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Pallavolo. Arriva a Molfetta Danilo Cortina. Domani turno infrasettimanale contro Genova Parla il ligure Emiliano Giglioli: “Vogliamo tornare a vincere davanti al nostro pubblico”
07 dicembre 2011

MOLFETTA - In un momento di rinnovamento nei roster e negli staff tecnici delle serie A di tutta Italia, anche Molfetta si muove sul mercato per garantirsi uno dei giovani di certo più talentuosi e camaleontici della piazza pallavolistica italiana di massima categoria. Danilo Cortina, catanese di nascita, 188 cm per 78 kg, si rituffa in campo con la sua grinta da leone, sia per servire la causa di casa Molfetta, che per sostituire temporaneamente l’indisponibilità del libero Gianluca Bisci. Fratello di quell’Eros, opposto biancorosso nel 2009/2010, è notevole come schiacciatore, ottimo come libero. Il suo curriculum parla chiaro: di proprietà della Lube Banca Marche Macerata, Danilo vive a Latina l’importante vittoria della Junior League (2004/2005), e sfiora il bis nell’anno successivo, piazzandosi con la squadra pontina alle spalle della Sisley Treviso. Nel 2006/’07 torna a Macerata e disputa il campionato di A1: la Lube in quell’anno si aggiudica Scudetto e Supercoppa Italiana. Fondamentale per la sua carriera anche l’annata alla Sparkling Milano 2007/2008, dove conosce coach Daniele Ricci (attualmente a Segrate), il quale lo porterà con sé nell’avventura a Latina dell’anno dopo in A1. Un giovane ricco di esperienza e di voglia di fare che arriva a Molfetta in quest’annata speciale, esclusiva, e di certo la bella sorpresa tutta pugliese di questo campionato ha giocato a nostro favore, convincendo di buon grado il giovane catanese a mettersi al servizio di Pino Lorizio.   Danilo potrà scendere in campo, con la maglia numero 3, già a partire da domani, 8 dicembre, in questo atipico turno infrasettimanale casalingo. A Molfetta arriva Genova: è una giornata particolare. Entrambe le formazioni provengono da due dure sconfitte senza punti rispettivamente a Perugia per Molfetta, e in casa genovese con Corigliano.     Genova è un roster di tutto livello, un mix esplosivo di talento, fisico ed esperienza, e attualmente occupa la settima posizione, a -1 punto da Molfetta. Decisiva ai fini della classifica è perciò questa giornata: ricordiamo infatti che mancano meno di due settimane alla conclusione del girone d’andata. “Questa settimana è fondamentale perché giocheremo ogni tre giorni” commenta il centrale Emiliano Giglioli “e la posta in palio è decisamente alta. Dobbiamo rimanere concentrati e allenarci con criterio, soprattutto perché attendiamo Genova, reduce da uno scivolone interno contro Corigliano. Noi dobbiamo solo giocare come sappiamo: per me sarà una partita diversa dalle altre, in fondo è un derby per me, entrerò in campo estremamente motivato. Non sarà facile perché Genova è un’ottima squadra”. Ottima squadra potrebbe perfino sembrare riduttivo, considerando lo spessore tecnico del roster biancoblu. In cabina di regia troviamo Marco Nuti, nelle ultime stagioni in A1 fra Verona, Taranto e Cuneo, in diagonale con il bulgaro Boyan Yordanov, classe ’83, proveniente dal campionato greco. Schiacciatori di peso per la Carige Genova, quali Ivan Benito Ruiz, di nazionalità cubana, e l’ungherese Domotor Meszaros, una vita in A1 in Italia, e alle spalle importanti esperienze in Russia e Turchia. Al centro fisicità ed esperienza al servizio di mister Horacio del Federico, con Giovanni Polidori, al suo diciottesimo anno in serie A, e con il canadese Graydon Ainsworth, 204 cm, proveniente dalla Yoga Forlì (A1). Libero del sestetto Marco Rizzo. Importantissimo non farsi intimidire da una squadra assolutamente consistente, soprattutto dopo la brutta sconfitta contro la Sir Safety Perugia. “Abbiamo capito i nostri errori e stiamo già provvedendo a lavorarci in orario di allenamento. A Perugia abbiamo iniziato bene, aggressivi al punto giusto soprattutto in battuta e a muro. Purtroppo dal secondo set siamo calati in intensità di gioco e abbiamo subìto la loro risalita, capeggiata da Tamburo e da un campionissimo del calibro di Vujevic”. Tutto sommato, il bilancio di questo girone d’andata quasi concluso, è ancora positivo: “tenendo conto del nostro obiettivo stagionale, che è una salvezza senza ansie dell’ultimo minuto, rimaniamo tuttora la sorpresa del campionato. Dopo Segrate, abbiamo ottenuto una grande consapevolezza dei nostri mezzi, abbiamo inanellato una serie di vittorie che hanno fatto bene al nostro morale e all’ambiente in generale. Le ultime sconfitte lasciano l’amaro in bocca, perché siamo consapevoli che non abbiamo giocato come sappiamo. Anche in queste situazioni vale però lo spirito del gruppo: come squadra, ci lasceremo alle spalle queste due sconfitte, ben attenti a non commettere gli errori che ci hanno fatto allentare la presa”.     Fondamentale perciò tornare a vincere, soprattutto davanti al proprio pubblico. “Quest’anno l’ambiente si è riscaldato e parecchio. Per noi giocatori, sentire dagli spalti i tifosi cantare cori con i nostri nomi e partecipare con calore alle partite, è una soddisfazione grandissima! Giovedì c’è bisogno di questa spinta in più, abbiamo bisogno di loro, del loro calore e della loro partecipazione. L’obiettivo è scendere in campo e giocare con il cuore e con il carattere, grintosi al punto giusto e proprio per il nostro pubblico. Ci sono sempre vicini e prima di essere tifosi sono amici, è doveroso ringraziarli per ciò che stanno facendo. Giovedì c’è bisogno di tutti!”      

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