Recupero Password
Ospedale di I livello: dubbi e certezze Le promesse di Emiliano con la “Carta di Ruvo”
15 dicembre 2016

Dunque… dove eravamo rimasti? Quale l’evoluzione dell’istituzione dell’Ospedale unico di primo livello? A seguito della firma della “Carta di Ruvo”, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, dichiarava: «L’Ospedale del Nord barese si farà», sposando la proposta del Dott. Felice Spaccavento dell’istituzione di un Ospedale di primo livello da individuare tra i nosocomi di Molfetta, Terlizzi, Corato, nell’attesa dell’individuazione geografica ove costruire un ospedale, ex novo, a servizio dei cittadini del nord barese. Il 30 novembre scorso è stato approvato il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, che prevede la perdita, per l’ospedale cittadino, dei reparti di urologia, cardiologia e dell’ambulatorio di pediatria e la costruzione di un ospedale di secondo livello ad Andria. Cittadini, associazioni, forze politiche, hanno gridato allo scandalo, tacciando di tradimento il governatore Emiliano. Cosa è successo? Si tratta di una sconfitta per il personale medico, paramedico, cittadini e pazienti che hanno condiviso la proposta del Dr. Felice Spaccavento? Cosa ne pensano i medici che sono in prima linea, che si trovano ogni giorno a dover sostenere le conseguenze dei tagli alla sanità, in nome del principio del contenimento della spesa pubblica? “Quindici” ha incontrato il Dr. Felice Spaccavento promotore della “Carta di Ruvo” e il Dr. Carlo Curatolo, in servizio presso il nosocomio cittadino “Don Tonino Bello”, per cercare di chiarire i punti di questo piano di riordino. Il Dr. Felice Spaccavento sostiene: «Il piano non si discosta da quanto promesso dal governatore nella Carta di Ruvo; nell’attesa della costruzione del nuovo ospedale di secondo livello per il 2025 individuato dalla Giunta regionale in territorio di Andria, il declassamento dell’ospedale molfettese, sarebbe avvenuto comunque entro marzo 2017. Coloro che gridano alla sconfitta, certi che l’ospedale di primo livello sarà individuato nel nosocomio coratino, sbagliano. Non vi è certezza alcuna sulla collocazione dell’ospedale di primo livello in quanto occorre, sia per la costruzione di un ospedale di secondo livello, che per l’individuazione di un polo di primo livello tra quelli esistenti, l’osservanza di alcuni criteri già stabiliti da delibere nazionali». Secondo il Dr. Carlo Curatolo: «L’ospedale molfettese ha un bacino di utenza di circa 90mila persone, tra cittadini molfettesi e giovinazzesi. Se sipensa ad alcuni esempi come Savona, capoluogo di provincia, con 61mila abitanti, che ha un ospedale di primo livello rinforzato, o Civitanova Marche con 41mila abitanti che ne ha uno di I livello si ha ben diritto a rivendicare per il territorio molfettese, un ospedale di primo livello. La sanità pubblica pugliese non rispetta gli standard nazionali. Nel resto d’Italia sono assicurati 3 posti letto ogni mille abitanti mentre in Puglia, il piano ne prevedeva 0,8 su mille abitanti. Pur rispettando criteri di economicità, occorre tener presente, nell’individuazione del polo ospedaliero di primo livello, elementi sociali che l’intellighenzia regionale deve saper raccordare. Non può esistere un ospedale unico di primo livello in un contesto o in una collocazione tale da renderlo un diamante isolato. Inoltre l’ospedale di primo livello del Nord Barese, cosi come pensato nel progetto, sarà accompagnato da 2 ospedali riconvertiti uno dei quali con reparti per lungodegenti e riabilitazione, mentre l’altro con un reparto operatorio ove differire tutte le attività di day service. Gli infermieri e gli operatori socio sanitari non sarebbero in massima parte spostati in altre strutture e non sarebbe necessario localizzare servizi di urgenza in tutti gli ospedali. Attualmente in ognuno degli ospedali di Corato, Molfetta, Terlizzi si lavora come se si lavorasse in un policlinico, sempre in emergenza e con turni massacranti, a scapito della salute dei pazienti». Il Dr. Felice Spaccavento continua: «Se si andasse oltre il campanilismo e si mettesse al centro la salute del paziente, la scelta dell’ospedale non sarebbe così controversa. Non si tratta di salvare un ospedale. Se ci si ostina nell’idea di “voler salvare un ospedale”, si arriverà alla chiusura di tutti gli ospedali, se l’ipotesi prospettata al governatore Emiliano non fosse accettata». Il Dr. Carlo Curatolo specifica, altresì: «Esistono criteri definiti in maniera inequivocabile e ineludibile per definire l’area ove costruire un ospedale. I medesimi criteri devono essere adottati per l’individuazione dell’ospedale unico di primo livello, alcuni dei quali riguardano la fruibilità, l’accessibilità, il peso di ogni singola città per numero di abitanti. La costruzione di un nuovo ospedale di secondo livello o l’individuazione dell’ospedale di primo livello comporta l’impiego di soldi pubblici, soldi dei cittadini contribuenti. I criteri devono rispettare la morfometria del territorio ed escludere aree troppo periferiche o vicine ad altri ospedali già presenti... L’ospedale di primo livello deve essere dotato di tutti i servizi e i reparti utili per gestire l’urgenza emergenza. Dobbiamo esserne consapevoli e sviluppare una coscienza comune. Sarebbe opportuno chiarire che la fusione tra le cinque ASL ha reso possibile un pareggio di bilancio a danno della salute dei cittadini, dalla quale fusione è nata la seconda ASL più grande d’Italia, dopo la ASL Napoli 2. Un passo urgente ed improcrastinabile inoltre è quello di “staccarsi” dall’Ospedale San Paolo per creare le premesse della realizzazione dell’unificazione dei presidi cittadini. Siamo in continuo contatto col Governatore Emiliano, il quale ha assicurato che non si tocca nessun reparto... e che non è stata definita per ora alcuna sede...». Per condividere i dettagli della proposta, il pool medico coadiuvante incontrerà i consigli comunali per chiedere appoggio al progetto, in maniera tale da reperire una larga intesa trasversale che possa supportare lo stesso progetto su ampia scale sociale, premessa per la creazione di una coscienza unitaria, la vera carta vincente. To be continued….

Autore: Beatrice Trogu
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet