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Nave da crociera fa tappa a Molfetta, ai turisti l'immagine di buche e sporcizia
22 maggio 2003

MOLFETTA – 21.5.2003 Insolita tappa della nave da crociera "Hebridean Spirit", con 70 turisti inglesi e americani nel porto di Molfetta. L'iniziativa è stata curata dalla Spamat nella speranza di accreditare anche una vocazione turistica al porto (ma la Spamat non si occupava del porto commerciale e non aveva sempre sostenuto che lo scalo locale non era adatto al turismo? ndr) I croceristi hanno incontrato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che ha dato loro il benvenuto: "Per Molfetta si tratta dell'apertura di un settore particolarmente importante per la città. Legare il flusso turistico, soprattutto straniero, alla città e alle sue bellezze architettoniche e culturali segna un importante filone economico. Vi auguro una buona permanenza e, soprattutto, spero che il tour sia per voi occasione per testimoniare le bellezze del nostro territorio. Siate vettori e promotori anche di Molfetta". Minervini ha poi consegnato al comandante della nave, Mark Dexter, una targa ricordo (nella foto). Il saluto agli ospiti stranieri è avvenuto alla presenza anche del Comandate del Compartimento marittimo di Molfetta, capotano di fregata, Frisone e dell'amministratore dell'agenzia marittima il cap. Totorizzo. Subito dopo è cominciato il tour per la città, una scelta valida ma non in questo momento: al posto del sindaco avremmo risparmiato ai turisti un giro evitando di mostrare sporcizia e buche (nella foto) presenti un po' dovunque, che certo non mostrano una bella immagine di Molfetta. Sarebbe opportuno, in vista di possibili altre visite e soprattutto nella vicinanza dell'estate, cominciare a rifare il look della città, non con le palme spelacchiate e i brutti cartelloni pubblicitari, ma con una seria pulizia e una nuova bitumazione di tutte le strade, veri biglietti da visita di una città, che vuole mostrare il proprio decoro ai forestieri, ma anche agli stessi cittadini, ormai esasperati anche da un traffico sempre più caotico e fuori controllo. Felice de Sanctis
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Ringrazio il sig. Ambrosini per la cortese replica, ma ribadisco il diritto di esprimere opinioni: fa parte del mio lavoro di giornalista libero, quale credo di essere, cosa che, peraltro, mi viene ampiamente riconosciuta (tranne dai fazioni e da qualche dilettante improvvisato presuntuoso e invidioso). Se avere opinioni è fare politica, allora faccio politica che, ricordo al sig. Ambrosini, vuol dire avere delle posizioni su determinate questioni ed esprimerle liberamente. Non faccio politica partitica, questo sì, altrimenti sarei un militante e mi candiderei da qualche parte. Certamente non sono neutrale, ma nel senso che dice lei. Del resto non faccio, né voglio fare l'arbitro, né l'estensore della Gazzetta Ufficiale o di un bollettino notarile. L'importante è essere onesti, come diceva Salvemini: "non si può chiedere agli storici e ai giornalisti di essere obiettivi, ma solo di essere onesti". L'obiettività, come ho ribadito più volte non esiste, perché ognuno valuta i fatti in modo soggettivo, attraverso la propria cultura, la propria personalità e sensibilità, il proprio modo di vedere, che, comunque, è soggettivo. Solo gli imbecilli o quelli che non hanno il coraggio di prendere posizione, parlano di oggettività. Oggettivo è solo chi è neutro, cioè uno che non è né maschio né femmina, né carne né pesce, un essere indefinito, insomma, quasi qualunquista. E in questi panni, sinceramente, non mi ci trovo. L'onestà è altra cosa ed è quella che cerco di praticare: dare spazio a tutti, anche a chi non la pensa come me, ma avere il diritto anche di criticare: un diritto che qualcuno oggi a Roma come a Molfetta, ci vuole togliere, negando la democrazia. Rispetto le opinioni degli altri, ma chiedo che siano rispettate le mie, soprattutto quando le esprimo attraverso il mio giornale: "Quindici" non è il bollettino dell'amministrazione comunale, nè viene pagato da essa o da chicchessia. Rispetto anche la sua opinione che ritiene Molfetta non priva di buche e sporcizie, io guardandomi intorno vedo solo buche e sporcizia (che ho anche fotografato). Lei forse non vive a Molfetta. In quanto alle città vicine, mi permetta ancora di dissentire: ho fatto il giro e ho visto pulizia e strade senza buche anche nei centri storici di Giovinazzo, Bisceglie, Trani ecc. Provi a farsi lei una passeggiata e vedrà la differenza: non hanno orrendi cartelli pubblicitari (per nascondere una realtà diversa), né brutte palme spelacchiate.


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