Recupero Password
Piano del commercio il consiglio comunale finisce tra urla e insulti
15 luglio 2010

Vietato parlare di commercio a Molfetta, anche in consiglio comunale, altrimenti si rischia di essere coperti da insulti e minacce da parte della maggioranza di centrodestra con in testa il sindaco Antonio Azzollini. E così è avvenuto nell’ultima seduta, dove non è stata off erta una buona dimostrazione di civiltà e di capacità di ascolto del pensiero altrui. Insomma, nessuna tolleranza per le critiche dell’opposizione. Piuttosto, la dimostrazione di chi, avendo la «coda di paglia», si difende alla disperata, arrampicandosi sugli specchi. Insomma, i fruttivendoli abusivi non si toccano. Il ritardo di un’ora, rispetto a quanto programmato, ha esagitato gli animi di alcuni componenti dell’opposizione, presenti già in aula alle 9,30 (in particolare Pino de Candia, consigliere Pd), per il timore di rinviare l’ennesimo Consiglio Comunale sulla discussione del Piano del Commercio, senza chiarimenti o parziali soluzioni. Prime avvisaglie di una tensione latente. All’ordine del giorno, l’aggiornamento del Piano del Commercio, urgente dopo la scadenza del 18 aprile (approvato il 18/04/2006 dal Commissario Prefettizio). L’opposizione ne attendeva la revisione prima dei termini di scadenza, come garantito dall’amministrazione Azzollini nel settembre 2009: era necessario riorganizzare il commercio cittadino, razionalizzare la proliferazione dell’ambulantato sul suolo pubblico. «Enorme ritardo», per un deciso Giovanni Abbattista, consigliere di opposizione e segretario del Pd: l’assenza di un nuovo Piano del Commercio avrebbe provocato l’intervento della magistratura verso i rivenditori di frutta e verdura senza autorizzazione a vendere. Infatti, dal 31/12/2009 il Comune non ha più concesso autorizzazioni agli stessi, mancando un piano che sostituisse quello in scadenza: «lassismo e lentezza - secondo il consigliere di opposizione Nicola Piergiovanni (Sinistra e Libertà) - che da gennaio 2010 ha favorito una tolleranza comunale negativa e voluta verso gli operatori del settore». «È falso dire che l’amministrazione non ha esercitato i propri doveri», ha ribadito un energico Angelo Marzano (Pdl), consigliere di maggioranza, che ha puntato la voce contro gli organi preposti al controllo dei trasgressori, colpevoli di essere stati latenti. L’amministrazione «è fortemente impegnata e sta lavorando»: nessun ritardo, se il presidente della commissione preposta ha già calendarizzato le sedute per la discussione del nuovo piano. Tempi brevissimi per il nuovo piano: «promessa estiva» per il consigliere de Candia. Troppi gerundi sulle bocche della maggioranza, che avrebbe dovuto agire per tempo: «non bisogna dare fretta e non è necessaria nessuna battaglia ideologica», tanto più che il Piano del Commercio necessita di una programmazione a lungo termine, secondo il sindaco senatore Antonio Azzollini. Le motivazioni dell’«urgenza» di questo consiglio, richieste dal consigliere Abbattista, hanno accesso gli animi: impegni romani del sindaco, che voleva essere presente alla prima convocazione relativa all’art. 96 dello Statuto Comunale (individuazione degli Organi Collegiali ritenuti indispensabili per l’anno 2010), secondo quanto aff ermato dal presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale. L’urgenza, ha replicato il segretario del Pd, «deve essere dettata solo dalle problematiche cittadine portate all’ordine del giorno»: urgenza sarebbe dovuta essere quella di lunedì 21 giugno. Parole accolte dalla maggioranza come aff ronto. In verità, il sindaco è stato sì presente alla prima convocazione, ma assente durante il prosieguo del consiglio, per poi ritornare poco prima della «guerriglia verbale» fi nale. La volontà di collaborazione politica nella redazione del nuovo Piano del Commercio non ha calmato gli animi: l’intervento del consigliere Abbattista, che manifestava il disappunto per il fallito consiglio comunale di lunedì 21 e per l’ordinanza del sindaco di lunedì 21 giugno («istituzionalizza il fenomeno dell’ambulantato, con il passaggio delle autorizzazioni dalla classe B ad A»), è stato interrotto continuamente dal consigliere di maggioranza Marzano, irretito dalle parole del collega. Qualche beccata prima, parole fuori posto dopo, fi no all’esplosione verbale della tensione accumulata in 3 ore di consiglio. Pesanti accuse di demagogia, scenografi smo politico e strumentalizzazione comunicativa da entrambe le parti: protagonisti il consigliere Angelo Marzano e il sindaco Antonio Azzollini per la maggioranza, i consiglieri Mino Salvemini e Giovanni Abbattista per l’opposizione. Uno spettacolo indegno: urla schiamazzi, perfi no qualche minaccia al limite della denuncia penale, sono volate da parte della maggioranza di centrodestra contro l’opposizione. Una dimostrazione di incapacità di dialogo e soprattutto incapacità di accettare le critiche da parte del Pdl sul problema degli ambulanti abusi e replicare in modo civile, senza aggredire gli avversari. Il pubblico e i giornalisti presenti sono rimasti interdetti da questa gazzarra che non fa onore alla città Il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Camporeale, incapace di calmare gli animi, in diffi coltà anche per la sua appartenenza al Pdl, non riuscendo (o non volendo?) togliere la parola a Marzano e Azzollini che inveivano contro Salvemini e Abbattista, non ha potuto far altro che interrompere la seduta per qualche minuto. Ma ormai l’indegno spettacolo era andato in scena. Alla ripresa, dopo gli interventi del consigliere Mino Salvemini (Pd), Angelo Marzano e Spaccavento Mauro (Pdl), è stato approvato solo l’ordine del giorno della maggioranza con 16 voti favorevoli (maggioranza) e 5 contrari (opposizione), nonostante quello similare dell’opposizione fosse stato presentato quasi una settimana prima. Del resto, l’ordine del giorno, relativo al Piano del Commercio e alla discussione sull’ambulantato, è stato fi rmato solo da 12 consiglieri di maggioranza (oltre al consigliere di opposizione Carmela Minuto, in procinto di passare alla maggioranza), sintomo per il consigliere de Candia di un certo malumore interno alla maggioranza che «continua a nascondere e a rimandare la risoluzione dei problemi della città». Dalle relazioni dei due schieramenti politici è emersa una sostanziale comunione d’intenti, nel voler presentare nel più breve tempo possibile un nuovo Piano del Commercio e risolvere quanto prima il problema dell’ambulantato, con particolare attenzione al reinserimento sociale di quei cittadini che hanno avuto problemi con la giustizia e di coloro che, in precarie condizioni sociali, non riescono a immettersi nel mondo del lavoro. Le modalità naturalmente diff erenti. Mercato diff uso per la maggioranza, dorsale mercatale con piazze medio-grandi per l’opposizione, anche se in questo caso si reintrodurrebbe la situazione annullata con la chiusura delle piazze commerciali, dopo la seconda metà degli anni ’90. Fino al 30 luglio sarà in vigore l’ordinanza con cui il sindaco Azzollini ha regolamentato in via transitoria le strutture degli ambulanti, ripristinando le aree di vendita di frutta e verdura nelle zone adiacenti a quelle sequestrate. Queste le aree interessate: Piazzetta 167, via Caduti sul mare angolo via E. Fermi, via Caduti sul mare a 10 metri con via Tridente direzione via San Francesco, via Papa Montini a 10 metri dall’incrocio con via Martiri di Via Fani direzione via A. Salvucci, via S. Allende angolo via Molfettesi d’Argentina, via Leoncavallo, via Cap. de Candia angolo via Cozzoli, parallela via A. Salvucci, via G. Salvemini angolo via ten. Marzocca. Un’ordinanza «impropria sotto il profi lo giuridico, ma necessaria per la situazione che si è creata»: la condanna del consigliere Salvemini alla condotta politica che ha indotto il sindaco Azzollini a quest’ordinanza, che «non favorisce la risocializzazione e colloca gli operatori in una zona border-line».

Autore: Marcello la Forgia
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet