Nuovi problemi per il porto di Molfetta: via le autorità portuali regionali, tutto passa al Ministero delle Infrastrutture con un'unica Autorità in Puglia
MOLFETTA – Nuovi problemi per il porto di Molfetta. Cosa avverrà, infatti, ora che il governo con il piano Delrio ha stabilito che ci sarà un’unica Autorità per i porti della Puglia?
Con il piano della logistica diventeranno 13 o 14 le nuove Autorità di sistema e, per i porti di Bari, Brindisi, Taranto e Manfredonia, ci sarà un unico centro decisionale. Le attuali Autorità portuali diventeranno direzioni portuali con un proprio manager, indicato dall’autorità di sistema. Quest’ultimo verrà nominato dal ministero delle Infrastrutture, dopo aver sentito il presidente della Regione.
In pratica, le Regioni perdono la loro autorità nei confronti dei porti e questo ha come obiettivo quello di evitare l’influenza della politica e dei boss locali (come avvenuto a Molfetta). Infatti non ci saranno più i Comitati portuali, al loro posto un Comitato di gestione di 5 membri, mentre competenze e controlli saranno affidate a uno sportello unico. Le attuali autorità portuali, in attesa della riforma, nel giro di 4-5 mesi verranno commissariate.
Per questa riforma si prevedono tempi lunghi: dovrà passare al vaglio del Parlamento, dove il suo cammino non sarà facile. Ecco perché il governo potrebbe offrire un contentino al territorio permettendo la nomina dei direttori portuali.
In questo contesto il porto di Molfetta, che era rimasto fuori dell’Autorità portuale del Levante, per l’assurda volontà politica autarchica e suicida dell’ex sindaco sen. Antonio Azzollini, si trova un po’ isolato.
Con la nuova amministrazione di centrosinistra del sindaco Paola Natalicchio il porto di Molfetta ha chiesto l’adesione all’Autorità portuale ed è probabile che l’iter venga accelerato, anche si i tempi di conclusione dei lavori del nuovo porto, appena liberato dal sequestro giudiziario, ma ancora in attesa dei fondi e della possibilità di messa in sicurezza, si prevedono ancora più lunghi.
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