Ostuni, i mestieri della mediazione: per migliorare occorre cooperare e confrontarsi
OSTUNI - “Il cinquanta per cento del mercato immobiliare è in mano a privati, gli stessi che negli annunci di vendita scrivono: no intermediari” (nella foto, i relatori della convention regionale). A interrogarsi su come migliorare questa percezione svilente e negativa degli agenti immobiliari e più in generale della categoria dei mediatori, i soci della F.I.M.A.A. Bari, presieduta da Mimmo Martiradonna, con il sostegno di Jcom Italia, SoloCase e MedioFimaa e il patrocinio di Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e Confcommercio della Provincia di Bari hanno organizzato una due giorni di lavori nella Masseria S. Lucia di Ostuni (Br) dedicata a seminari, tavole rotonde e incontri con altre categorie di professionisti.
Si è voluto così fare il punto sui mestieri della mediazione che aggiungono oggi al classico agente immobiliare, il più recente mediatore creditizio fino alla nuovissima figura del mediatore, “terzo superpartes”, introdotta obbligatoriamente nel nostro ordinamento per la gestione delle controversie in materia civile e commerciale (d.lgs. 4 marzo 2010, n.28).
Un’attività in costante evoluzione proprio perché interfacciata con una serie di attori sociali e mercati differenti. “La risposta più efficace - esordisce Valerio Angeletti, presidente nazionale F.I.M.A.A - è la cooperazione. In questo un valido supporto lo riceviamo da ConfCommercio. Occorre svincolarsi dall’idea che ci possa essere un’assunzione di responsabilità in capo a un organo direttivo da cui far dipendere il giudizio positivo del cliente/consumatore. Possiamo tuttavia spostare questa percezione con l’impegno giornaliero”.
Dello stesso parere Bruno Volpe, presidente del Comitato Regionale Consigli Notarili della Puglia che suggerisce di optare per una formazione permanente, che indichi linee di condotta condivise sì da garantire la qualità uniforme della prestazione professionale e la trasparenza delle operazioni con un vantaggio indiretto per tutte le categorie coinvolte. “Non esiste più il sensale, il cui lavoro terminava con la firma dell’accordo, prosegue Francesco Diciollo, presidente dell'Istituto Pugliese per il Consumo. L’agente, o soggetto mediatore che sia, deve conciliare interessi contrapposti, costruire motivazioni, muoversi tra norme e adempimenti stringenti. L’immagine si supporta con i contenuti”.
Concretezze che non tardano a svelarsi con la presentazione della nuova commissione F.I.M.A.A. Donne destinata al sostegno dell’imprenditoria femminile. “Per lungo tempo si è guardato all’agente immobiliare come un mestiere prettamente maschile - dice Tonia Massaro, delegata nazionale Puglia e Basilicata – mentre ora sono le donne ad avere una marcia in più. Vogliamo promuovere una comunicazione esterna affinché questa possa apparire come una reale e nuova opportunità lavorativa”. Al varo infine un progetto che collegherà F.I.M.A.A. Bari alla Croazia e ad altre realtà del Mediterraneo per valutare la percezione delle attività di mediazione nel Paese e creare nuove partnership internazionali.