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Personale dell’artista Mimmo Corriere
15 ottobre 2018

È stata allestita dal 7 al 21 settembre, presso la Pinacoteca Michele de Napoli, a Terlizzi, una nuova personale dell’artista molfettese Mimmo Corriere. Formatosi presso l’Istituto d’Arte di Bari come ceramista, Corriere ha proseguito nella sua opera nel campo figurativo, esponendo in vari centri della regione, prima di questo allestimento, in cui ha mostrato al pubblico le sue “prove d’autore”. L’inaugurazione ha veduto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura Lucrezia Ciarapico. L’iniziativa ha avuto infatti luogo con il patrocinio del Comune di Terlizzi. Le prove d’autore di Corriere si sviluppano lungo alcune precise direttrici. L’attenzione alla figura umana, che nel corso dell’attività dell’artista è stata indirizzata soprattutto alla rappresentazione del genere femminile, trova espressione in ritratti di giovanissime donne dallo sguardo intenso e di cristallina purezza, ma anche in effigi dell’età senile. Mani rugose di vecchi, piallate dal Tempo, scalpello inesorabile, mostrano le loro grinzosità cutanee con impietosa verità. Così accade anche per volti, sui quali l’esperienza della vita pare aver impresso solchi indelebili. A questo ritmo umano realistico e al contempo tendente al simbolo, affidato soprattutto alla rappresentazione di visi e mani, corrisponde il gusto della natura morta. Ricci che proiettano ombre su sfondo monocromo, succosi acini di uva gialla che ammiccano dai rami, mele disposte come palle da biliardo su un piano privo di altri riferimenti, i montaliani limoni, araldi di una gioia aspra, talora in composizione con l’uva nera. E poi ancora piante tipiche della mediterraneità. Sono i ritmi di un Sud dolceamaro, idoleggiato e sofferto, che vive anche nel silenzio di barche lanciate all’attraversamento di un mare notturno, immerso nel buio profondo. Buio che non impaurisce, semmai accora o, in altri casi, sembra attivare la dimensione del sogno. Le composizioni sono essenziali, ridotte a pochi elementi e all’insistenza su precise gradazioni cromatiche, allo scopo di puntare l’attenzione sull’espressività dei singoli elementi. Un’opera che vive, pertanto, delle risonanze interiori che eventi e ambienti determinano nel pittore o nei suoi personaggi; si consideri, per esempio, il nudo di donna, che mostra, più che sensualità, un languore spossato, una torsione indefinita. Un’opera che manifesta anche la vita interiore degli oggetti e l’anima dei luoghi, con sguardo attento e sensibile alle molteplici sfumature e declinazioni dell’esistente. © Riproduzione riservata

Autore: Gianni Antonio Palumbo
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