Pisani (Forza Italia) Molfetta: e le strade… ma quali strade? E chi paga?
Antonello Pisani in consiglio comunale
MOLFETTA – Sullo stato disastroso delle strade interviene Antonello Pisani, consigliere dell’opposizione di destra (Forza Italia) all’amministrazione di Tommaso Minervini a Molfetta: «Tutti felici per l’inizio del rifacimento delle strade della città, anche io, ma c’è poco da festeggiare. Iniziamo col dire che la corretta manutenzione delle strade dovrebbe essere una cosa normale e non un fatto che ci viene venduto come “eccezionale” dai medi locali (tranne “Quindici”, ndr); se continuiamo a meravigliarci e ad esaltare le cose ordinarie vuol dire che stiamo davvero contrattando al ribasso il nostro futuro.
E proprio sul futuro, su quello dei molfettesi, che l’Amministrazione ha piazzato un bel macigno finanziando l’intero piano strade con un sostanzioso mutuo da 11 milioni di euro (oltre a quello per le nuove rotatorie). Per carità scelta legittima da un punto di vista formale ma questo vuol dire che, di fatto, le strade ce le stiamo pagando noi come fosse una ristrutturazione della nostra casa. Della serie offro io ma paghi tu o “tanto paga Pantalone”.
Ecco perché, passate le euforie della prim’ora, bisogna aprire gli occhi per controllare e vigilare su quello che verrà fatto. Visto che paghiamo noi è il minimo.
Nonostante la sfrenata propaganda messa in piedi da mesi dall’Amministrazione, infatti, si sa poco anzi non si sa nulla in merito a quello che si intende fare nel dettaglio. Quali sono le priorità? Quali saranno le strade coinvolte dai lavori? Quali sono i tempi? Dopo tre mesi dall’approvazione del progetto esecutivo constatiamo solo tanta incertezza. Con 11 milioni non si rifanno tutte le strade della città e il rischio di lasciare qualcuno scontento è alto.
Per ora si rincorre l’emergenza iniziando da via Vecchia Madonna delle Rose, una strada abbandonata e ridotta in condizioni pietose come già denunciato da Forza Italia e da altre forze di opposizione.
La situazione buche a Molfetta è seria. Non c’è quartiere che non sia caratterizzato dal suo colabrodo con voragini che mettono in pericolo l’incolumità e la sicurezza di chi le percorre. C’è poco festeggiare, dunque, perché il percorso da fare è lungo e tutt’altro che banale.
Una cosa però dovremmo di sicuro imparare da questa assurda situazione: l’emergenza deve essere prevenuta con un piano apposito di manutenzione ordinaria, periodica e costante e un albo precostituito di ditte specializzate.
Affossare – termine estremamente pertinente considerato l’argomento - con questi mutui enormi il già incerto futuro della nostra città non può continuare ad essere la scelta del domani».