MOLFETTA - Un lettore scrive a “Quindici” una sua considerazione sullo spettacolo della Camerata musicale barese la rassegna jazz “Notti di stelle” con Stefano Bollani e Hamilton De Holanda all’anfiteatro di Ponente di Molfetta.
«Uno spettacolo bellissimo, due artisti straordinari, una serata meravigliosa – dice il lettore -, ma a metà della serata la pioggia ha rischiato di rovinare lo spettacolo. Per fortuna il pubblico ha avuto la prontezza di spirito di correre sul palcoscenico, per ripararsi, circondando i musicisti che hanno dimostrato di gradire questo fuori programma, che ha fatto sentire loro il calore del pubblico.
Ma l’imprevisto pioggia mi ha fatto pensare ad un’altra inefficienza di quest’amministrazione di centrodestra retta dal sindaco-senatore Antonio Azzollini. Il bellissimo anfiteatro di Molfetta fu realizzato dalla giunta di centrosinistra del sindaco Guglielmo Minervini che ha donato alla città un’opera pubblica importante: dove sono quelle di Azzollini? I gazebo della frutta per dare un’aria di casbah tunisina?
E il sindaco Azzollini dopo tutto lo spreco di denaro pubblico che ha fatto (porto compreso) non è stato capace di realizzare almeno una copertura mobile all’anfiteatro, visto che ci sono anche le strutture portanti per farlo? Hanno ragione i ragazzi che protestano per la mancanza di un riferimento culturale a Molfetta. Al sindaco la cultura non interessa, basta fare qualche ammuina: le chiese, qualche restauro di statua e così via.
Quanto sarebbe costato coprire l’anfiteatro per renderlo fruibile anche nelle giornate di pioggia? Certamente meno dei gazebo della frutta senza garanzie sanitarie.
L’inefficienza e l’incapacità amministrativa e gestionale dipendono anche da queste cose, dalle scelte importanti, dal decoro del città ridotta a pattumiera anche col contributo dell’Asm. E poi qualche improvvisato assessore si inventa grandi cifre del turismo a Molfetta? E la sicurezza e gli altri problemi che “Quindici” ci racconta ogni giorno a dimostrazione del deterioramento della città sia dal punto di vista urbanistico (vi dice qualcosa l’operazione mani sulla città?) che da quello sociale e culturale.
Ma chi volete prendere in giro? andatevene a casa e farete la cosa migliore del vostro mandato politico».
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