Peschereccio molfettese recupera in mare 13 naufraghi extracomunitari
E' successo al largo delle coste di Malta. Nulla da fare per almeno altri 17
MOLFETTA - E' un molfettese, Vincenzo Nardulli, di 52 anni, comandante del peschereccio della nostra marineria “Saverio De Ceglia”, ad aver soccorso, assieme ai 4 uomini del suo equipaggio, un gruppo di clandestini che cercavano di raggiungere le coste italiane ma che sono finiti in mare dopo che la loro imbarcazione si era spezzata in due.
Nardulli ha avvistato i naufraghi a 40 miglia da Malta, in acque territoriali de La Valletta, ed ha subito provveduto a recuperare dal mare 13 sopravvissuti alla sciagura, non potendo far nulla per i tanti corpi che galleggiavano, ormai privi di vita. Si parla di almeno 17 morti, molti dei quali bambini (due, addirittura, neonati di 3 e 6 mesi).
Stando a quanto riportano le agenzie di stampa, prima che gli extracomunitari fossero salvati dal peschereccio molfettese, sarebbero stati raggiunti da una imbarcazione maltese che si era poi velocemente allontanata invitando i naufraghi a raggiungere la costa a nuoto.
“E' stata una esperienza tremenda – ha raccontato Nardulli all'agenzia di stampa ANSA – Gli extracomunitari erano in condizioni tragiche. Stremati, disidratati, hanno riferito di essere rimasti senza bere né mangiare per 3 giorni. Recuperarli è stato difficile. Il peschereccio è alto e non avevano le forze per issarsi a bordo. Abbiamo dovuto usare le cime”.
Il peschereccio “De Ceglia” dovrebbe lasciare in mattinata Malta e fare ritorno i giornata in Italia.
A noi non resta che segnalare il valore ed il coraggio di questo nostro concittadino che, nel momento del bisogno, non ha lesinato nessuno sforzo, assieme al suo equipaggio, per aiutare uomini disperati che cercavano in Italia una speranza per sé ed i loro figli e che invece sono andati, come troppo spesso accade in queste circostanze, incontro ad una tragedia.