Ponte di Ponente, monumento allo spreco
Un'opera rivelatasi inutile, abbandonata da anni
E' uno dei tanti monumenti allo spreco che si possono “ammirare” a Molfetta: stiamo parlando del Ponte di ponente, struttura di raccordo concepita dalla precedente amministrazione di centro sinistra.
Il ponte è stato costruito e completato già da diversi anni, ma è rimasto chiuso e neppure le competizioni elettorali hanno spinto l'amministrazione ad inaugurarlo.
Gli anni passati in stato di totale abbandono hanno favorito l'azione dei soliti vandali che hanno “decorato” il ponte con scritte e murales. La zona circostante, inoltre, è stata destinata ad area abitabile e i lavori di costruzione sono già a buon punto. L'edificazione di nuovi edifici, però, rende di fatto inutile la presenza del ponte che era destinato a collegare la vicina statale 16 bis con l'area della Madonna dei Martiri e con il porto.
Quel progetto, però, è stato accantonato dall'attuale amministrazione ed il ponte rimarrà come collegamento, forse un po' troppo ingombrante ed ormai inutile, tra il nuovo quartiere al resto della città.
Resta da capire perché il ponte resti chiuso pur essendo completo e collaudato. Lo abbiamo chiesto al Capo Settore ai Lavori Pubblici, ing. Balducci, che ha spiegato a “Quindici” che il ponte rimarrà chiuso fino a quando non saranno installati, all'interno del comparto, i servizi fondamentali come l'erogazione di acqua ed elettricità.
“I lavori per l'erogazione dei servizi dovrebbero essere ultimati entro quest'estate – ha sostenuto Balducci – e probabilmente l'apertura del ponte coinciderà con la conclusione dei lavori delle prime palazzine”.
Come spesso accade in questi casi, non è dato sapere quali saranno i costi. Per quel che riguarda il ponte, visto il nuovo assetto urbanistico, non avrebbe ragione di esistere. Una sorta di sperpero di denaro pubblico con effetto retroattivo.
Vito Piccininni