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Molfetta torna indietro, città sempre più sporca e confusa: traffico in tilt, semafori che non funzionano, mercati disordinati, illegalità diffusa; nomine all’Asm la farsa dell’amministrazione di destracentro che fa troppi debiti; scontro per la Muraglia; il pasticcio del regolamento edilizio sull’ultimo numero della rivista mensile “Quindici” ancora per pochi giorni in edicola
copertina di Mauro Germinario
06 dicembre 2017
MOLFETTA
- È in edicola ancora per pochi giorni il numero di novembre 2017 della rivista mensile “
Quindici
” che completa il quotidiano “
Quindici on line
”, con inchieste, approfondimenti, foto, proponendo contenuti non presenti nell’edizione on line (nella foto, la bella copertina “autunnale” di
Mauro Germinario
).
In primo piano una articolo di
Tommaso Gaudio
su una città sempre più in degrado: rifiuti, traffico, semafori, mercato del pesce e ineducazione.
Un altro articolo si occupa della tolleranza dell’immondizia e della resa dell’amministrazione comunale di
Tommaso Minervini
, agli incivili, liberi di sporcare la città. Abbandonate le sanzioni e le foto trappola. All’immondizia diffusa è dedicata anche la vignetta di
Michelangelo Manente
“Rifiuti, non vedo, non sento”.
L’atteso editoriale del direttore
Felice de Sanctis
ha come tema: “Sinistra, l’isola che non c’è” sulle contraddizioni e le divisioni della sinistra a Molfetta e in Italia. Mentre
Tommaso Gaudio
invita a non litigare per non far tornare le destre al governo.
Nelle pagine di politica troviamo: Nomine all’Asm, nuova farsa dell’amministrazione ciambotto con la consueta rubrica di
Petrus Caput Hurso
“Scherziamoci su” dal titolo Curri-culum.
Non poteva mancare un’inchiesta sulla Muraglia del centro storico e scontro cittadini – residenti. Riportiamo le ragioni delle due parti e la petizione per la revoca dell’ordinanza che fissa gli orari di chiusura.
Altro argomento di politica riguarda la destra che accusa il sindaco: troppi debiti, come in passato. Mentre il Pd diviso sancisce una falsa unità ed elegge segretaria
Erika Cormio
.
Interessante l’intervista di
Isabella de Pinto
sul pasticcio del regolamento edilizio. L’ex assessore
Rosalba Gadaleta
: troppi errori.
La sinistra accusa: edilizia e ospedale, l’amministrazione Minervini fa solo confusione, rinvii e pasticci.
Nelle pagine di cronaca troviamo una notizia sconcertante: Processo Minuto Pesce, l’avvocato del Comune “dimentica” di costituirsi parte civile e i danni li pagano i cittadini.
Angelica Vecchio
approfondisce la novità del Social market solidale, realizzato da Azione Cattolica e Rotary Club.
Venti anni sul mare: riconoscimento ai marittimi molfettesi: i nomi dei premiati.
Nelle pagine della cultura
Marco Ignazio de Santis
ci parla di Don Francesco Samarelli, archeologo e soldato, mentre
Corrado Pappagallo
si sofferma sugli eroi molfettesi sconosciuti della Marina borbonica.
Non poteva mancare l’articolo sulle celebrazioni per i 60 anni della morte di Gaetano Salvemini “nostro contemporaneo” scritto da
Maddalena de Fazio
, mentre
Marina Francesca Altomare
intervista l’anziana maestra
Antonia Spadavecchia
che rende nota una lauda duecentesca inedita in volgare su San Nicola, che nel prossimo numero della rivista, in edicola il 15 dicembre, pubblicheremo integralmente.
Perché non sono un delinquente, lo scrittore
Nicola Schingaro
a confronto con gli studenti dell’IISS Ferraris Montalcini sul suo ultimo libro. L’articolo è di
Angela Giancaspro
e
Clara Spagnoletta
.
Gianni Antonio Palumbo
recensisce l’ultimò libro di
Ada de Judicibus Lisena
con la copertina della nostra apprezzata collaboratrice
Marisa Carabellese
: Omaggio a Molfetta nel centenario dell’Università popolare molfettese.
Laura Bienna
si sofferma sull’importante riconoscimento all’Orchestra Filarmonica Pugliese invitata a suonare in Cina. E, sempre in tema musicale, vi parliamo del successo del Premio internazionale di pianoforte e musica da camera “Luigi Capotorti” con i nomi e le foto dei partecipanti il giorno della premiazione.
Sara Fiumefreddo
vi racconta l’esperienza dell’Erasmus Plus di InCo di due danesi a Molfetta.
Daniela Bufo
ci parla della simpatica e interessante conversazione del giornalista economico della “Gazzetta del Mezzogiorno”
Felice de Sanctis
, direttore di “Quindici” con lo scrittore
Lino Patruno
, ospite dell’Associazione culturale “Il Salotto” per presentare il suo ultimo libro “Il meglio Sud”.
Gli anni di Tangentopoli nel libro “La resa dei conti” di
Nicola Mascellaro
che racconta un Paese difficile da cambiare di
Daniela Bufo
.
Beatrice Trogu
ha seguito la conferenza di
Magdi Allam
che sostiene l’inesistenza di un Islam moderato, perché per lo scrittore esiste solo l’Islam violento. Segue una nota di
Felice de Sanctis
che considera l’invito di questo personaggio controverso e discutibile, un’offesa a
don Tonino Bello
.
Roberto Squeo
allievo del corso triennale di giornalismo dei Licei Classico e Scientifico tenuto dal direttore di “Quindici” Felice de Sanctis nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro propone una riflessione sulla soppressione delle emozioni umane del nostro tempo. Sempre in tema,
Sara Fiumefreddo
ci parla del futuro della “gioventù del risparmio”, la superficialità di questa generazione.
Tommaso Regina
che ha guidato la delegazione molfettese alla maratona di New York ci racconta in prima persona e con le foto questa esaltante esperienza.
Infine le pagine di sport dedicate in massima parte al tennistavolo e le consuete rubriche: la ricetta dello chef
Nicola Modugno
e quella naturalistica di
Raffaele Annese
.
“Quindici” quello che gli altri non dicono”.
Insomma il numero in edicola, come sempre, si presenta ricco di contenuti e temi interessanti con tanti nuovi argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.
“Quindici” giornalismo verità e qualità. “Quindici”: la rivista che si sceglie in edicola.
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Ludovico il Biondo
15 Dicembre 2017 alle ore 04:27:57
Ma....che cos''è una maggioranza? La maggioranza è la via migliore perché è visibile e ha la forza di farsi obbedire. Tuttavia è l’opinione dei meno competenti. (Blaise Pascal)
Rispondi
Professor Occultis
14 Dicembre 2017 alle ore 04:34:27
Sono questi le problematiche della democrazia, democrazia dei numeri, della maggioranza. Ma..... che cos''è una minoranza? I più grandi eroi di questa terra sono stati una minoranza. Non esiste privilegio sociale, politico o religioso di cui godiamo oggi che non sia stato conquistato con le lacrime, il sangue e le pazienti sofferenze della minoranza. E'' la minoranza che è stata sempre all''avanguardia di ogni conflitto morale e che ha conseguito tutto quello che c''è di nobile nella storia del mondo.
Rispondi
Displaced Person
14 Dicembre 2017 alle ore 04:22:55
Molfetta città incivile, barbari, ammalati e quant''altro? Forse niente di tutto questo. Il genere umano appartiene al regno animale, ma in molte persone si vede più che in altre.
Rispondi
Il sorbettiere
14 Dicembre 2017 alle ore 04:16:30
Le elezioni sono vinte da coloro che ottengono una maggioranza, ma le maggioranze non sono omogenee. Tutte le maggioranze sono composte da minoranze incompatibili. Il miracolo della democrazie è che milioni di persone spinte da vari motivi possono fare la stessa scelta.
Rispondi
Vecchio Scarpone
08 Dicembre 2017 alle ore 08:52:38
Alla sig.ra/na Fiumefreddo, vorrei solo sottolineare che, da discutere, non è questa o l''ultima generazione da definire "gioventù del risparmio", bensì quella dei loro genitori, una generazione distratta e superficiale su tutto, (s''intende sempre la non generalizzazione, così come per la nuova generazione) personalmente definita "la generazione melassata televisiva", cattivi maestri per i loro stessi figli. Molti anni fa, sempre colpevolizzando la nuova generazione sui male della società, un giovane ebbe a dire con molto senso di verità: "Dateci dei genitori migliori, avrete una generazione migliore". Un grido disperato non ascoltato, si proseguì sulla stessa strada dei "cattivi maestri" tutt''ora primi attori educativi.
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Solimin l'altro dell'altro, il Muezzin
08 Dicembre 2017 alle ore 02:46:35
Condivido e sottoscrivo "fan fan la tulipe". Non credo e non voglio credere che, persone "normali", si mettono in macchina con le pattumiere e vanno oltre il cimitero per scaricarle, o lungo i marciapiedi, o dove vediamo quello che accade tutti i giorni, solo per disaccordo o per dispetto e ripicca contro la differenziata e una parte politica. Sono invece convinto, certo, questa è gente "AMMALATA" di una qualche malattia sconosciuta, così come quelli che lasciano le cacche dei loro amici a 4 zampe su strade e marciapiedi. Non si tratta di inciviltà, barbaria e quant''altro, qui trattasi di "VERI AMMALATI", di cosa non sono io a dirlo, non sono un medico ma, si dovrebbe prenderne uno di questi "poveri disgraziati", visitarlo e controllarlo con tutte le modalità che la medicina contemporanea offre. Ci saranno sorprese.
Rispondi
Fan Fan La Tulipe
07 Dicembre 2017 alle ore 02:43:02
Molfetta torna indietro? Non era "Pietro torna indietro"? Come cambia il mondo, abitudini, usi e costumi, usanze, vita e morte, gioie e dolori, amore e odio, detti e aforismi, si ha l''impressione di vivere in un mondo sottosopra, gente con la testa per terra e le gambe in aria, camminando tutti a ritroso come gamberi. Questo accade a Molfetta, sembra di vedere un film a ritroso, ci ritroveremo a vivere nelle caverne di questo passo, siamo anche fortunati ad avere un sito come il Pulo dove rifugiarci alla fine del viaggio, roba da matti o da ammalati chissà di quale strana malattia, perché di malattia dovrebbe trattarsi l''incivile e barbaro comportamento di tanti molfettesi a riguardo della raccolta differenziata e il possesso di cani portati in giro e in largo, senza pulire dove i fedeli amici loro fanno pipì e cacche. Quale altro motivo potrebbe essere se non un qualcosa di "orrendo" che sta accadendo nei loro cervelli, se questi poi ci sono, personalmente ho i miei dubbi. La parola passa agli esperti, tecnici, dottori e professori in malattie cerebrali. Sarà vero che l''usanza errata che si fa della tecnologia a tutti i livelli, porta alla pazzia?
Rispondi
Achille, dal tallone farfallone
06 Dicembre 2017 alle ore 08:53:59
Uè, uè, uè uè ecche è, dipingete Molfetta come fosse la Sodoma e Gomorra dell''era digitale, per la ricchezza pro capite e a chi capita e non capita, anche con il capital!! Magari una Babilonia, questa si posso accettarla.....ecco, Molfetta è la Babilonia dell''era digitale, così diceva quel tale e senza ditale, così si bucava i polpastrelli poi, alla fine quando oramai erano tutti bucherellati, incominciò a infilarsi il ditale come una maestra di cucito e, come dice il vecchio adagio popolare: "chi tardi arriva male alloggia e senza ditale".
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