Porto commerciale nuova indagine della Procura: danni ambientali
Le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Trani sul nuovo porto commerciale di Molfetta hanno avuto un ulteriore sviluppo con l’apertura di un nuovo fascicolo su danni ambientali e proliferazione delle alghe. Per permettere l’ampliamento della diga, sarebbe stata distrutta la pianta Posidonia, regolatrice dell’ecosistema marino. Altri sospetti ci sono anche sul fenomeno dell’alga tossica (Ostreopsis ovata) che potrebbe essere stato aggravato anche da questi lavori. Nei giorni scorsi il magistrato capo della Procura di Trani, Carlo Maria Capristo, ha convocato un tavolo tecnico con la partecipazione di Wwf, Corpo forestale, Guardia di finanza, Capitaneria di porto, Arpa e Asl e con il procuratore aggiunto Francesco Giannella e il sostituto procuratore Antonio Savasta. Sulle ipotesi di presunte irregolarità dell’appalto per la costruzione del porto, non è trapelato nulla, ma appare sempre più concreta la possibilità che la ditta appaltatrice chieda un ulteriore risarcimento del danno per i ritardi nella costruzione del porto, con un pesante onere che andrebbe ancora una volta a carico dei cittadini, rendendo più difficile la conclusione dei lavori.