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Pino Amato entra in Forza Italia e diventa assessore Prende il posto di Ancona con deleghe a Commercio, Annona, Polizia urbana, Personale e Senso civico
15 ottobre 2004

E' come un sogno che si realizza, per Pino Amato (Popolari per la Puglia, già UDC, già CCD, già Verdi), la nomina ad assessore. Dopo una carriera già soddisfacente, che l'ha portato a rivestire anche l'incarico di presidente del Consiglio Comunale, e dopo anche un lungo peregrinare di partito in partito alla ricerca di quello che più incarnasse i suoi ideali, riesce finalmente a raggiungere l'obiettivo agognato, diventare assessore, e contemporaneamente a trovare, forse, finalmente il “suo” partito, cioè Forza Italia. Il 4 ottobre, Tommaso Minervini, liquidato Antonio Ancona, senza che sia dato di capirne il perché, l'ha nominato assessore al Commercio, Polizia urbana, Personale e molto, molto altro. Per completezza di cronaca, riportiamo l'elenco di tutte le deleghe che gli sono state assegnate, affinché si capisca quanta importanza il sindaco attribuisce al suo nuovo collaboratore, che si occuperà di: politiche per il lavoro, formazione professionale, utilizzo fondi Por, politiche e piani del commercio con strutture mercatali connesse, polizia urbana, mercati al minuto (annona), controllo amministrativo annonario, pesi e misure, commissioni comunali utenze commerciali, mercati rionali, occupazione suolo pubblico, valorizzazione delle risorse commerciali, personale municipale, Lsu, affari generali, stato civile, demografia, toponomastica, campagne di marketing territoriale e di comunicazione per la promozione dello sviluppo, qualità della vita, senso civico, partecipazione dei cittadini, circoscrizioni, rapporti comunità estere, gemellaggi. La nomina è in “quota” Forza Italia, partito cui Pino Amato aderisce. Apparentemente per scoperta di nuova vocazione politica, lo recita anche una nota della segreteria cittadina: “Già durante le scorse elezioni il gruppo Popolari per la Puglia aveva fatto confluire i suoi voti alle europee nella lista di Forza Italia. Naturale quindi la confluenza cittadina del movimento rappresentato, in sede locale, da Pino Amato e Leonardo Scardigno, che rafforza così il ruolo di Forza Italia in vista degli appuntamenti elettorali del 2005 e 2006. L'ingresso del gruppo cittadino dei Popolari per la Puglia in Forza Italia è coincisa con la nomina ad assessore di Pino Amato”. Quel “coincisa” suona come un verso, racchiude in sé tutto un mondo in cui caso e ferrea volontà si scontrano. A raccontarle così sembrano vicende da romanzo russo, a guardarle da vicino si rivelano solo piccoli, ma proprio piccoli giochi di potere, in cui di titanico non c'è nulla, se non la determinazione con cui alcuni difendono la poltrona conquistata o si danno da fare per occuparne una più importante. Se il sindaco promuove questo gioco dell'oca di incarichi non è per cercare di mettere l'uomo giusto al posto giusto o perché mosso dall'ansia di individuare le competenze che meglio possano svolgere i pesanti compiti affidati ad un amministratore. Semplicemente pare che al sen. Azzollini facciano comodo il migliaio di voti che il neo assessore Amato gestisce, a qualunque partito dichiari di appartenere, in vista della ricandidatura alle prossime politiche. Il sindaco esegue, mettendo da parte Ancona, evidentemente reo di avere in dote un pacchetto di voti meno consistente o di non volerlo mettere a disposizione di Azzollini, e promovendo Pino Amato. Il quale lascia così libera la carica di presidente del Consiglio Comunale e consente, quindi, un ulteriore rimescolamento di uomini, donne e cariche, nonché un riassestamento all'interno della maggioranza di centro destra. Dopo essere stata ferma un giro, la plurisuffragata Carmela Minuto (Udc) sarebbe candidata a questo ruolo, anche se Giusi de Bari, sempre di Forza Italia pare sarebbe interessato. A meno di ulteriori sussulti di cui “Quindici” darà immediatamente notizia. Un nuovo cambio di poltrona, anche questo senza che si sia minimamente presa in considerazione l'idea di un bilancio del lavoro fatto, del miglioramento della squadra per rispondere più adeguatamente ai bisogni della città, è quello che si prospetta fra Maurizio Solimini, assessore allo Sport, e Vincenzo Spadavecchia, ambedue del mega gruppo “Nuovo Psi”. I motivi? Boh! Solo rispetto di accordi che consentirebbero a tutti il brivido di fare l'assessore. Cambi o scambi di poltrona che fanno entrare in Consiglio al posto di Pino Amato, dimissionario, il secondo dei non eletti del CCD, Giulio La Grasta, perché il primo, Giacomo Germinario (vigile urbano a Minervino Murge, che spera nel trasferimento a Molfetta e che come primo atto è subito passato a Forza Italia), per un “misero” gettone di consigliere, non vuole rinunciare agli appalti comunali per riscaldamento e aria condizionata (conflitto di interessi). Nello scambio con Spadavecchia, costretto a dimettersi per diventare assessore, Maurizio Solimini guadagnerebbe il posto di consigliere comunale, in quanto primo dei non eletti. Un gioco di poltrone fatto in modo “scientifico” anche per evitare che Pino de Candia, primo dei non eletti a Forza Italia, ma già passato all'opposizione, possa entrare in consiglio. Il solito profetico gattopardo: tutto cambia perché tutto resti come prima. Tranne che per il sogno di Pino Amato, titano realizzato. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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