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Molfetta Social Forum domani in piazza per la liberazione delle due Simona
17 settembre 2004

MOLFETTA – 17.9.2004 Anche a Molfetta il Social Forum scende in piazza per la libertà degli ostaggi in Iraq e per la libertà del popolo irakeno. Domani sabato, alle ore 9, da Piazza Aldo Moro partirà un corteo che percorrerà il Corso Umberto per arrivare in Villa Comunale, dove ci sarà un incontro con rappresentanti della comunità islamica. Gli organizzatori invitano la cittadinanza ad una “partecipazione massiccia che darebbe ancora una volta un significato in più alla città che è stata di Don Tonino Bello e che si fregia di città della pace”. Ancora una volta il Molfetta Social Forum urla il suo NO alla guerra e, facendo proprio l'appello della Tavola della pace, invita i cittadini a mobilitarsi e ad esporre ai propri balconi la bandiera-arcobaleno. Durante il corteo sarà distribuito il seguente volantino: “Il rapimento di Simona Torretta e Simona Pari (nella foto), insieme ai due collaboratori iracheni, segna un'ulteriore escalation della violenza infinita che sta travolgendo l'Iraq. Chi le ha sequestrate ha chiaramente voluto colpire due esponenti di quel grande movimento per la pace che si è mobilitato in tutto il mondo per scongiurare la guerra e che ha scelto di stare sempre e comunque al fianco delle vittime innocenti della dittatura di Saddam Hussein e della guerra che l'ha seguita. Un fatto nuovo e inquietante, nella forma e nella sostanza, che non ammette letture scontate o semplificate. Rivolgiamo un forte appello a tutti i responsabili del governo, delle istituzioni e della politica italiana perché attivino tutti i canali politici e diplomatici per ottenere la loro immediata liberazione. Questa tragedia, insieme a quelle della Terra Santa, della Cecenia, dell'Ossezia, del Sudan, dell'Afganistan e di tanti paesi africani, ci deve far riflettere. Il terrorismo non ha scuse o giustificazioni tollerabili. La condanna di tutte le sue forme ed espressioni deve essere totale. Come i familiari delle vittime degli attentati dell'11 settembre e nello spirito che ha animato l'impegno volontario di Simona Torretta e Simona Pari, dobbiamo reagire impegnandoci a spezzare questa spirale perversa di violenza, guerra, terrorismo, ingiustizie e violazione dei diritti umani che ci sta travolgendo. Denunciamo l'assurda pretesa di chi afferma di voler fermare la violenza con la violenza. Il terrorismo non si vince con le bombe o la dottrina della “guerra preventiva”. Per aprire un varco alla speranza c'è solo una via: promuovere una cultura e una politica di pace fondata sul rispetto del diritto internazionale dei diritti umani e su un chiaro e triplice no: alla guerra, al terrorismo e alla violenza. Tavola Della Pace”. Leonardo de Sanctis
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