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Nuovo riconoscimento a Riccardo Muti per il suo impegno sociale per l'amicizia fra i popoli Il Maestro ha ricordato gli anni giovanili a Molfetta in compagnia del padre “il medico Muti”
27 agosto 2007

PERNEGG (AUSTRIA) – Nuovo riconoscimento al Maestro Riccardo Muti (foto) per il suo impegno sociale, che nel ritirare il premio ha ricordato i suoi anni giovanili a Molfetta. Il premio gli è stato consegnato nella cornice spirituale del Monastero di Pernegg, immerso nei boschi del Waldviertel nella Bassa Austria, del Premio GlobArt Award 2007. Il riconoscimento umanitario assegnato per la prima volta, dieci anni fa, al violinista filantropo Yehudi Menuhin, è andato quest'anno al celebre Maestro per la sua decennale attività artistica e il suo impegno sociale testimoniato da «Le Vie dell'Amicizia». La nobile iniziativa promossa da sua moglie Cristina Muti Mazzavillani, è quella di organizzare ogni anno un concerto in luoghi di crisi del pianeta: Sarajevo, Beirut, Gerusalemme, New York dopo l'11 settembre, Damasco, ecc.). L'Austria è «la mia seconda patria», ha detto Muti nel suo discorso di ringraziamento, pronunciato in inglese, decantando il fascino misterioso del luogo. Il Maestro, reduce da un recente trionfo con un concerto al Festival di Salisburgo con Gerard Depardieu, ha ricordato di fare musica con i Wiener Philharmoniker da 37 anni e di considerarsi per questo «un uomo fortunato». C'è qui, ha detto riferendosi a Pernegg, un «aspetto melanconico simile ad alcune parti del mio paese, in particolare la Puglia» (dove è cresciuto da bambino). Mio padre (che era molfettese, mentre la madre era napoletana) svolgeva la professione di medico e, dopo il lavoro, passava ore a fare visita a preti, monaci, monache in chiese e conventi nella zona di Molfetta». Muti da bambino lo accompagnava e aveva l'abitudine di correre per quei luoghi sacri. Una volta, ha raccontato, corse in direzione di un organo in una chiesa e si mise a suonare l'aria del brindisi da «La Traviata», e la cosa non fu trovata proprio adeguata dai religiosi. Da bambino il Maestro è cresciuto in questo mondo fatto di sacro e di musica e ancora oggi è convinto che la musica sia la scala che collega il cielo con la terra, una lancia che va diretta al cuore. E Mozart più di ogni altro compositore incarna a suo avviso questa luce armoniosa della musica. «In tutti i concerti per “Le Vie dell'Amicizia” – ha aggiunto il Maestro - ho realizzato quanto forte sia il potere della musica. L'arricchimento di questi incontri fra musicisti di diverse culture e religioni, colore, sta nel fatto che la musica parla direttamente al cuore, perché il cuore non sente la diversità delle religioni, del colore della pelle. Da giovane, ha ancora ricordato, facevo musica per me, per imparare e raggiungere traguardi. Poi, dopo anni, ho cominciato a fare musica per il pubblico e oggi, a questa età, faccio musica per aiutare la gente». Come già tante altre volte anche in questa occasione Muti non ha omesso nel suo discorso un monito alla politica e ai governi a fare di più per la musica perché la musica non è solo un piacere per gli orecchi quanto un nutrimento per l'anima. Dopo la cerimonia, Muti ha detto che questo premio si distingue per lui dai tanti altri che ha ricevuto nella sua lunga carriera perché è assegnato alle “Vie dell'Amicizia” e al suo impegno per i giovani (ad esempio con l'Orchestra giovanile Cherubini da lui fondata). E' un Premio non all'attività artistica di per sè ma per l'aiuto sociale ai giovani attraverso l'amicizia ai popoli di paesi feriti, e in questo senso ha un valore molto profondo. Muti ha ribadito il suo appello ai governi di tutta Europa ad aiutare di più la cultura e la musica a conferma di quanto la musica abbia il potere di fare comunicare persone che altrimenti per diversità, religiose o politiche, non comunicherebbero e far comprendere come la musica possa costituire un forte fattore di coesione dei popoli. Martedì nuovo impegno sociale del Maestro a Malta con l'orchestra Cherubini. Qui, in veste di presidente della Mediterranean Academy of Music, fondata dal ministro della cultura malestese, Muti terrà un seminario sull'opera Don Pasquale e le musiche sacre di Porpora e Pergolesi per giovani di Europa, Giappone e Siria.
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