PD Molfetta: A custodia della tradizione culturale e religiosa popolare della città
MOLFETTA – Il Pd di Molfetta ha diffuso una nota sulla decisione del consiglio comunale di dichiarare i Riti Quaresimali patrimonio immateriale della Città: «Da secoli, i riti della Settimana Santa rappresentano per la città di Molfetta un momento di riflessione collettiva supplementare, che va oltre i valori della cristianità, abbracciando ogni aspetto della vita cittadina.
La peculiarità delle nostre tradizioni, specie quelle legate ai riti della settimana santa, è quella di valorizzare molteplici aspetti, da quelli più strettamente religiosi, a quelli artistici, fino a riconoscere nella ritualità della religiosità popolare quelle emozioni e quei ricordi che ci legano indissolubilmente a questa città.
Proprio per questo, riteniamo sia opportuno che l’impegno del Comune di Molfetta e di tutto il mondo civile nella difesa e valorizzazione dei riti della Settimana Santa, sia legato ad ognuno di questi aspetti.
Nella delibera approvata nell’ultimo Consiglio Comunale si pone particolare attenzione alle processioni svolte in città durante l’intero periodo quaresimale: da quella della croce del mercoledì delle ceneri, a quelle più sentite dell’Addolorata, dei Cinque Misteri e della Pietà.
Attorno a questi quattro importanti momenti di religiosità popolare, la cui cura, organizzazione e tutela deve restare sempre e solo nella competenza delle Arciconfraternite e della Curia, è bene che il mondo delle Istituzioni si impegni a valorizzare tutti gli altri aspetti socio-artistico-culturali che le tradizioni pasquali conservano. In questa prospettiva deve incardinarsi un impegno istituzionale rivolto all’avvio di un percorso che porti, tra le altre cose, al riconoscimento dei riti nostrani quali patrimonio immateriale Unesco, in continuità e convergenza con quanto da anni sta promuovendo la Regione Puglia.
Non dimentichiamo l’alto valore artistico dei simulacri che sfilano nelle processioni del venerdì di passione e del venerdì e sabato Santo, senza dubbio uno degli elementi peculiari della nostra Settimana Santa, caratterizzato da un patrimonio scultoreo che si distingue dal resto della Puglia e del Sud Italia poiché costituito da un gruppo di statue lignee di epoca rinascimentale raffiguranti i cinque misteri dolorosi, e dal gruppo di santi e della pietà conservati presso la Chiesa del Purgatorio, realizzati in cartapesta a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo dal Maestro Giulio Cozzoli, anche autore di molteplici monumenti civili e vera e propria eccellenza molfettese.
Solo la tutela di questo patrimonio artistico, meriterebbe una valorizzazione internazionale, come è il riconoscimento tra i beni UNESCO.
Ma non solo. I riti quaresimali rappresentano anche l’occasione per riscoprire l’alto patrimonio musicale locale, caratterizzato dalle marce funebri, molte delle quali, composte da autori concittadini, si pensi su tutte al “Conzasiegge” di Vincenzo Valente, ma è anche occasione per riscoprire tradizioni culinarie e lessicali tipicamente legate a questi giorni. Ecco, anche questo rappresenta un unicum rispetto a moltissime località limitrofe, condiviso solo con poche città della Puglia.
Quello che speriamo è che questo importante passaggio tenda ad esaltare e valorizzare per la città di Molfetta questo importante periodo temporale che è il periodo quaresimale che culmina con la settimana santa. Un periodo che lega cittadini residenti e non e che, si spera, possa rappresentare anche un richiamo per tantissimi turisti legati alle tradizioni di religiosità popolare anche da fuori città, come accade ormai da anni per altre località della Puglia, su tutte Taranto, per non citare il fortissimo richiamo mondiale che hanno i riti della Semana Santa Spagnola.
Ma la valorizzazione della Tradizione, dell’Arte, della Cultura, della Storia della nostra Città passa non soltanto dalla conservazione e promozione della Tradizione, di cui i riti quaresimali sono l’espressione più alta e sentita, ma anche attraverso la promozione del Turismo a tutti i livelli, non limitata al periodo pasquale ma a tutto l’anno, su cui il governo di una città come Molfetta ha il dovere di predisporre una visione politica che sappia investire cavalcando l’onda lunga di una Puglia tra le regioni più apprezzate e visitate al mondo e rispetto alla quale Molfetta, contrariamente ad altre città vicine, è stata ed è tuttora relegata ad un ruolo marginale ed evanescente. Ed e per questo che come gruppo locale del PD vigileremo costantemente incalzando l’amministrazione nell’attuazione di politiche che consentano alla nostra città di ricoprire il ruolo che le spetta nel contesto culturale regionale e nazionale».