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Palazzetto 167 e piscine al traguardo? L’assessore allo sport Cives ci crede. Il dilemma della gestione
15 febbraio 2000

Palazzetto della 167 e piscine comunali ultimo atto. A voler credere alle parole dell’assessore Cives sembrerebbe proprio di sì (noi ci crediamo un po’ meno, conoscendo la burocrazia e gli eterni tempi tecnici). E’ prevista, infatti, per il 23 e 25 febbraio l’apertura delle buste e la conseguente assegnazione degli appalti per il completamento dei lavori, rispettivamente per gli impianti tecnologici delle piscine (la struttura esterna è già da tempo visibile come monumento alle lungaggini burocratiche di casa nostra) e per il completamento del palazzetto a fronte di uno stanziamento di 8 miliardi da parte dell’amministrazione comunale. Gli ultimi lavori necessari porterebbero alla realizzazione di un palazzetto sportivo moderno e adatto ad accogliere gli atleti nostrani assetati di spazi sufficienti alle numerose esigenze delle società sportive locali, come segnalato da QUINDICI (vedi numero di aprile ’99). E il completamento del complesso di due piscine (una per gli adulti ed una per i bambini) realizzerebbe finalmente il desiderio di molti giovani molfettesi. Il problema al vaglio è ora il tipo di gestione che permetta di usufruire al meglio delle strutture sportive, permettendo ai tanti che frequentano, ad esempio, le piscine della vicina città di Ruvo, di non rimpiangere questi ultimi impianti. La soluzione più probabile sembra essere quella di una gestione indiretta dei due impianti da parte del Comune, si demanderebbe la vera e propria gestione alle società sportive. Ma se questo è possibile per il palazzetto, improbabile risulta la nascita di una fantomatica società sportiva di nuoto nostrana capace di un tale tipo di lavoro. Resta quindi l’unica possibilità di affidarsi ai privati che permetterebbero l’utilizzo delle piscine anche in orari improponibili per una gestione interamente comunale (in tal caso l’orario massimo sarebbe le DICIOTTO!!!), come prospettatoci dall’assessore. A tal proposito perché non pensare ad una gestione privata anche dei campi da tennis di viale Gramsci? Un accorato appello andrebbe quindi rivolto ad imprenditori che volessero sobbarcarsi l’onere ma che poi diventerebbe sicuramente profitto, al fine di cominciare a rilanciare l’immagine di Molfetta anche e soprattutto agli occhi dei suoi cittadini, troppo spesso, a torto o a ragione, rassegnati a guardare incantati l’erba del vicino. Donato Centrone
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