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Nino Sallustio precisa: “Guglielmo Minervini non si è candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico” “Il suo nome è stato avanzato da un gruppo di persone espressione della società civile”
30 agosto 2007

MOLFETTA - “Al momento non c'è nessuna candidatura di Guglielmo Minervini alla segreteria regionale del Partito Democratico”. Con queste parole Nino Sallustio, capogruppo in Consiglio Comunale della Margherita e da sempre molto vicino all'assessore regionale alla Trasparenza ed alla Cittadinanza Attiva, cerca di fare un po' di chiarezza nella ridda di voci vere o presunte che si sono diffuse nelle ultime ore in merito alla possibile “discesa in campo” di Guglielmo Minervini nella corsa alla guida, in Puglia, del nuovo soggetto politico che vedrà fondersi Margherita e Democratici di Sinistra. “Le notizie apparse oggi su molti organi di informazione locale e regionale sono in gran parte imprecise. Guglielmo Minervini non si è candidato alla guida del Pd, ma un gruppo di persone espressione in larga parte della società civile ha nelle ultime ore avanzato il suo nome per cercare di uscire da un impasse che, in Puglia, rischia di pregiudicare lo straordinario processo politico che, il prossimo 14 ottobre, vedrà, nel nostro Paese, la nascita di un soggetto politico riformista a vocazione maggioritaria. Non c'è nulla di più”. Sallustio si riferisce, evidentemente, alle polemiche che sono sorte intorno alla candidatura di Michele Emiliano, sindaco di Bari, che sembrava di gran lunga il grande favorito per la guida del Partito Democratico pugliese. Le cose, però, si sono complicate e sarebbero in molti (sia nei Ds che nella Margherita) ad avere avanzato delle riserve sul nome dell'ex magistrato, tanto che la stessa Margherita ha “schierato” anche il suo segretario regionale, Fabiano Amati. “La matassa si è effettivamente aggrovigliata – prosegue Sallustio – e Minervini non intende certo introdurre ulteriori elementi di confusione o entrare in competizione con i candidati che oggi sono sul tavolo. Un nutrito gruppo di persone (le stesse che hanno risposto all'appello del suo manifesto per il Partito Democratico, reso pubblico nei giorni scorsi), ha ritenuto che il suo impegno diretto potrebbe servire a chiarire il quadro ed a riportare la discussione, in vista dell'appuntamento del 14 ottobre, su un piano programmatico e di prospettiva politica, mentre oggi sembra limitata solo ad un mero scontro di nomi. In quest'ottica e solo in uno spirito collaborativo, credo che Minervini potrebbe pensare di intraprendere questa sfida, ma non certo per scontrarsi con Emiliano, Amati o altri esponenti di Ds e Margherita”. Insomma, Sallustio getta acqua sul fuoco e rimanda ogni decisione: “Solo tra qualche giorno se ne saprà qualcosa di più”. Ricordiamo che Guglielmo Minervini ha lanciato, nelle scorse settimane, il suo manifesto per il Partito Democratico, “Il Futuro ci convince” (scaricabile dal sito www.manifestoperlapuglia.blogspot.com) al quale hanno aderito diverse personalità del mondo delle professioni, delle associazioni e della cultura.
Autore: Giu. Cal.
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