Omicidio Bufi, torna in libertà Bindi
MOLFETTA - 14.12.2001
E' tornato in libertà Domenico Marino Bindi, l'ex professore 54enne, presunto assassino di Annamaria Bufi, 23 anni, trovata morta la sera del 4 febbraio '92 sulla statale SS16 bis all'altezza dell'uscita della zona artigianale. La decisione di concedere la libertà al Bindi è avvenuta in seguito alla scadenza dei nuovi termini di custodia cautelare stabiliti dal Tribunale della libertà di Bari.
Bindi, arrestato il 9 ottobre scorso, era tornato in ospedale, su decisione del Tribunale del riesame, per cui Bindi ha trascorso il periodo di detenzione nel reparto psichiatrico del Policlinico di Bari.
Bindi era stato già ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Bisceglie il 3 novembre scorso. Poi il 12 novembre, su richiesta del Pm, il Gip lo aveva rimesso nel carcere di Trani, considerando le sue condizioni compatibili con il regime carcerario, oltre a ritenere necessaria la detenzione per evitare un possibile inquinamento delle prove.
Infatti, si è ancora in attesa dell'esito della perizia compiuta dal reparto specializzato dei carabinieri sull'auto dell'indagato, una Renault Nevada, sulla quale col test del "Luminol" sono state trovate "tracce biologiche". Se le tracce corrisponderanno a Dna della Bufi, si avrà la matematica certezza che la ragazza fu trasportata dal luogo del delitto, forse una villa di campagna, a quello del ritrovamento, la statale 16 bis nei pressi dell'uscita della zona artigianale di Molfetta. In questo caso la posizione di Bindi si farà molto difficile.
Intanto resta l'indagato numero uno di questo delitto ancora misterioso.
Michele de Sanctis jr.