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Opere pubbliche, ora tocca a scuole e impianti sportivi Lavori di completamento e adeguamento alle norme sulla sicurezza
15 maggio 2000

Completate le procedute per l’aggiudicazione dei lavori finanziati dal Cipe, l’Amministrazione comunale intende ora intervenire nei settori dell’edilizia scolastica e degli impianti sportivi. Settori che da anni attendono di essere ristrutturati completamente, anche perché nel frattempo le nuove norme sulla sicurezza, impongono necessari adeguamenti strutturali. Scuole elementari Interessate sono le scuole elementari “S.G. Bosco”, “Manzoni” e “prefabbricata di Levante”, che dopo anni di interventi tampone, potranno essere sottoposti a manutenzione straordinaria. La spesa complessiva ammonta a circa 3 miliardi, di cui 1 miliardo stanziato dalle Regione, mentre il rimanente proviene da un vecchio finanziamento mai utilizzato. Si tratta di un miliardo e 950 milioni, che doveva servire alla ristrutturazione del Palazzo delle Finanze nel Centro Antico, per la realizzazione di aule di scuole elementari, un’opera che non si è potuta fare per la mancata cessione dell’immobile da parte del ministero delle Finanze. Il cambio di destinazione è possibile perché il finanziamento viene utilizzato nell’ambito delle stesse finalità originarie, cioè nell’edilizia per le scuole elementari. Scuola “S. G. Bosco” 1.500.000.000 Scuola Prefabbricata levante 600.000.000 Scuola “Manzoni 850.000.000 Impianti sportivi da completare Tra qualche settimana la ditta Someta di Andria, vincitrice della gara d’appalto, dovrebbe iniziate i lavori per il completamento del Palazzetto Zona 167, un’opera da oltre 10 anni incompiuta perché avviata con soli 2 miliardi, quindi senza una completa copertura finanziaria. Per questa struttura il Comune ha contratto, con il Credito Sportivo, un mutuo decennale di 6 miliardi e 100 milioni. L’impianto avrà una capienza di 1.000 posti, con 3 piste per diverse discipline (ginnastica, basket, pallavolo, tennistavolo e arti marziali) e una sala conferenza - convegni, con la possibilità di ospitare ogni tipo d’evento (concerti e spettacoli in genere). I lavori dovrebbero essere ultimati nel dicembre 2001. La ditta Edil De Girolamo di Trani, si è aggiudicata invece l’appalto (2 miliardi e 850 milioni) per il completamento delle opere edili della Piscina comunale e della realizzazione degli impianti tecnologici occorrenti per il funzionamento della struttura, omologabile per competizioni sportive. Non potrà però ospitare competizioni olimpiche a causa delle dimensioni della piscina che sarà di 25x13. Accanto alla piscina più grande ce ne sarà una di dimensioni più piccole che servirà per la scuole di nuoto. Inoltre è prevista una palestra per riscaldamento e una tribuna da 200 posti. Si auspicava che a giugno potessero riprendere i lavori, ma la ditta arrivata seconda, che poi è quella che ha realizzato il primo lotto (2 miliardi e 650 milioni), ha inoltrato un ricorso, e quindi per la ripresa dei lavori bisogna aspettare l’esito di questo ennesimo contenzioso legale. Impianti da ristrutturare La procedura delle gare d’appalto riguardanti la Piscina e il Palazzetto 167, ha permesso di realizzare economie (risparmi) a seguito dei ribassi d’asta, di 970 milioni. Questa somma unitamente a risorse erogate dalla Regione (1 miliardo) e dalla Provincia (300 milioni), hanno permesso al Comune di mettere su un programma articolato di interventi nel settore dell’impiantistica sportiva. Si tratta di manutenzioni straordinarie e l’adeguamento degli impianti alle norme di sicurezza, una condizione necessaria per far partire la gestione privata delle strutture. Per il “P. Poli” i lavori sono finalizzati all’ottenimento di tutte le certificazioni di conformità, prevenzione incendi, agibilità, idonietà statica, nulla osta sanitario e la certificazione di omologazione rilasciata dalla Commissione provinciale del pubblico spettacolo. Al “B. Petrone” sarà rifatto l’impianto di illuminazione, mentre al Palasport “via Giovinazzo” oltre all’adeguamento degli spogliatoi alle norme di sicurezza, sarà rifatto il pavimento e si installeranno dei termoconvettori da parete per il riscaldamento. Queste le novità Ma ci sono anche alcune novità: un nuovo campo di calcetto nel lotto 10 nei pressi della scuola “Berlinguer”, l’eliminazione di due campi da tennis di Levante per la realizzazione di un campo bocce e uno di calcetto, il rifacimento del fondo e la costruzione di uno spogliatoio per il campo di calcetto di “via C. Salvemini”. Ora le procedure prevedono entro 60 giorni l’attuazione dei progetti esecutivi, per poi partire con le gare d’appalto con l’obiettivo di rendere gli impianti disponibili per la prossima stagione agonistica invernale. Come si vede si tratta di un programma ambizioso. La vicenda del sovrappasso di Levante ha dimostrato che quando c’è una seria copertura finanziaria, i tempi possono essere rispettati. Quindi c’è da attendersi che tra qualche anno Molfetta sarà dotata di una struttura sportiva polivalente di tutto rispetto. Per finire ci permettiamo di fare una proposta: tra i nuovi campi di calcetto perché non realizzarne uno a 7 invece che a 5? In questo modo potrebbe essere utilizzato sia per l’attività agonistica dei giovanissimi, sia per gli amatoriali che ultimamente stanno dimostrando di preferire questo tipo di struttura. Ristrutturazione campi da tennis di Levante 400 milioni Ristrutturazione palasport “via Giovinazzo” 600 milioni Adeguamento stadio “P. Poli” 500 milioni Ristrutturazione campo calcetto “via C. Salvemini” 300 milioni Nuovo campo calcetto “via Berlinguer” 200 milioni Ristrutturazione campo sportivo “B. Petrone” 270 milioni Totale 2.270.000.000 Francesco del Rosso
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