Pasquale Mancini “il rieccolo”, Rifondazione Molfetta: “esce dalla porta e rientra dalla finestra”
Pasquale Mancini
MOLFETTA – Il grande giornalista Indro Montanelli, chiamava Amintore Fanfani, personaggio di spicco della Dc degli anni 50 e 60, “il rieccolo”, un protagonista importante della storia d’Italia, che i più giovani non conoscono. Ebbene Fanfani ogni tanto veniva messo da parte, ma poi rispuntava sempre, moriva e risorgeva. Ecco Pasquale Mancini, ex uomo di Antonio Azzollini, potrebbe essere considerato il Fanfani di oggi a Molfetta: sparisce e riappare ogni volta, anche quanto meno te lo aspetti. Intramontabile, anche grazie alle sue doti camaleontiche e alla sua capacità di cambiare casacca in corsa, sempre in soccorso del vincitore di turno. In questo, gli va riconosciuto un fiuto formidabile, anche se questa volta gli è andata male con Saverito Tammacco che era con il vincitore Michele Emiliano e poi è passato allo sconfitto Raffele Fitto, sbagliando previsione e ritrovandosi all'opposizione alla Regione, dove non conta nulla. Ma, ogni tanto, qualche errore può capitare a chi ha un'alta considerazione di sé.
Comunque Mancini "il rieccolo" si è rifatto subito e, anche questa volta, è tornato, come scrive il partito della Rifondazione comunista, alla notizia della sua recente nomina come gestore dell’emergenza Covid. Ma di cosa si deve occupare Mancini? Anche questo non appare molto chiaro dalla delibera, come dice la stessa Rifondazione comunista in un comunicato. Chissà cosa partorirà questa volta l'officina delle idee politiche... inutili!
«Ieri il consigliere comunale Pasquale Mancini, dopo le dimissioni da assessore, è stato nominato dal Sindaco delegato alle attività connesse allo stato di emergenza legato al COVID-19.
Abbiamo letto e riletto il testo con il quale è stata assegnata la nomina ma sinceramente non ci sono ancora chiare le attività di cui dovrebbe occuparsi Pasquale Mancini.
D'altronde le confuse indicazioni riportate sulla nomina ci sembrano già di competenza degli assessori e del sindaco.
Che senso ha una ulteriore nomina? Viviamo un periodo molto complesso ma davvero ci sfugge la necessità di un ulteriore incarico.
Certo se questa nomina fosse un preavviso di autosospensione del sindaco, a seguito delle note vicende giudiziarie, tutto avrebbe una logica visto che le attività al quale è stato delegato Mancini sono fondamentalmente quelle di protezione civile, che è una prerogativa del Sindaco.
A questo punto chiediamo che il sindaco si autosospenda a beneficio del vicesindaco ma soprattutto eviti di moltiplicare gli incarichi».
Dopo lo scandalo “appaltopoli” il sindaco si prepara a cedere tutte le deleghe, a cominciare da quella della protezione civile, come sospetta Rifondazione? Lo vedremo nei prossimi giorni negli sviluppi di questa nuova situazione che ha portato già alla caduta di due esponenti politici: l’assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo e la consigliera dell’opposizione di destra Sara Castriotta di Forza Italia, ma scaricata dal partito di Azzollini.
Lunedì il sindaco riferirà in consiglio comunale e c’è grande attesa per queste comunicazioni (si autosospenderà delegando tutto al vice sindaco e assessore alla cultura Sara Allegretta?).
L’informativa di Minervini riguarderà soprattutto l’inchiesta della magistratura e ci si aspetta anche un chiarimento del ruolo ambiguo del Pd, i cui esponenti restano attaccati alle poltrone.
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