Nunzio Fiorentini, la prematura scomparsa di un politico appassionato e di un fedele amante della città
Preziosissima figura
di riferimento per tutti
i compagni impegnati
al suo fianco nel diffondere
quei principi e valori
di sinistra dei quali è sempre
stato portatore e testimone.
Con queste parole
Sel Molfetta ha ricordato
Nunzio Fiorentini, 56
anni (era nato il 4 agosto
del 1955), medico e politico
molfettese, eletto presidente
di circolo nel primo
congresso di Sel Molfetta,
prematuramente scomparso
lo scorso 4 maggio.
«Ci sentiamo orfani di
una personalità capace di
trasmettere la sua grande
passione per la politica
e l’amore per la città
con quel suo stile inconfondibile,
pregno di sensibilità,
garbo, acume,
disponibilità e immancabile
ironia - il ricordo di
Sel Molfetta -. Come Consigliere
e Presidente del
Consiglio comunale, ha saputo
distinguersi per impegno
e correttezza, tanto
da suscitare stima e rispetto
anche negli avversari.
Nella vita professionale, in
politica come nello sport,
ha trasmesso come pochi la
sua ricchezza umana, rivolta
in modo particolare alle
giovani generazioni e alle
persone più umili, regalando
gesti e sorrisi che siamo
sicuri resteranno nei ricordi
e nei cuori dei tanti che lo
hann
o
conosciuto
».
Fiorentini aveva abbracciato
«con rinnovato
entusiasmo e grande generosità
» il progetto di ricostruzione
dell’area
di sinistra a
Molfetta, «mettendo
a disposizione
il suo
ricco bagaglio
di esperienza
derivante dalla
lunga militanza
socialista, le
sue profonde
radici culturali
e quel rapporto
di fiducia
con i cittadini
con l’idea di
dar vita a un
soggetto politico
in grado di
esprimere quegli
ideali in cui
ha sempre creduto
».
C o r d o g l i o
anche da parte
della società
Hockey Club
Molfetta. Fiorentini
era grande appassionato
di sport e aveva
presieduto anche la squadra
dell’Hockey Club Molfetta
per quasi 15 anni,
conseguendo significativi
risultati anche in campo
nazionale. La squadra, sotto
la sua guida, raggiunse
il traguardo della A1 nel
campionato 2006-2007. Del
resto, negli anni della sua
presidenza, aveva instaurato
con molti giocatori un
rapporto speciale, anche
perché era il medico di fiducia
di molti di loro.
Nonostante avesse lasciato
la guida dell’Hockey
Club, era ancora considerato
da molti addetti ai lavori
e appassionati di hockey
un punto di riferimento nel
panorama hockeistico molfettese.
Da semplice tifoso
e appassionato di questo
sport era sempre presente
sugli spalti del Pala Don
Sturzo.
Anche il Panathlon Club
di Molfetta ha ricordato
il dott. Fiorentini che «ha
dato il suo appassionato
e competente apporto di
idee e di entusiasmo, partecipando
attivamente all’attività
sociale» perché «le
finalità alla base dell’azione
del Panathlon, e cioè
l’affermazione degli ideali
sportivi e dei suoi valori
morali come strumento di
formazione della persona
e di amicizia tra gli uomini,
sono state anche le
linee direttrici del suo
impegno sportivo».
Infatti, Fiorentini è divenuto
membro del Panathlon
nel marzo 1998
con un passato di calciatore
di 2^ categoria, atleta
di mezzofondo nella
Landolfi, medico sportivo
nella società Molfetta Calcio
e membro della Giunta
Esecutiva della Lega Nazionale
di Hockey su pista.
«Il Panathlon s’inchina alla
memoria di un uomo che,
pur dotato di grande intelligenza,
notevole cultura e
vaste conoscenze, preferiva
relazionarsi nei rapporti
interpersonali con grande
rispetto, affabilità e semplicità
».
Molto affabile, il dott.
Fiorentini era un grande
amico di Quindici, abbonato
ed estimatore della prima
ora, prodigo di consigli
e suggerimenti nei suoi incontri
con il direttore Felice
de Sanctis. Di lui si
ricordano gli interventi in
Consiglio comunale, sempre
improntati alla risoluzione
dei problemi della
gente che, da medico, conosceva
bene. In molti casi
la sua mediazione è stata
determinante per superare
lo stallo che si era determinato
in alcune sedute su
provvedimenti importanti,
su cui si registravano posizioni
contrastanti.
La redazione di Quindici
e il suo direttore Felice de
Sanctis sono vicini alla famiglia
ed esprimono il loro
sincero cordoglio per una
persona di cui in tanti sentiranno
la mancanza.