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Nasce la moda delle candidature su Facebook. L'ultima: Bepi Maralfa con una coalizione di centro a Molfetta Il gruppo, abbastanza eterogeneo, comprende Molfetta Viva, Udc, Pri, Italia Futura, e una lista civica onnicomprensiva
11 dicembre 2012

MOLFETTA – La politica ormai si fa su Facebook, e forse è anche un bene utilizzare il social network, strumento mezzo di comunicazione, per diffondere le proprie idee e ricevere commenti positivi e negativi dagli amici.
L’ultimo in ordine di tempo ad utilizzare Facebook è Bepi Maralfa (foto), avvocato penalista molfettese, con la passione per il jazz (ha una sua piccola band e suona la batteria): ha annunciato la sua candidatura della quale si parlava da tempo e “Quindici” ne aveva anticipato la discesa in campo.
Non si sapeva ancora con certezza per quale coalizione avrebbe gareggiato, ma ora il quadro è più chiaro, sarà il candidato sindaco di una delle due coalizioni di centro quella composta da Molfetta Viva (Ancona, Mezzina e altri), Udc, Pri, Italia futura (Montezemolo) e si parla anche di una lista civica brancaleone con persone fuoruscite dal Pdl che hanno governato con Azzollini e ora vogliono riciclarsi nella nuova tornata amministrativa.
Maralfa annuncia con queste parole la sua discesa in campo "penso di aver deciso di dare il mio modesto contributo, a livello molfettese le cose sono ben diverse da quelle nazionali". E aggiunge: “vorrei riuscire ad aggregare forze ed energie pulite che, tuttavia, per ragioni superiori e che ignoro, non riescono ad abbracciarsi fra loro... eppure sono così omologhe l'una con l'altra che guardandole dal di fuori e con obiettività, messe tutte insieme, sono esplosive per garantire a tutti una gestione specchiata della Pubblica Amministrazione... bene in queste ore, in questi giorni, darò tutto me stesso per riuscire ad unire in un abbraccio le migliori forze politiche e non, partitiche e non, religiose e non, intellettuali e non (benché tutte oneste e virtuose) per dare un esempio di rettitudine amministrativa, cioè di come si può stabilire un contatto diretto con i cittadini e la Città, senza necessariamente pretendere nulla e, soprattutto, senza intascare nulla”.
Difficilmente il Pd potrà convergere su Maralfa, soprattutto per la presenza di esponenti del Pri che hanno governato con Azzollini.
Ma la cosa più strana di questa eterogenea coalizione è la presenza dell’Udc di Pino Amato in rotta, anche giudiziaria, con la famiglia Maralfa, dopo le accuse (poi rivelatesi false con conseguente querela contro Amato), fatte dallo stesso consigliere Udc in una conferenza stampa contro il Pm di Trani, Giuseppe Maralfa e Giuseppe Amato, noto esponente politico, già vicesindaco della città, dichiarazioni rese successivamente alla condanna dello stesso Amato in primo grado, per presunto voto di scambio. Misteri della politica!
 
Il grande centro che stava nascendo si è così spaccato in due: dall’altra parte resta la Lista Emiliano di Lillino Di Gioia e Annalisa Altomare con candidato sindaco l’avv. Maurizio Altomare e Sel (Vendola) con Tommaso Minervini che appoggia anch’essa il candidato di Emiliano (salvo ripensamenti).
Il Partito Democratico si è dissociato subito da questi “miscugli” proponendo subito il suo candidato, il segretario del partito avv. Giovanni Abbattista, mentre Rifondazione comunista punta su Gianni Porta o Antonello Zaza.
Il Pd punta a creare una discontinuità con il passato e non vuole accettare personaggi che hanno governato con il centrodestra di Antonio Azzollini.
 
Il centrodestra, che in pratica si riconosce solo in Azzollini (non c’è un vero partito, ma solo un padrone come a Roma con Berlusconi), per il momento conferma Nicola Camporeale, ma non escludiamo un colpo a sorpresa del senatore che tira fuori dal cilindro un fedelissimo e getta a mare il povero Nicola, che sarebbe alla sua ennesima delusione e brutta figura. Ma il Pdl continua a perdere pezzi e difficilmente potrà vincere questa tornata elettorale. Troppi gli scontenti e i delusi da un’amministrazione che ha degradato la città di Molfetta ai livelli più bassi della sua storia.
 
Intanto prosegue l'attività di Molfetta Viva. Il neo movimento civico dopo aver raggiunto, in pochi giorni, le oltre 300 adesioni formali, ha stato nominato il
direttivo. Il ruolo di coordinatore è stato affidato ad Antonio Ancona; portavoce del gruppo è stato designato Giovanni Mezzina. Il responsabile amministrativo è Mauro Giancaspro, mentre Mauro de Bari si occuperà della tesoreria. Infine, toccherà a Leonardo Siragusa gestire l'area giovani e pari opportunità.
«Il nostro gruppo è in continua attività. Tra la gente c'è voglia di rinnovamento e di impegno serio e costruttivo - ha spiegato Antonio Ancona in un comunicato stampa -. Noi siamo pronti ad accogliere con entusiasmo le idee, le proposte e la voglia di fare di tutti coloro che vogliono contribuire a costruire un futuro migliore per la città; per questo la raccolta delle adesioni non si arresta, anzi, continua a ritmo sempre più serrato».
 
In margine a questo comunicato, desideriamo esprimere alcune opinioni per fare chiarezza e prendere le distanze da un certo modo di fare informazione.
All’interno di Molfetta Viva si candiderà (ora è certo) anche quel Corrado Germinario, nipote di Giovanni Mezzina, la cui discesa in campo Quindici aveva già annunciato, bruciando i tempi, in un articolo del 4 agosto e sul numero della rivista mensile in edicola a luglio-agosto. Ora anche questa candidatura a consigliere comunale è stata già annunciata in Facebook.
Lo stesso Germinario ha lasciato lo scorso mese la direzione di un altro giornale locale (come Quindici aveva previsto e ne aveva dato notizia). Proprio su questo foglio, nel numero di settembre un Germinario stizzito, non aveva gradito l’anticipazione ed era andato oltre attaccando, ingiustificatamente e slealmente, il redattore Marcello la Forgia e il direttore di “Quindici”, negando la sua candidatura («non lascio la poltrona»), forse per non litigare con il suo editore, ma, sornionamente, lasciando aperta una porta per il «servizio della città», involontariamente così confermando le indiscrezioni di “Quindici”. L’ufficializzazione della sua candidatura, da noi anticipata, è ora una conferma che avevamo visto giusto, con mesi di anticipo (basta guardarsi intorno e ascoltare per capire certe cose), malgrado qualche altro giornale on line (per farsi leggere) si sforzi di affermare che le notizie passino prima da lui.
Naturalmente Germinario, per la formazione ricevuta da altre scuole dove si pratica un’informazione sui generis e nella quale non ci riconosciamo, non ha gradito la nostra anticipazione e, solo per questo, senza motivo, ha scaricato la sua rabbia contro di noi con un articolo sull’altro foglio, articolo che oggi appare abbastanza venato di ipocrisia. Noi non abbiamo replicato, lasciando il giudizio all’opinione pubblica che ha rifiutato da tempo questo sistema di fare informazione. Oggi ci preme solo ricordare che avevamo avuto ragione e che la credibilità delle persone si misura con i fatti, non con le parole.
 
L’etica dell’informazione e del rispetto fra i colleghi è purtroppo sconosciuta in questa città, assistiamo alla diffusione di giornali gratuiti che non si misurano con il mercato, altrimenti nessuno li acquisterebbe, e malgrado la gratuità, molta gente li rifiuta lasciandoli accatastati nei bar e nelle edicole senza neanche guardarli, come è accaduto con i free press nazionali che hanno ormai chiuso i battenti. La qualità fa sempre la differenza.
Senza parlare di quei siti internet che, per essere visitati, non avendo argomenti, utilizzano immagini in stile escort berlusconiane.
Questi media, che tutto sono fuorché giornalismo, si avventurano, poi, in una presunta concorrenza agli altri giornali non scrivendo notizie, inchieste, approfondimenti, ma limitandosi a utilizzare furbescamente comunicati stampa ricevuti dall’esterno contenenti attacchi e insulti a “Quindici”. Noi non lo abbiamo mai fatto, non lo facciamo ora e non lo faremo mai: non è nostra abitudine, né nostro costume (apparteniamo ad un’altra scuola). Anche nei confronti di chi sparla di noi. Non ci nascondiamo dietro comunicati altrui: se dobbiamo criticare qualcuno, lo facciamo direttamente sottoscrivendo il nostro pensiero (non pensiamo per conto terzi), come dovrebbe essere costume di chi vuol fare informazione seria, corretta e di qualità.
La campagna elettorale si annuncia abbastanza vivace e combattiva, e qui si misurerà anche il ruolo dell’informazione locale e si farà la differenza.
 
In conclusione, ci fa comunque piacere che sullo scenario politico locale compaia questa nuova forza politica, sperando che punti realmente al rinnovamento e all’interesse dello sviluppo della città.
La gente saprà giudicare uomini e programmi e, se questi saranno validi, a questa nuova formazione non mancherà un meritato consenso.
 
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Caro Bepi, evidentemente,a torto, hai pensato che ci fosse malafede nel nostro articolo. In realtà, come è consuetudine di tutti i giornali anche nazionali, quando viene fuori una candidatura (la tua l'avevamo già annunciata in passato) nascono anche le indiscrezioni, le voci, le ipotesi. Fa parte del gioco politico e avviene dovunque. Anche noi abbiamo raccolto queste indiscrezioni (se dovessimo aspettare i comunicati ufficiali, non faremmo giornali, ma Gazzette ufficiali) che, a volte sono vere, altre volte sono ballon d'essai, messi in giro dagli stessi candidati per vedere l'effetto che fa e le possibili reazioni e magari poi decidere. Tanto a smentire c'è sempre tempo, poi «i giornalisti non sono credibili» (quella dei politici è ormai zero come riconosce la stessa opinione pubblica), secondo una vulgata diffusa soprattutto nel ventennio berlusconiano ad usum delphini. Non sarà il tuo caso, sicuramente. Ma l'articolo, a cui ne segue oggi un altro da parte del nostro Giacomo Pisani, era anche una critica a questo andazzo dell'annunciare le candidature via facebook. Chi si affida a questo sistema, che ritengo molto superficiale ed evanescente, deve anche accettarne le conseguenze. L'informazione politica è fatta di queste cose, per lo più prodotte dagli stessi politici. Ecco perché sul tuo profilo Facebook, ti avevo invitato a fare chiarezza. Tra l'altro, è inutile nasconderlo, la tua candidatura non può che farmi piacere, soprattutto se confrontata con altre ventilate in questi giorni e decisamente poco efficaci e che, per fortuna, sono cadute. Infine una precisazione al tuo post: non ci riconosciamo e non pratichiamo il gioco dell'informazione spazzatura, né diffondiamo «via etere fatti e circostanze la cui fonte propalante non è nè stabile nè nota ai soggetti interessati», come tu scrivi. Le indiscrezioni politiche sono altra cosa. Ma attribuire ai giornali e ai giornalisti la responsabilità del fatto che la città sia diventata bruttina (mi piace l'eufemismo, io avrei scritto decisamente brutta), mi sembra fuorviante e a rischio di deriva berlusconiana. In quanto all'affermazione che i tuoi commenti fossero stati “tappati” (anche qui gioca la deformazione professionale: ognuno ha la sua, naturalmente), ti rispondo che essa non risponde a verità per due motivi: 1) i post li ho letti sono ora e li ho subito inseriti in rete (mi auguro che tu, correttamente, quindi nessun “tappo” (non posso passare 24 ore davanti al computer, come ho detto più volte anche ad altri); 2) il mio collaboratore che evidentemente ha letto il tuo post, non avendo la certezza dell'autore (chiunque avrebbe potuto firmare Bepi Maralfa o Mario Monti: è già avvenuto in passato con un falso Massimo D'Alema e tu dovresti saperlo bene, avendomi difeso in tribunale in quella circostanza, quando era impossibile tecnicamente filtrare i commenti), ha preferito attendere una eventuale verifica del direttore (gli avvocati sono abituati a fare querele e avviare cause per diffamazione, anche interessate, con una facilità allarmante, come ho affermato più volte, stigmatizzando questo andazzo vergognoso). La verifica è stata anticipata dal tuo post su Facebook e quindi ho avuto la certezza dell'autore. Infine, un'annotazione: è quantomeno sospetto l'accanirsi contro “Quindici” e non contro altri siti internet che hanno pubblicato la notizia, senza aggiungere smentite o precisazioni, come sta facendo correttamente “Quindici”. Siti amici? Non ci interessa. Noi di Quindici siamo nel mirino e lo sappiamo: siamo scomodi, è difficile fare informazione libera in una città dove il giornalismo servile è diventato una regola e dove i politici berlusconiani e il loro codazzo, ha come regola quella di alterare la verità a favore della propaganda. E poi, il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare, lo ammoniva già il Manzoni. Sperando di aver contribuito a fare chiarezza (il bello degli uomini liberi è la capacità di parlare con franchezza, come abbiamo fatto entrambi correttamente), ti invio un caro e amichevole saluto. Come sempre. Felice de Sanctis


Caro Direttore, volevo confermarle che le notizie inserite nell'articolo pubblicato dal sito Molfettalive sono totalmente prive di fondamento.Il nostro Movimento, a tuttoggi, non hai mai incontrato forze politiche come l'UDC ed il PRI e le posso garantire che anche l'avv. Maralfa non ha avuto contatti con le stesse. Piuttosto mi sembra un tentativo di "qualcuno", che sta utilizzando i mass media locali per incrinare i rapporti fra i soggetti politici che stanno lavorando ad un nuovo progetto politico per la nostra Città. A tal proposito sarebbe più corretto attenersi ai comunicati ufficiali dei partiti o movimenti rispetto alle voci di corridoio ed ai post di facebook . In ogni caso le volevo testimoniare che la candidatura di Corrado Germinario all'interno del nostro Movimento si è concretizzata di recente e non nel mese di agosto visto che a quell'epoca il nostro progetto politico non aveva ancora visto la luce. E' però evidente che siete stati bravi nell'anticipare la notizia prima della sua "discesa in campo". Sono certo che "Molfetta Viva" sarà l'unico movimento nel panorama politico locale ad offrire diverse novità in tema di candidature con nomi al di sopra di ogni sospetto e con i requisiti richiesti dai nostri concittadini, come appunto Corrado Germinario ed altri valenti giovani. Purtroppo devo altresì constatare che in altri ambiti ritroviamo le stesse "facce stanche" della politica molfettese, le vecchie logiche di potere, ma sopratutto gli atteggiamenti di chi non vuole cambiare le sorti della nostra amata Molfetta, per conservare i posti di potere da tempo occupati con scaltrezza. Questo avviene sia a Destra che a Sinistra ed è proprio per questo che abbiamo intrapreso un percorso alternativo che condivideremo solo con chi avrà veramente voglia di rinnovare la nostra classe politica e proporre un Candidato Sindaco deciso al di fuori delle segreterie di partito o che faccia da semplice "prestanome".L'Avv. Maralfa ha di sicuro capacità e competenze per essere un ottimo Sindaco, forse per questo qualcuno, anche nel Centro-Sinistra sta osteggiando la sua candidatura. La ringrazio in anticipo per l'attenzione riservataci. Il coordinatore di "Molfetta Viva" Antonio Ancona





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