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Ponte di Ponente, eterno incompiuto abbandonato ai vandali  
15 gennaio 2007

Nella miriade di monumenti allo sperpero di denaro pubblico che infestano la nostra città, dai cantieri eterni della villa comunale al recinto- discarica di Piazza Effrem, c'è ne uno che vince il premio di longevità: il leggendario Ponte di Ponente. La leggenda narra che il ponte avrebbe dovuto collegare i quartieri della Zona 167 con la Madonna dei Martiri ed il porto. Sulla reale utilità di tale mastodontica costruzione pochi hanno posto obiezioni, nonostante la evidente inutilità della struttura sia dal punto di vista logistico, visto che il ponte termina ben prima del quartiere Madonna dei Martiri, sia dal punto di vista strutturale, visto che il ponte non è mai stato inaugurato. Non ebbe la faccia di inaugurarlo nemmeno il “fu sindaco” Tommaso Minervini, che pure tagliò il nastro sull'unico ponte oggi in uso nella nostra città, quello che dalla “Stella Rossa” porta fino a Via Berlinguer. Ancora oggi, il ponte è chiuso, meta di pellegrinaggi di vandali o di cittadini che preferiscono abbandonare lì i propri rifiuti ingombranti quali televisori, tricicli e quant' altro. Ai piedi del ponte, infatti, continua l'accatastarsi di rifiuti, vista la scarsità di cassonetti dell'immondizia. Quando sarà aperto il ponte? E chi lo sa. Nei palazzi comunali ci sono ancora molti latitanti, compresi gli assessori competenti, forse ancora appesantiti dai pranzi natalizi. A voler proseguire il giro turistico della “città più bella del mediterraneo”, giungiamo in villa comunale la quale, secondo quanto riferito dal sindaco-senatore Antonio Azzollini, “sarà pronta per novembre”. Basta farsi un giro intorno a Piazza Garibaldi per capire che non solo la villa è rimasta chiusa a novembre, ma che probabilmente aprirà solo in primavera. Se tutto va bene. Fra cataste di pietrisco e materiale edile, ruspe ed automobili ordinatamente parcheggiate al centro del cantiere, tutto ciò che rimane ai cittadini molfettesi è un fazzoletto di superficie già conclusa, attorniata da una recinzione in filo di ferro. Ma risalendo il corso, poco prima di arrivare in stazione, ci si imbatte in Piazza Effrem, o meglio, in ciò che resta di Piazza Effrem. La piazza è, da circa un anno, completamente chiusa da una recinzione che include anche il marciapiede. Il risultato è che i pedoni che ogni giorno transitano in quella zona devono camminare un mezzo alla strada, con problemi per il traffico che si possono facilmente immaginare. Anche su Piazza Effrem, è arrivata la rassicurazione di Palazzo Giovene: “entro novembre sarà ripristinato almeno il marciapiede”. Nonostante lo scorso mese di novembre sia stato eletto “mese magico in cui tutto si risolve” dall'amministrazione comunale, non è successo assolutamente nulla. A rendere ancora più impraticabile la situazione del traffico in quella zona ci pensano i soliti “creativi della sosta” che parcheggiano abitualmente sull'unico marciapiede libero che costeggia la piazza. Secondo il sindaco-senatore Antonio Azzollini, Molfetta sarebbe diventata, sotto la sua amministrazione, la città “più bella e produttiva del mediterraneo”; magari non saranno solo promesse elettorali, ma per il momento non ci si avvicina neppure un po'.
Autore: Vito Piccininni
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