Non piace Corso Dante a senso unico I commercianti: i molfettesi non sanno fare a meno dell’automobile
Sono passate tre settimane dell’adozione del senso unico su Corso Dante, alcune assemblee tra i commercianti delusi ed arrabbiati in loco e l’assessore al Marketing territoriali, Commercio, Economia del mare e dell’agro, Sicurezza e Protezione civile Pasquale Mancini sono state svolte, ma se ne prevedono delle altre. Ovviamente c’è da sottolineare che Corso Dante è collegato anche ad altre vie della città come via Tenente Ragno, via Sergio Pansini, via Vittorio Emanuele, via Domenico Picca e Largo Sant’Angelo e che il traffico è stato ridotto notevolmente. Ma come ha reagito la cittadinanza? Abbiamo sentito i pareri della gelateria franchising “Caruso”, situata nel mezzo tra i due plessi architettonici della chiesa del Purgatorio e la Cattedrale: “Sono un dipendente che viene da fuori Molfetta, ho notato però che ci sono problematiche inerenti ai parcheggi e penso che sia meglio ritornare come prima oppure aumentare la tolleranza almeno per quanto riguarda il ritiro dei prodotti”. Sulla stessa linea, ma con toni più polemici, è la posizione della fioraia, il cui plesso è situato dalla parte opposta nei pressi del bar storico Cin Cin Bar: “La clientela è diminuita notevolmente, sono arrabbiata! La gente di Molfetta non si sposta a piedi e chi viene fino qui ora? Ci hanno proposto in un’assemblea la messa in atto di una pista ciclabile per togliere ancora più posti auto, ma siamo seri? I problemi aumenterebbero ancora di più! Lottiamo quotidianamente contro l’Ipercoop Mongolfiera ora dobbiamo lottare anche contro la nostra amministrazione? Ci hanno proposto addirittura di adattare il design del locale e le merci ad uno standard di città turistica, ma come dovrei adattare le piante ed i fiori alla Molfetta turistica? Gli eventi positivi che si stanno svolgendo riguardano solo il food e noi? Lottiamo quotidianamente contro gli abusivi, ora quest’altra grana non ci voleva. Gli stessi cittadini che si riforniscono da me chiedono addirittura di uscire in strada con lo scontrino fiscale perché non trovano posto, è mai possibile? Sono d’accordo con l’evoluzione e il miglioramento della città ma perché io ci devo rimettere? Pensassero a problemi più seri come i vari fossi in via Gaetano Salvemini e il Lungomare Colonna che sta cadendo a pezzi!”. Più diplomatica l’opinione del titolare dello storico “Cin Cin Bar”: “Le assemblee si devono ancora riunire, hanno proposto parcheggi a spina di pesce aggiuntivi, tuttavia il mio parere è negativo, ho perso già il 30-40% della clientela”. Di tutt’altro avviso è il titolare del negozio per articoli di abbigliamento Sergio Tacchini, di fronte al Comitato Feste Patronali, “il mio parere è positivo, meno traffico, meno macchine, son contento!”, i clienti che guardano le vetrine danno anche il loro parere: Siamo contenti anche noi civili! Ora la strada è più vivibile ed è possibile farsi una passeggiata in centro!”. Inoltre il proprietario del “Beer Condicio” si mostra pronto a nuove proposte: “Sono sfavorevole al senso unico, infatti ho suggerito le seguenti iniziative: prima fornire più parcheggi poi attuarli; creare una ZTL a traffico limitato; fornire posti auto nella zona mercato ittico; fornire posti auto a spina di pesce sulla via Domenico Picca in modo da poter circolare meglio mentre confinare i posti auto dei residenti solo nei pressi della diga foranea, spero di essere utile alla mia città!”. Delusi e amareggiati i soci del Comitato Feste Patronali: “Avrebbero dovuto prima chiedere il permesso a noi cittadini e poi effettuare l’ordinanza del senso unico! Ma che fanno? Meno traffico, ma gli esercizi commerciali come fanno ad andare avanti? Il Panificio del Borgo butta pane ogni giorno, è mai possibile?” ed esortano anche a focalizzarsi sulla problematica del cimitero che versa in pessime condizioni e richiede costi troppo alti per un semplice cittadino che non trova pace nemmeno dopo morto.
Autore: Marina Francesca Altomare
