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Oltre al camice molto di più
15 luglio 2020

A un anno dalla prematura scomparsa, il 24 Luglio 2019, del Dottore Michele Spadavecchia, è ancora difficile capacitarsene. Michele, Presidente dell’Associazione Culturale Eredi della Storia, consulente storico dell’A.N.M.I.G. (Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra), non era soltanto un pediatra, non era solo uno storico appassionato. Era molto di più. Nato il 25 Marzo 1956 a Molfetta (BA), sono state tante le disavventure e i sacrifici di colui che poi diverrà un medico stimato e apprezzato da tutti. Nonostante gli intoppi adolescenziali, Michele riuscì ad andare avanti e tracciò il suo percorso non solo universitario ma anche lavorativo, diventando sempre più consapevole che quella fosse la sua strada. Dopo aver frequentato il Liceo Classico Leonardo da Vinci a Molfetta, trascorse un anno da militare, grazie al quale decise di intraprendere la facoltà di Medicina presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (con una breve ma intensa esperienza a Pavia). Fu così che il 10 Giugno 1985, all’età di 29 anni, conseguiva la Laurea in Medicina e Chirurgia, abilitandosi nello stesso anno presso l’Università degli Studi di Bologna per poi iscriversi all’Albo Medici Chirurghi della Provincia di Bari. È proprio da qui che diverrà il pediatra tanto conosciuto e amato. Oltre al camice molto di più: le tante esperienze Ma oltre alla Medicina c’è tanto altro. Tra gli innumerevoli interessi, infatti, Michele Spadavecchia era appassionato di basket, giocò infatti per diversi anni nella squadra di Molfetta nel ruolo di playmaker. Citando le numerose iniziative, ci sono gli appuntamenti con scuole elementari, medie e superiori degli istituti della nostra città e delle zone limitrofe, dove trattava dell’importanza del fair play nello sport; un altro argomento su cui si concentrava, sempre nelle stesse scuole che accettavano le sue proposte, riguardava l’alimentazione, in particolare “Mangia bene, cresci bene”. Negli ultimi anni, spinto dalla curiosità di sapere e conoscere, si era specializzato nella tecnica di rianimazione divenendo istruttore di BLSD e organizzando dei corsi con il SER di Molfetta per istruire sempre più giovani e anche tanti cittadini pronti a mettersi alla prova ed essere più consapevoli. Proprio per questo, Michele, insieme a Ignazio De Iudicibus responsabile di “Progetto Assistenza”, aveva proposto al Sindaco del Comune di Molfetta, Tommaso Minervini, di inserire nei punti strategici della città dei defibrillatori e permettere a ben 73 persone, tra forze dell’ordine, sanitari, addetti e cittadini, di frequentare un corso pratico che permettesse loro di avere dimestichezza con l’utilizzo di quest’ultimo. Una proposta sicuramente lodevole, volta a mirare la consapevolezza e la sicurezza della città e di ogni singolo cittadino. Difatti sia il Sindaco che il Comune hanno accettato e promosso questa idea, presentata il 24 Ottobre 2019, che ha dato così il via alla formazione di chiunque voglia essere parte integrante del progetto. Pertanto oggi molti defibrillatore sono presenti nel territorio cittadino e nella sede di Lama Scotella ce ne è uno dedicato a lui. Ad aggiungersi a queste attività, negli ultimi anni Michele aveva scoperto un’ulteriore passione verso l’agricoltura, insieme al dottor agronomo Marino Binetti, ha relazionato in numerose conferenze riguardanti gli uliveti colpiti dal batterio Xylella. L’IMPEGNO PER L’ASSOCIAZIONE Eredi della Storia Il 27 Gennaio del 2002 conosce Sergio Ragno, appassionato di storia locale e in occasione della mostra sulla Seconda Guerra Mondiale, realizzata dalle Associazioni Combattentistiche col patrocinio del Comune di Molfetta, parte una collaborazione che lo porterà, nel Luglio dello stesso anno, assieme al Dott. Dario Ruggeri (collezionista di divise e cimeli militari), a fondare a Molfetta l’Associazione Eredi della Storia. Il primo evento cui partecipa come relatore è stato un convegno-mostra, tenuto nel Novembre 2002, riguardante la Prima Guerra Mondiale: “I molfettesi nella Grande Guerra”. Egli subentra, mostrando grande disponibilità umana e capacità scientifica, al prof. Giovanni de Gennaro che fu il primo consulente storico della neonata associazione. A loro ben presto si affiancano il Dottor Nunzio Fiorentini, il luogotenente dei carabinieri Luciano Modugno, il Dottor Giuseppe Saverio Poli, la professoressa Nanda Amato, la professoressa Rita Finzi e altri illustri molfettesi, con il proposito di ricordare le vicende di guerra, dei caduti, dei dispersi e dei decorati. Col beneplacito dei soci anziani, che vedevano nella neonata associazione la continuità della memoria, gli Eredi della Storia trovano fin da subito ospitalità in Piazza Mazzini, presso l’A.N.M.I.G. (Ass. Naz. Mutilati e Invalidi di Guerra). Fu così possibile recuperare e restaurare gran parte del patrimonio storico, con il quale si è potuto realizzare il Museo del Risorgimento e della Grande Guerra sito in via San Pietro n° 15 e il Museo degli eroi molfettesi della seconda guerra mondiale presso la sede ANMIG a Molfetta. In tutti questi anni la competenza in ambito storico del Dott. Spadavecchia è stata profusa in diversi convegni; le sue relazioni valorizzavano quella storia spesso non raccontata nei libri, ma che viveva nel ricordo di chi quella storia l’aveva vissuta. Per i suoi meriti e per la sua passione culturale, nel 2006 il Dott. Spadavecchia fu eletto Presidente dell’Ass. Eredi della Storia, incarico che ha rivestito con grande impegno sino alla sua scomparsa, favorendo l’affermazione dell’associazione anche fuori città. Di recente, il caro Michele fu insignito della Medaglia d’Argento degli Ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro, e del ruolo di commissario della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon per la Puglia. Nel 2004, a pochi mesi dall’istituzione del Giorno del Ricordo, è stato tra i primi al sud a tenere un convegno sul tema delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nello stesso anno è relatore nel convegno, con annessa mostra, dal tema “Dalla microstoria alla macrostoria”, cui è seguita la pubblicazione di un libro omonimo. Scopo del progetto era quello di “far toccare con mano” la storia nazionale e locale ai ragazzi degli istituti di scuola superiore. Nel 2005 è relatore, con il Gen. Giuseppe Picca, nel convegno dal titolo “2 Dicembre 1943 – il disastro di Bari, il segreto degli alleati: l’yprite”, durante il quale ricostruisce le fasi dell’attacco tedesco al porto di Bari, in cui una nave esplose rilasciando il carico di bombe chimiche che deteneva a bordo, seminando morte e distruzione. Quelle armi non avrebbero dovuto essere lì, in quanto proibite dalle convenzioni internazionali. (superflua) Nel 2007 è un’altra conferenza che lo ha visto relatore è stata “Un molfettese nella resistenza: il Cap. Manfredi Azzarita e le Fosse Ardeatine” e coordinatore scientifico della relativa mostra fotografica. Ricordiamo che Manfredi Azzarita è uno dei quattro molfettesi insigniti della medaglia d’oro al valore. Nel 2010 è stato relatore nel convegno, anche in questo caso con annessa mostra, “Donna di cuori. Le donne e i conflitti del ‘900 italiano”. Protagonista dell’incontro era la Donna ed il suo ruolo nella società dell’epoca, con le battaglie per ottenere la parità di genere, compreso il diritto di voto che troverà attuazione nel 1946. Nel Marzo dell’anno seguente, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, cura una mostra ed un convegno di grande successo, in cui illustra le fasi storiche che portarono all’unità del Paese. Nel 2013 è stato relatore della conferenza “Michele Palmiotti: un molfettese tra gli atlantici” in cui ha illustrato la storia dell’aviatore molfettese che partecipò alla prima trasvolata atlantica della storia, effettuata nel 1933, guidata da Italo Balbo. La mostra, allestita presso l’Ospedale dei crociati, riscosse un enorme successo di critica e pubblico. Nel 2014 ancora nel ruolo di relatore, insieme ad altri insigni ospiti, del convegno “Due leoni in India” ricostruisce la vicenda che vide coinvolti due Marò italiani (Salvatore Girone e Massimiliano Latorre) detenuti in India. Nello stesso anno, è stato relatore nel convegno dal titolo “Molfetta, Marconi ed il mare”, in cui ha ricordato le vicende dello scienziato italiano, Guglielmo Marconi, pioniere nello studio delle onde elettromagnetiche e delsuo panfilo l’Elettra, su cui era imbarcato il giovane molfettese Vincenzo Rutigliano, radiotelegrafista e radiotecnico. Molto apprezzata fu la mostra in merito, in cui vennero mostrati al pubblico cimeli ed oggetti restaurati appartenuti alla nave Elettra. Nel 2016 ha curato gli eventi commemorativi in memoria del centenario della morte del capitano Domenico Picca (primo molfettese a ricevere la medaglia d’oro al valore) partecipando all’allestimento e all’inaugurazione del Museo del Risorgimento e della Grande Guerra. Una targa, apposta all’ingresso del museo, ricorda l’evento cui partecipò anche il Vescovo di Molfetta, S.E.R. Monsignor Domenico Cornacchia. Un anno dopo ha organizzato il convegno sulla Battaglia di Culqualber, per ricordare i carabinieri caduti in difesa della colonia dell’Africa Orientale Italiana, durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale. Poiché il primo comandante dei carabinieri fu un Thaon di Revel, il nostro Michele invitò a Molfetta il suo discendente Paolo Thaon di Revel Vandini, che ebbe il piacere di partecipare al convegno, raccontando minuziosi particolari circa la sua nobile famiglia, tra cui si annovera anche lo zio omonimo, l’Ammiraglio della Vittoria (estensore del Bollettino della Vittoria sul mare, stilato l’11 Novembre 1918). Nel Novembre del 2018 per il centenario della vittoria della Grande Guerra, Michele fu relatore, insieme al prof. Neri dell’Università degli Studi di Bari, nel convegno “1918-2018: cent’anni dalla Grande Guerra”, e coordinatore dell’omonima mostra realizzata presso la sala dei templari, che diventò oggetto di itinerario storico per l’esercito italiano, riscuotendo un grande successo in Puglia. Nel 2019 notevoli sono state le iniziative che hanno visto protagonista il Dottor Spadavecchia, con l’Associazione Eredi della Storia, l’A.N.M.I.G. e l’A.N.C.R. Tra queste, già nel mese di gennaio, la conferenza dedicata alla Giornata della Memoria, tenutasi a Palazzo Turtur, durante la quale, tracciato il percorso ideologico che portò alla nascita del nazismo, descrive quel fanatismo, portato all’esasperazione, di alcuni esponenti delle classi dirigenti dell’epoca, che condusse gradualmente all’idea della “soluzione finale”. In occasione delle commemorazioni per il Giorno del Ricordo, nel Febbraio 2019, presso l’istituto Vespucci di Molfetta, Michele tiene una conferenza sul tema delle Foibe rivolta agli alunni di 5° superiore. Appena quattro giorni dopo, relaziona in occasione della presentazione del libro “La bicicletta nera” di Maria Addamiano. Conclude quella settimana ricca di eventi la conferenza svoltasi all’A.N.E.B. il 13 Febbraio, con Michele nei panni del relatore, accompagnato dal Prof. Angelo Antonio Spagnoletti, docente di storia moderna dell’Università degli Studi di Bari. A Maggio presso la sala consiliare di palazzo Giovene è relatore nella conferenza organizzata per la presentazione del libro “L’amaro della disfatta”. L’ultima conferenza tenuta da Michele è stata il 30 Giugno 2019, titolo “Molfetta nel Passato”. A non mancare, nel corso degli anni, sono i riconoscimenti a lui attribuiti. In occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa, su istanza delle Associazioni Combattentistiche, il Comune di Molfetta farà piantare un albero con annessa targa commemorativa nell’aiuola di via Achille Salvucci, proprio di fronte all’ambulatorio che già fu del dottor Michele, per eternare la sua memoria. Domenica 26 Luglio, a partire dalle ore 18:30, in piazza Mazzini (via Dante) ricorderemo la figura del nostro caro Michele con un convegno a tema, patrocinato dal Comune di Molfetta. Noi tutti saremo sempre grati a Michele Spadavecchia, che ci ha donato tantissimo e, andandosene, ci ha lasciato un vuoto profondo, che potremo colmare soltanto ricordandoci di lui ogni singolo giorno. Giovanni Spadavecchia

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