Panifici di Molfetta vendevano normale pane di semola spacciandolo per pane di Altamura. Denunciati dalla Forestale
Sono 19 i negozianti pugliesi che rischiano fino a 2 anni di reclusione e fino a 20.000 euro di multa
MOLFETTA – Anche a Molfetta qualche panificio vendeva comune pane di semola spacciandolo per pane di Altamura. La Forestale ha scoperto una grossa truffa ed è scattala l’accusa per frode nell’esercizio del commercio e per contraffazione di denominazioni di origine dei prodotti alimentari per 19 negozianti pugliesi che rischiano fino a 2 anni di reclusione e fino a 20.000 euro di multa.
Le città maggiormente interessate dal fenomeno sono, oltre a Molfetta, Andria, Bari, Corato, Ruvo di Puglia e Bisceglie. Nel corso dell’attività espletata negli ultimi 8 mesi in tutta la regione Puglia dal Corpo Forestale dello Stato, sono stati sequestrati circa 7.000 Kg di pane di dubbia provenienza e controllati circa 100 commercianti.
“Occorre ricordare che il pane di Altamura DOP è un prodotto unico, diverso dagli altri tipi di pane – sottolinea Giuliano Palomba, comandante del CTA di Altamura (primo a destra nella foto) – il Pane di Altamura Dop deve necessariamente essere prodotto da semole rimacinate di grano duro rigorosamente locali, delle varietà “appula”, “arcangelo”, “duilio” o “simeto”. Il pane di semola rimacinata simile al pane di Altamura, invece, non da garanzie sulla provenienza delle semole; anzi, generalmente è prodotto da una miscela di grani duri e grani teneri di provenienza extra UE. Differenti sono anche i metodi di produzione. Inoltre il disciplinare di produzione prevede che il Pane di Altamura DOP venga prodotto con l’esclusivo utilizzo di lievito madre naturale (20% di semola rimacinata di grano duro) o pasta acida. Il Pane “tipo” Altamura, per contro, viene prodotto con lievito di birra: ciò significa produzione quantitativa più elevata a discapito della qualità”.