Ospedale di Molfetta, il presidente Emiliano mortifica la partecipazione dal basso e ci condanna alla marginalità
Caro Direttore,
devo necessariamente esternare, ancora una volta, tutto il disappunto per quanto attiene alla soluzione data alla nascita dell’ospedale di 1° livello. Soluzione tutta diversa da quella che ci aspettavamo a Molfetta. L’attesa era fondata sulle assicurazioni che ci veniva fornita dalla stampa e non solo. Anche il comunicato stampa della Giunta regionale Puglia del 4/2/2017 ci assicurava che la decisione verrà dal basso! Confermandoci che, “la scelta dal basso insieme alla Regione è una rivoluzione, perché non lascia la scelta al solo presidente”.
Dopo questo comunicato non si poteva che rimare in fiduciosa attesa. Tutto crollava con la pubblicazione del “Regolamento Regionale: Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M. n° 70/2015. Qui crolla la speranza, ma anche la fiducia. Qui sparisce la partecipazione “dal basso”, trovando la scelta fatta dal solo presidente.
L’ospedale di Corato diventa di 1° livello, con tutti gli annessi e connessi. A noi ci rimane la consolazione di avere ben quattro sale mortuarie con servizi, capaci di servire un territorio di gran lungo superiore.
Se avessimo avuto un classe dirigente più attenta e più preparata, sicuramente avrebbe “sacrificato” almeno due sale mortuarie a favore della costruzione di una sala rossa (shock room), annessa al pronto soccorso. Così facendo avremmo completato e reso ancora più efficiente il nostro pronto soccorso, arricchendolo di quelle apparecchiature, tecnologicamente avanzate, capaci di trattare, con la dovuta urgenza, quasi con immediatezza, pazienti con significative alterazioni dei parametri vitali, come quelli colpiti da infarto miocardico, ictus, insufficienza respiratoria e quelli con un arresto circolatorio in atto.
Non è concepibile, oggi, costruire un nuovo pronto soccorso con oltre 70mila accessi, senza un sala rossa e senza medici specializzati nella rianimazione. Solo con queste strutture si salvano molte vite, non con le sale mortuarie che, per fortuna rimangono sempre vuote.
Non vorremmo continuare a fare polemica, ma sentiamo il bisogno di chiedere al nostro Presidente, sperando in una maggiore attenzione per Molfetta, di non toccare i nostri reparti di urologia e di cardiologia. Tanto siamo costretti a chiedere, perché consapevoli che, nel prossimo futuro quest’area avrà una popolazione di 30mila anziani e questi due reparti si renderanno utili, quanto indispensabili, per offrire loro una adeguata assistenza. Non possiamo sorvolare sul fatto che, abbiamo un territorio completamente spoglio.
Auguriamoci che, la prossima Amministrazione, vorrà impegnarsi nella salvaguardia del nostro ospedale, pretendendo una idonea offerta per la salute. Molfetta merita più rispetto e più attenzione.
Vitangelo Solimini
Cittadinanzattiva