Recupero Password
Oggi l'assessore regionale Minervini presenta le ciclovie dell'Acquedotto Il progetto prevede la trasformazione delle strade di servizio dell'AQP in piste ciclabili
03 ottobre 2012

BARI – Questa mattina alle ore 11 a Bari, nella sala conferenza del Palazzo Acquedotto Pugliese (via Cognetti n. 36), Guglielmo Minervini, assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Puglia; Ivo Monteforte, amministratore unico Acquedotto Pugliese e Loris Venturini, progettista, presentano le ciclovie che utilizzano le strade di servizio dei Canali dell’Acquedotto che rivestono un carattere di particolare rilievo storico e paesaggistico-ambientale, uno straordinario potenziale sul quale Regione Puglia e AQP hanno deciso di investire per valorizzarne l’aspetto cicloturistico.
L’obiettivo del progetto è quello di trasformare in percorso ciclabile la strada di servizio del Canale principale dell'Acquedotto pugliese. Il percorso, compreso lungo l'asse Venosa (provincia di Potenza)-Grottaglie (provincia di Taranto) con bretella di collegamento Bari-Gioia del Colle, diventa parte integrante delle direttrici della rete ciclabile regionale, i cui itinerari principali sono stati individuati con il progetto di cooperazione Cyronmed (Cycle Route Network of the Mediterranean), promosso dall'Assessorato ai Trasporti e inseriti nella legge regionale 16 del 2008 su 'Principi ed indirizzi del Piano Regionale dei Trasporti'. 
Le vie di servizio dell'Acquedotto rivestono carattere di particolare pregio non soltanto ai fini della valorizzazione, tutela e promozione dell'intera opera idraulica dal punto di vista dell'infrastruttura esistente, ma soprattutto come una potenziale strada ciclabile e ciclopedonale di assoluto rilievo storico, culturale e paesaggistico-ambientale, già chiusa al traffico automobilistico. La Giunta ha anche deciso di dotarsi di un primo progetto preliminare stralcio in un'area maggiormente ricettiva per presenza turistica consolidata e caratterizzata da un ambiente di alto valore culturale, naturalistico e paesaggistico, individuando l'area pilota nella Valle d'Itria, patrimonio mondiale dell'Unesco. Il progetto riguarderà quindi un primo tracciato di 35-40 Km, da Grottaglie-Villa Castelli per risalire a monte fino a Locorotondo ed Alberobello, anche in considerazione della presenza, lungo il tracciato in esame, delle stazioni delle Ferrovie Sud Est (Alberobello, Locorotondo e Martina Franca) e di Trenitalia (Grottaglie).
Per finanziare l'intervento la Regione ha stanziato 2,4 milioni di euro di fondi propri.
La realizzazione della "Ciclovia dell'Acquedotto, che sotto il profilo ambientale, paesaggistico, culturale, turistico, sociale ed economico è confrontabile in Italia solo alla Ciclovia dell'Adige in Trentino rappresenta un ulteriore passo in avanti nel processo, lento ma deciso, intrapreso dalla Regione Puglia, di costruzione della Rete Ciclabile pugliese quale parte essenziale della rete ciclabile europea EuroVelo e di quella nazionale BicItalia. Ci sono tutti i presupposti, infatti affinché la ciclovia dell'acquedotto diventi itinerario ciclabile nazionale della Rete "BicItalia" in quanto prolungamento, lungo tutta la Murgia e la Valle d'Itria, della Ciclovia n. 11 che nasce nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna, corre lungo l'Appennino ed arriva in Puglia attraversando tutto il Parco Nazionale del Gargano.
 
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet