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Piazze e mercati sporchi e abbandonati a se stessi
15 novembre 2007

Piazze e mercati. Sia Levante con piazza Gramsci che Ponente con l'ex mattatoio ne hanno in dote uno. I mercati rionali sarebbero un valore aggiunto per questi quartieri, se non fosse che lo stato in cui si trovano rappresenta un altro frammento nel desolante quadro della banlieue cittadina. Il punto di partenza è stato comune: un cospicuo investimento pubblico per la realizzazione della copertura da una parte e per la riconversione dell'ex mattatoio dall'altra, e grandi prospettive per le più grandi aree mercatali al dettaglio della città. Lo stato attuale è altrettanto defi citario: pavimentazioni sconnesse in cui si aprono grandi buche, canali di scolo dell'acqua piovana otturati, griglie di raccolta acqua maleodoranti, bagni quasi impraticabili e pulizia sommaria. “Dovrebbero disinfettare le grate di scolo almeno una volta alla settimana, procedere a una pulizia più accurata, ma qui si limitano a gettare un po' d'acqua con idranti e portare via l'immondizia senza mai lavare e disinfettare i bidoni”, lamenta il titolare di una pescheria a ponente. “Abbiamo richiesto un sistema migliore di chiusura del tetto, nei giorni piovosi non viene molta gente perché dagli spazi rimasti aperti entra pioggia e vento mentre noi rischiamo la salute stando fermi qui ai banconi, l'estate invece questo sistema fa entrare i raggi solari che rovinano il pesce”, i n c a l z a n o dal vicino bancone del pesce. “Qui è peggio che a piazza Paradiso – rimpiange un fruttivendolo – abbiamo l'umidità nei locali, laviamo noi lo spazio antistante. Per non parlare dei bagni, ne usufruiscono anche i cittadini, uno è completamente rotto e poi nessuno li pulisce regolarmente, ogni tanto lo facciamo noi”. E qualcuno farà anche a meno di usarli, visto il cattivissimo odore che proviene da uno spazio alle spalle delle pescherie usato come pattumiera e orinatoio. Oltre alla pulizia e ci sarebbe bisogno di qualche intervento di manutenzione ma in generale “gli affari non vanno bene. Noi paghiamo l'affi tto, dobbiamo garantire molte misure igieniche ma in paese ci sono troppi abusivi che vendono pesce e frutta senza autorizzazioni e senza rispettare le norme che a noi sono richieste ma nessuno interviene a sanzionarli”, denuncia un altro espositore. Poi manca ogni genere di sorveglianza e la presenza anche saltuaria della polizia urbana, magari per verifi care che i rubinetti degli idranti antincendio, ormai totalmente privi dei manicotti, non vengano usati per lavare la merce o peggio i mezzi di trasporto. A piazza Gramsci il quadro non cambia molto. La pavimentazione è rotta e fa ristagnare l'acqua, la piazza è aperta fi no a sera ma l'illuminazione è insuffi ciente, i bagni sono fatiscenti, i sistemi di pulizia sommaria gli stessi usati a ponente, essendo naturalmente la stessa azienda municipalizzata a provvedervi. Qui qualche privato ha investito parecchio, ha creato moderni e accoglienti chioschi, ma lamenta l'immobilità e l'incapacità di valorizzare l'area da parte dell'amministrazione e la mancanza di investimenti degli altri venditori. “Abbiamo aperto la salumeria nell'83 – racconta la titolare – siamo passati da uno spazio di 9 metri quadri a quasi cento, abbiamo creduto nello sviluppo della nostra attività reinvestendo sempre e apportando migliorie. Siamo aperti anche a pranzo. Oggi la clientela ci premia, ma non quella di questo quartiere, molti ci scelgono, venendo da altre zone della città, ma il loro passaggio in questa piazza è breve. Il nostro sogno sarebbe la realizzazione di uno spazio commerciale all'aperto in cui la gente non transiti soltanto ma abbia il piacere e la possibilità di fermarsi, girare e acquistare”. Se il suo negozio fosse ubicato altrove si chiamerebbe magari norcineria, ma d'altra parte i più pratici pescaioli si accontenterebbero anche solo di una migliore pavimentazione. Quando si inizieranno a concepire anche le aree mercatali come servizi pubblici da garantire ai cittadini e non solo come privati esercizi commerciali si sarà fatto anche un primo passo verso il sogno di rivalutazione integrata dei quartieri. Ma visto come stanno andando le cose ci pare ancora troppo lontano.
Autore: M.De Sanctis
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