solidarietà e vicinanza ai denunciati a seguito della manifestazione di dissenso per la presenza di Maroni nella città di Molfetta durante un’iniziativa patrocinata economicamente e moralmente dall’amministrazione comunale.

«Lunedi 2 Settembre – dice un comunicato - l'ex ministro degli Interni, il leghista Roberto Maroni, è intervenuto a Molfetta per presentare il suo libro “Pensiero ambrosiano” in occasione delle “Conversazioni dal mare” promosse dall’Associazione “Artemia”, iniziativa patrocinata dall’amministrazione con circa 3 mila euro di contributo. Dopo la diffusione della notizia, un gruppo eterogeneo di molfettesi decide di coordinarsi in un comitato chiamato “#Molfetta non si lega" e di protestare pacificamente il proprio dissenso.

L'on. Maroni è stato tra i fondatori di un partito che ha sottratto alle casse dello Stato circa 49 milioni di euro; E' stato imputato per attentato alla Costituzione per aver fondato la Guardia Nazionale Padana e per essere stato tra il promotori delle ronde e delle camicie verdi; 

Ancora prima di Salvini, Maroni ha violato le norme del Diritto Internazionale e per queste è stato richiamato per aver respinto profughi aventi diritto d’asilo, rispedendoli in Libia; 

E' stato tra i processati per gli scandali dell’Expo 2015; lui e il suo partito spesso hanno rivolto offese alla gente del Sud e dei Sud;  Maroni, è stato il padre putativo dei Decreti sicurezza Minniti e Salvini e nell'arco di 30 anni di carriera politica, ha offeso, lavoratori, precari, migranti, meridionali, famiglie arcobaleno e più in generale le comunità LGBTQ,  per questo come cittadini  liberi, antifascisti e democratici, democratici, ci siamo organizzati per manifestare il nostro dissenso ritenendolo un dovere civile.

Il 2 Settembre in piazza erano presenti circa 100 persone per una manifestazione pacifica ed autorizzata. C'è stato un presidio in piazza, poi ci si è incamminati verso il luogo dell'evento. È stato letto un volantino e alla fine della lettura del testo da parte di un compagno, che prestava la sua voce a nome di tutti, le forze dell’ordine hanno chiesto le sue generalità. I manifestanti hanno ritenuta ingiusta la richiesta, in quanto chi leggeva lo faceva a nome di tutti e hanno chiesto l'identificazione di tutti i presenti. Per fortuna tutto torna nella normalità in pochi minuti. Il giorno dopo, tuttavia, giungono, solo a pochi manifestanti, gli avvisi di garanzia.  Vengono accusati tra le altre cose, del reato di resistenza a pubblico ufficiale, imputazione incomprensibile soprattutto se si guarda il video, pubblico, in cui è ripreso tutto l'accaduto. A queste prime denunce, il 3 settembre se ne aggiungono altre.

Come Potere Al Popolo Puglia riteniamo incomprensibili tali avvisi di inizio indagine. 

E' vietata qualsiasi forma di dissenso? 

È questa la democrazia? 

Come è permesso protestare? Ditecelo per favore. 

L' Assemblea di PoterealPopolo! Puglia, è vicina ai compagni e alle compagne protagonisti loro malgrado, di questo grave episodio di repressione e di violazione dei diritti democratici basilari.

Chiediamo l'abolizione immediata dei Decreti Sicurezza! 

Contro la repressione! Per il Potere Popolare!».

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