Per ricordare Luigi
E' doveroso dopo quanto accaduto, commemor a r e Luigi Squeo, un giovane soldato molfettese, un caro amico di tanti, che ha trovato la morte a soli ventisei anni, insieme ad altri due commilitoni, lo scorso 21 gennaio. Tornava a casa per una breve licenza, dopo tre mesi trascorsi in Libano, dove era impegnato in una missione di pace. A pochi chilometri da casa però, la sua giovane vita è stata spezzata da un violento incidente stradale. L'intera città di Molfetta è rimasta attonita di fronte a questa immane tragedia ed in tanti hanno voluto rendere omaggio a “Gigino”, così come lo chiamavano gli amici più stretti, il giorno del funerale. La Cattedrale era gremita di gente, a dimostrare l'affetto e la stima, che chi lo aveva conosciuto ha voluto tributargli per l'ultimo saluto.Tanta, tantissima gente silenziosa che sembrava chiedersi: “Perché”? Tutti noi oggi ci chiediamo perché un destino così crudele per un ragazzo solare, allegro, pieno di vita com'era Luigi. Era partito con tanto entusiasmo per una missione non facile, lasciando la tranquillità dell'ordinaria vita di caserma, i suoi interessi, i suoi familiari ed amici. Voleva portare anche lui il suo contributo di pace in un Paese, il Libano, dove la tensione è alta e i nostri soldati rischiano ogni giorno la vita. A volte, non ci sono parole sufficienti, per esprimere loro tutta la nostra ammirazione e gratitudine. Anche Luigi partendo, aveva mostrato coraggio, ambizione, generosità e lo faceva per gli altri e per se stesso, per coronare al ritorno da tale missione alcuni dei suoi tanti sogni nel cassetto. E' veramente un peccato però, che i suoi progetti di vita, si siano così presto infranti. Lo ricorderemo sempre per quel suo dolce sorriso e perché era davvero una gran bella persona. Il Direttore di Quindici, dott. de Sanctis, la redazione tutta, porgono sentite condoglianze ai genitori e al fratello di Luigi e si associano al loro dolore.
Autore: Massimiliano Napoli