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Molfetta: sulla visita del console tedesco, replica dell'Antiracket. Le considerazioni di "Quindici"
23 ottobre 2010

MOLFETTA - Il presidente dell’Associazione provinciale antiracket, Renato De Scisciolo ha inviato a “Quindici” una cortese replica, che volentieri ospitiamo, all’articolo e al corsivo sulla visita a Molfetta del console generale di Germania, Christian Much (nella foto)sulla situazione della mafia in Puglia:

 «L'incontro richiesto all'Associazione Antiracket dal Console Generale di
Germania, sig. Much, è nato dalla volontà del Diplomatico di approfondire la conoscenza della situazione della criminalità organizzata in Puglia.
Si è trattato di una disamina molto approfondita che ha spaziato dal Gargano sino al Salento, essendo la sede antiracket di Molfetta divenuta ormai sede regionale del movimento, presieduta da un componente del direttivo nazionale della F.A.I.
Non si è trattato, egregio Direttore, di un incontro finalizzato alla promozione del territorio né di una fiera del turismo molfettese. Un incontro tecnico, al quale il Comune di Molfetta è stato invitato a partecipare nelle vesti di padrone di casa e per il rispetto istituzionale che è dovuto ad un Diplomatico in visita nella nostra città.
La disamina che il Suo giornalista ha effettuato ed il susseguente corsivo non rispondono alla realtà, per la semplice ragione che innanzitutto il Suo
giornalista non ha partecipato all'incontro ma solo alla conferenza stampa; in secondo luogo non ha ritenuto di formulare alcuna domanda al Console. Al termine della conferenza stampa, infatti, è stato chiesto a tutti se ci fossero domande e, dopo un lungo silenzio, l'incontro è stato sciolto.
La troupe di una web tv, invece, volendo approfondire la tematica, ha
intervistato il Console ed un rappresentante dell'Associazione. Se il Suo
giornalista aveva bisogno di approfondimenti, sarebbe stato sufficiente
chiederli.
Ad ogni buon conto, la situazione criminale molfettese non è stata oggetto
dell'incontro, se non in un brevissimo passaggio; del resto, il Console era
interessato a conoscere la situazione della criminalità in Puglia, non della
microcriminalità a Molfetta.
Senza voler sminuire l'importanza che ciascun episodio delinquenziale riveste, quel che accade quotidianamente a Molfetta non è sicuramente sintomatico di una situazione di compromissione dell'ordine pubblico. I reati predatori, con l'aumento degli squilibri sociali ed economici è destinato ad aumentare, come è già accaduto in tutti i territori.
Se poi codesta spett.le Redazione è a conoscenza di notizie diverse da quelle che centinaia di imprenditori comunicano alla nostra associazione, sarà opportuno che, anziché tenerle per sé, le comunichi alle forze dell'ordine, aiutando così le indagini.
L'Associazione Antiracket, per il ruolo che è chiamata a rivestire, può occuparsi solo di fatti concreti, lasciando la polemica politica a coloro che sono deputati ad agitarla.
Un'ultima notazione circa i tempi di attesa della stampa: la richiesta di un
colloquio a porte chiuse è stata formulata dal Console al momento del Suo
arrivo a Molfetta, chiedendoci di consentirne l'accesso solo in un secondo
momento. Ci spiace per l'inconveniente, ma non è dipeso da nostra volontà. Distinti saluti
Renato De Scisciolo».
 
Ringraziamo il presidente dell’Associazione Antiracket Renato De Scisciolo per la risposta garbata (di questi tempi è una virtù rara) che ha dato all’articolo e al corsivo di Quindici sulla visita del console tedesco Christian Much.
Chiarito che il ritardo è da attribuire ad imprevisto o a un difetto di comunicazione tra lo stesso diplomatico e gli organizzatori, ci preme sottolineare alcune cose.
L’assenza di domande dei giornalisti al console è probabilmente dovuta alla mancata conoscenza dei temi affrontati nell’incontro, a causa della scelta di tenerlo a porte chiuse. Tra l’altro, considerata la pazienza avuta dai cronisti (“Quindici” aveva scelto di inviare due collaboratori, uno dei quali ha lasciato la sede dell’incontro dopo 45 minuti di attesa, essendogli stati affidati dalla direzione anche altri incarichi) per un appuntamento fissato all’ora di pranzo e tirato per oltre un’ora, era naturale che gli stessi giornalisti, che avrebbero potuto andare via prima, abbiano scelto di non rivolgere domande, soprattutto di fronte ad una sintetica informazione sui contenuti del lungo incontro.
Ma la scelta di non rivolgere domande è dovuta, almeno per quanto riguarda Quindici, a una protesta per la situazione venutasi a creare a causa di una conferenza stampa convocata ad un’ora insolita, le 14, e poi slittata fino alle 15.30, con una lunga anticamera.
Ribadiamo che, pur comprendendo le ragioni del console, c’è stato un difetto di organizzazione, sia da parte dell’Associazione antiracket per non aver concordato in precedenza le modalità dell’incontro, per poi decidere di invitare la stampa un’ora dopo, sia da parte del console Much che ha mancato di rispetto ai giornalisti, espressamente invitati: il proverbiale perfezionismo tedesco questa volta ha lasciato un po’ a desiderare...
 
Per quanto riguarda la situazione della criminalità a Molfetta, il presidente De Scisciolo ci permetterà democraticamente di non condividere la sua valutazione.
Intanto il fenomeno di microcriminalità esiste e non si può negare o nascondere: nessuno ha parlato, però, di “compromissione dell’ordine pubblico”, ma di allarme sicurezza e di paura dei cittadini. Due fenomeni che non possono essere certo sottovalutati, soprattutto alla luce di mancate spiegazioni da parte degli organi inquirenti. Che poi il presidente dell’antiracket consideri normale l’aumento delle rapine e, anzi, preveda un incremento delle stesse, è un fatto che non lascia tranquilli.
Ciò che maggiormente colpisce l’opinione pubblica, è il fatto che una città come Molfetta, che, a differenza di altri territori (come li definisce lei) raramente è investita da episodi di criminalità, ora si stia uniformando alle altre città. Un fatto naturale, da accettare passivamente? Se ciò è normale e non oggetto di preoccupazione, lo lasciamo giudicare ai lettori, ricordando che il fenomeno della droga e della criminalità ad essa connessa, verificatosi negli anni ’90 trasformando Molfetta nel supermarket pugliese dello spaccio di stupefacenti, cominciò proprio con episodi di microcriminalità, i cui autori sono poi cresciuti divenendo delinquenti “professionisti”. E, anche all’epoca, il fenomeno fu sottovalutato.
Ma soprattutto ci chiediamo: come mai del fenomeno degli incendi notturni di autovetture non venga data alcuna spiegazione? Come lo spiega lei? Autocombustione? Sarebbe ridicolo. Vandalismo? Improbabile, altrimenti gli autori sarebbero già stati individuati e arrestati, come è avvenuto in passato. Avvertimenti e minacce? Più probabile e lei, grazie alla sua esperienza, ce lo dovrebbe insegnare.
In quanto alla mancata comunicazione di minacce da parte degli imprenditori (ma anche di professionisti e commercianti) non crede che questo silenzio sia dovuto alla paura? Riteniamo che lei abbia sufficiente esperienza per valutarlo.
 
Infine, compito di un organo di informazione è quello di dare le notizie, di esprimere opinioni, di fare valutazioni, di interpretare i fenomeni sociali, non quello di sostituirsi alle forze dell’ordine e alla magistratura. Ognuno deve fare il suo mestiere, noi lo facciamo liberamente con onestà intellettuale soprattutto verso i nostri lettori, senza vincoli politici e, per fortuna, nemmeno economici, abbiamo le nostre opinioni e le esprimiamo liberamente, anche con la critica, che può non piacere, ma è il sale della democrazia. Ma altri cercano di fare impropriamente il nostro mestiere e questo non ci sembra corretto.
Cordiali saluti
Felice de Sanctis
Direttore di Quindici
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1 - Luna di Febbraio: Luna Casta o Immacolata – eliminare ciò che è vecchio e inutile, nuovi progetti. Ha il potere della purezza, dell'innocenza e della gioia, la Luna Immacolata fa venire voglia di ridire, e di divertirsi. Ci offre l'opportunità di eliminare ciò che è vecchio e inutile e segna un nuovo capitolo della vita. -Luna di Marzo: Luna del seme – affrontare il nuovo, guardarsi dentro e verso il futuro. Madre Terra inizia a risvegliarsi, la neve si scioglie e la Primavera è arrivata e l'energia di questa Luna ci consigli di dissodare il giardino spirituale e a coltivarlo. –Luna di Aprile: Luna della Lepre - portare a termine i progetti, essere produttivi. La terra è fertile, iI prati e i campi inverdiscono e nei campi i fiori sbocciano ed è tempo per gli animali di crescere e prosperare. La Luna della Lepre ci fa essere produttivi, portare a termine i progetti. -Luna di Maggio: Luna della Coppia – l'amore è la leva che muove il mondo, ringraziare il Dio e la Dea. Onora il matrimonio della Signora e del Signore, la passione si riflette in ogni parte, i fiori sbocciano, i venti e le piogge primaverili si quietano i cieli azzurri e il Sole lucente. L'energia di questa Luna offre un momento propizio per portare a termine i progetti e l'amore entra in gioco, questa è una delle Lune più potenti dell'anno per la strega. -Luna di Giugno: Luna del miele – cambiamento individuale, rinnovamento. La Luna annuncia la fine della fertilità e l'inizio della nuova vita, gli animali partoriscono le farfalle e le cicale prendono il volo, ed è il tempo della dedizione, del nutrimento e della trasformazione -Luna di Luglio: Luna dei prati – raccogliere le erbe per l'inverno, curare le piante. Questa Luna indica il periodo in cui le erbe sono potentissime, pieni di fiore e frutti, il caldo estivo è arrivato ed anche il periodo di magia.
2 - Luna d'Agosto: Luna del Raccolto – ringraziare per il raccolto avuto, per i progetti realizzati. Luna è legata al raccolto, alla mietitura, annuncia la maturazione dei cereali, molto importante per la strega poiché nel suo nucleo cela i misteri e i cicli di vita, morta e rinascita. – Luna di Settembre: Luna della vendemmia – rilassare il corpo, guardarsi dentro e seguire l'intuito. Luna chiamata del Vino o della Vendemmia, in questo periodo gli antichi credevano che avesse il potere di metterli in contato con il Sé Divino ed è per questo che la Luna della Vendemmia è una celebrazione dello spirito. – Luna di Ottobre: Luna di sangue – ringraziare il mondo vegetale e animale per i doni concessi. La luna diventa piena nel periodo in cui si apre la stagione della caccia e come cacciatori, ci assumiamo la responsabilità della vita che raccogliamo. – Luna di Novembre: Luna della neve – rilassiamo la mente e il corpo, come la Madre Terra. Luna indica la luce ormai è in declino, e annuncia l'arrivo dei mesi più bui dell'anno, la madre Terra è stanca e si prepara a un lungo riposo e con lei tutta la Natura. La neve ricopre la terra fornendo una coltre protettiva. –Luna di Dicembre: Luna di quercia – onoriamo il Dio, la quercia difatti è il simbolo maschile. La quercia rappresenta il flusso naturale tra il mondo fisico e spirituale, il Re della Quercia si insedia nel giorno del solstizio d'inverno. -Luna blu: tredicesima Luna, 2 lune piene nello stesso mese, e quando nello stesso mese solare cadono due lune piene la blue moon è la seconda luna piena. - Alla prossima. Saluti.


Luna - E guardo il mondo da un oblò mi annoio un po', passo le notti a camminare dentro un metrò, sembro uscito da un romanzo giallo, ma cambierò, si cambierò. Gettando arance da un balcone così non va, tiro due calci ad un pallone e poi chissà non sono ancora diventato matto, qualcosa farò, ma adesso no Luna! Luna non mostri solamente la tua parte migliore stai benissimo da sola sai cos'è l'amore e credi solo nelle stelle, mangi troppo caramelle, Luna! Luna ti ho visto dappertutto anche in fondo al mare, ma io lo so che dopo un po' ti stanchi di girare, restiamo insieme questa notte, mi hai detto no troppe volte. E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po' se sono triste mi travesto come Pierrot, poi salgo sopra i tetti e grido al vento: guarda che anch'io ho fatto a pugni con Dio. Ho mille libri sotto il letto, non leggo più, ho mille sogni in un cassetto non lo apro più parlo da solo e mi confondo e penso che in fondo sì, sto bene così, Luna! Luna tu parli solamente a chi è innamorato chissà quante canzoni ti hanno già dedicato, ma io non sono come gli altri per te ho progetti più importanti, Luna! Luna non essere arrabbiata, dai non fare la scema. Il mondo è piccolo se visto da un'altalena, sei troppo bella per sbagliare, solo tu mi sai capire, Luna. E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po, a mezzanotte puoi trovarmi vicino a un juke-box, poi sopra i muri scivo in latino, evviva le donne, evviva il buon vino. Son pieno di contraddizioni che male c'è, adoro le complicazioni fanno per me non metterò la testa a posto mai, a maggio vedrai che mi sposerai, Luna! Luna non dirmi che a quest'ora tu devi già scappare bussiamo insieme ad ogni porta, se sembra sciocco cosa importa, Luna! Luna che cosa vuoi che dica, non so recitare, ti posso offrire solo un fiore e poi portarti a ballare, vedrai saremo un po' felici e forse molto più che amici, Luna!

Erasi già divulgata per la città la venuta del cavaliere dalla Bianca Luna, e il viceré aveva già ricevuto l'avviso ch'egli stava a parlamento con don Chisciotte della Mancia. Giudicando il viceré che fosse questa qualche nuova ventura ordita da don Antonio Moreno o da qualche altro gentiluomo, recossi tosto alla spiaggia unitamente a don Antonio ed a molti cavalieri, e vi giunse appunto all'istante in cui don Chisciotte, volte le redini a Ronzinante, stava per prendere quel campo che gli si rendeva necessario. Vedendoli allora il viceré tutti e due in atto di volersi affrontare, si frappose e domandò loro per qual causa si fossero mossi a sì improvvisa battaglia. Rispose il cavaliere dalla Bianca Luna che trattavasi di precedenza di bellezza, e brevemente disse le cose medesime esposte prima a don Chisciotte, con l'accettazione della disfida, fatta da ambe le parti. Accostossi il viceré a don Antonio e con voce sommessa gli chiese se sapesse egli chi fosse quel cavaliere dalla Bianca Luna, e se si trattasse di qualche burla per togliersi spasso di don Chisciotte. Espose don Antonio che né sapeva chi colui fosse, né se quella disfida si facesse davvero o da giuoco. Questa risposta tenne perplesso il viceré se dovesse lasciar correre o impedire la zuffa; ma persuaso in cuor suo che fosse cosa da scherzo, si appartò dicendo: — Signori cavalieri, se qua non vi è altro rimedio che confessare o morire, ed il signor don Chisciotte se ne sta nel suo tredici, e vossignoria dalla Bianca Luna, nel suo quattordici, alla buon'ora; si battano e si rompano la testa.»

Il bello di questo stupendo “QUINDICI” on line: i fuori tema interessanti dei suoi forumisti. La LUNA. Si capisce che poco conosciamo di questa nostra "compagna" celeste. Fin dagli albori della civiltà la Luna, che nell'arco di ventinove giorni nasce, cresce, decresce e muore, è stata associata all'idea della vita e della morte, e quindi al concetto di fertilità. All'influenza della Luna la cultura popolare prima e l'astrologia poi hanno associato una vastità di fenomeni molto diversi tra loro ma tutti in qualche modo legati al concetto di “riempimento” in Luna crescente e di “svuotamento” in Luna calante. Secondo quest'ottica alle fasi lunari si accompagnano numerosi fenomeni naturali, come: l'aumento e la diminuzione della grandezza delle ostriche e dei ricci di mare, del fegato dei topi, degli occhi dei gatti, il ciclo mestruale delle donne; i giorni di Luna crescente determinerebbero il periodo più opportuno per tutte le operazioni di agricoltura e di giardinaggio che favoriscano la crescita e la fioritura di piante e germogli. Si dice anche che questo è il momento migliore per procedere all'imbottigliatura del vino. Unghie e capelli tagliati in questi stessi giorni ricrescono più in fretta (i giorni di Luna calante sono invece più indicati per procedere al taglio degli alberi e tutte le attività agricole che richiedono che la pianta sia in fase di riposo vegetativo). Il mal di Luna (chiamato un tempo licantropia e oggi epilessia) e il sonnambulismo sarebbero favoriti dalla Luna piena. Durante la Luna nuova invece, una credenza molto radicata vuole che siano favorite le nascite. La scienza è riuscita a dimostrare una reale associazione tra la Luna e alcuni fenomeni solo nel caso delle maree; si è poi occupata poco di verificare se vi sia qualche altro fondamento scientifico alla base di altre credenze. – “Non dovremmo smettere di esplorare, e alla fine delle nostre esplorazioni arriveremo là donde partimmo come a un luogo sconosciuto". T.S.Eliot -




Avvincente "botta e risposta" fra il Presidente De Scisciolo ed il direttore de Sanctis! Bene. Avrei qualche considerazione da fare: - "ordine pubblico non compromesso" afferma De Scisciolo. Non so quale sia il livello di guardia ( secondo la metrologia dell'Associazione anti racket) per far sì che sia giudicata COMPROMESSA la situazione sicurezza di una Città. Noto però che a Molfetta - proprio per parlare de reati che potrebbero interessare l'Associazione - ci sono stati, nell'ultimo anno, tre rapine ad un Market in zona ponente e forse quattro (mi scuso se non ho azzeccato il numero esatto) ad uno in zona levante. Una media di circa un atto ogni mese e qualcosa. Questo per quanto riguarda le sole "azioni" che secondo me (profano) potrebbero configurare atti di intimidazione e conseguente poi richiesta di "pizzo". Il tutto, senza voler entrare nel merito di tutti gli altri atti di vessazione e di violazione delle leggi che ricadono, praticamente ogni giorno sotto i nostri occhi: perpetrati da pochi, in danno dei più. Egregio sig. de Scisciolo, come la definisce una situazione del genere? "I reati predatorii", secondo Lei sono destinati ad aumentare! allora stiamo freschi!!! Per favore, ci dà un'indicazione sommaria e sintetica sul livello di allarme che fa scattare delle reazioni istituzionali? Sa, perché noi poveri Cittadini, vorremmo capire anche ...quando dobbiamo incominciare a preoccuparci. Badi bene, stimato Dottore, non ho minimamente toccato l'argomento dell'organizzazione dell'incontro, ma sto cercando di porLe solo dei quesiti attinenti l'attività di codesta Associazione.


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