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Molfetta, un lettore scrive a "Quindici": bello lo spettacolo di Bollani e De Holanda all'anfiteatro, ma il sindaco non è capace di fare una copertura per la pioggia
24 luglio 2012

MOLFETTA - Un lettore scrive a “Quindici” una sua considerazione sullo spettacolo della Camerata musicale barese la rassegna jazz “Notti di stelle” con Stefano Bollani e Hamilton De Holanda all’anfiteatro di Ponente di Molfetta.

«Uno spettacolo bellissimo, due artisti straordinari, una serata meravigliosa – dice il lettore -, ma a metà della serata la pioggia ha rischiato di rovinare lo spettacolo. Per fortuna il pubblico ha avuto la prontezza di spirito di correre sul palcoscenico, per ripararsi, circondando i musicisti che hanno dimostrato di gradire questo fuori programma, che ha fatto sentire loro il calore del pubblico.
Ma l’imprevisto pioggia mi ha fatto pensare ad un’altra inefficienza di quest’amministrazione di centrodestra retta dal sindaco-senatore Antonio Azzollini. Il bellissimo anfiteatro di Molfetta fu realizzato dalla giunta di centrosinistra del sindaco Guglielmo Minervini che ha donato alla città un’opera pubblica importante: dove sono quelle di Azzollini? I gazebo della frutta per dare un’aria di casbah tunisina?
E il sindaco Azzollini dopo tutto lo spreco di denaro pubblico che ha fatto (porto compreso) non è stato capace di realizzare almeno una copertura mobile all’anfiteatro, visto che ci sono anche le strutture portanti per farlo? Hanno ragione i ragazzi che protestano per la mancanza di un riferimento culturale a Molfetta. Al sindaco la cultura non interessa, basta fare qualche ammuina: le chiese, qualche restauro di statua e così via.
Quanto sarebbe costato coprire l’anfiteatro per renderlo fruibile anche nelle giornate di pioggia? Certamente meno dei gazebo della frutta senza garanzie sanitarie.
L’inefficienza e l’incapacità amministrativa e gestionale dipendono anche da queste cose, dalle scelte importanti, dal decoro del città ridotta a pattumiera anche col contributo dell’Asm. E poi qualche improvvisato assessore si inventa grandi cifre del turismo a Molfetta? E la sicurezza e gli altri problemi che “Quindici” ci racconta ogni giorno a dimostrazione del deterioramento della città sia dal punto di vista urbanistico (vi dice qualcosa l’operazione mani sulla città?) che da quello sociale e culturale.
Ma chi volete prendere in giro? andatevene a casa e farete la cosa migliore del vostro mandato politico».
 
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vorrei esprimere il mio disappunto per quanto sinora espresso dai vari commenti che trovo approssimativi e per certi versi sconcertanti. I gentili commentatori non hanno un briciolo di cognizione in materia di politiche culturali fino ad asserire persino che eventi quali quello di Bollani,grandissimo artista per carità, elevano l'animo degli strati sociali più bassi. Con quei prezzi di biglietto? Signori mei ma in che paese siete? La gente non riesce ad arrivare alla fine del mese! Parliamo di Patti Smith e Sting, meravigliosi concerti. A parte tutti gli ingressi omaggio distribuiti a pioggia, migliaia di persone hanno pagato biglietti notevolmente alti. Mi chiedo che motivi ci sono una volta esauriti i posti a sedere e incassato centinaia di migliai di euro, non lasciare la possibilità alla gente che non può permettersi il concerto di seguirlo con un maxischermo? Che bisogno c'è di mettere barriere e schermature di ogni tipo ? E' già penalizzante essere fuori! Chi vuole e può ci partecipa comunque. I contributi comunali a queste manifestazioni sono soldi pubblici. E'pur giusto far pagare , la cultura ha un prezzo, ma non quei costi. Molfetta è un'isola felice, evidentemente. Non c'è crisi e ci si può permettere il lusso di fare una stagione da splendidi con grossi nomi e costi da capogiro. C'è da capire però quanti sono i molfettesi, omaggi a parte, che riescono a partecipare a più di un evento. Oppure per compiacere organizzazioni importanti di fuori città e i tanti forestieri che vi partecipano organizziamo eventi civetta? Ed in ultimo, una considerazione sulla copertura all'anfiteatro. Sarebbe utilissima in estate in caso di maltempo, cosa non trascurabile: nessuno dei commentatori ha sinora valutato cosa significhi in termini economici uno spettacolo annullato per cattivo tempo. Inoltre si darebbe a Molfetta che non ha un teatro la possibilità di avere una struttura adeguata anche in inverno e far vivere la città con politiche culturali sensate tutto l'anno e non solo nel tempo delle cicale!




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