MOLFETTA – Non ci sono solo motopescherecci in disarmo a Molfetta, ma anche nuove imbarcazioni che prendono il mare, realizzate dai gloriosi cantieri molfettesi. Domenica mattina, con una cerimonia officiata dall’arcivescovo di Barletta, Trani, Bisceglie mons. Pichierro, alle ore 9,50 è scesa in mare l’imbarcazione POSEIDON, un moto peschereccio del Circondario marittimo di Trani, costruito nel Cantiere navale dei F.lli Gaetano e Luigi Salvemini di Giuseppe (già Cantiere “Alla Via”) di Molfetta.
L’imbarcazione, di proprietà dei fratelli Paolo, Ruggero e Domenico Castiglia, costruita in acciaio, dalla stazza di circa 43 t., lunga circa 22 m. e con un apparato di propulsione “BAUDOUIN” che eroga circa 600 hp, sarà adibita alla pesca a strascico.
La cerimonia ha visto un “padrino” d’eccezione: mons. Pichierro che, dopo la consueta benedizione della barca, dei marinai e dei famigliari che per l’occasione hanno presenziato all’evento, si è “cimentato” nel tradizionale rito beneaugurante della rottura della bottiglia di spumante, sulla prora della barca, subito prima del lancio in mare della stessa.
Salutata dagli applausi degli astanti e dal suono a festa della sirena, il peschereccio è scivolato maestosamente nel suo elemento naturale.
Quindici si associa agli auguri sinceri di “mare calmo e pesca abbondante” agli Armatori, ai marinai che si “affideranno” alla perizia e professionalità delle maestranze tutte del Cantiere che ha realizzato la costruzione, nel loro difficile e rischioso lavoro in mare.
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